28. RESTA ACCANTO A ME

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La nottata è volata via tranquilla. Andrea ha riposato bene, anche se costantemente monitorato e sottoposto ad iniezioni in flebo. Elena gli è stata accanto tutta la notte. Alessandro invece ha riposato un po' nel letto singolo della camera più piccola della pensione. "Dormire" sarebbe stato ovviamente troppo. Ha comunque spesso inviato messaggi a sua madre per chiedere sempre del babbo ed Elena non ha fatto altro che tranquillizzarlo.
È ormai mattina ed Alessandro decide di prepararsi un caffè, il primo di una lunga serie. Nel frattempo, invia il messaggio del buongiorno a Sabrina.

"Buongiorno tesoro ♥️🌻", scrive e invia.

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Sabrina intanto ha già gli occhi spalancati. Ha ovviamente dormito poco e male e adesso non sono neanche le 7:00 ed è già sveglia. I soliti pensieri le hanno invaso la mente.
Prende il cellulare sul comodino e vi da un'occhiata. Trova il messaggio del buongiorno di Alessandro e una foto inviata successivamente con scritto:

"Lo sai che manchi?♥️"

Sorride come un ebete di fronte a questa foto, un selfie scattato qualche giorno fa' in agenzia

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Sorride come un ebete di fronte a questa foto, un selfie scattato qualche giorno fa' in agenzia.
"Sei bellissimo, vita mia!", pensa lei con un sorriso che non riesce a scacciare via.

"Buongiorno a te, gigante mio! Come stai?Anche tu manchi davvero tanto! Non vedo l'ora di rivederti, lo sai... 💋" , scrive lei e invia subito.

Sorride rincuorata. Il fatto che Alessandro la pensi anche con un messaggio banale è piacevole. La foto che le ha inviato poi dimostra ancora di più che probabilmente si pensano alla stessa maniera.
Lontani fisicamente, ma col pensiero si cercano in modo disperato.
Oggi trascorreranno la Pasquetta in comitiva, come stabilito. Sabrina alla fine ha accettato, anche se, senza il bell' Alessandro, non sarà la stessa cosa. Perché lui è uno di quelli che si avverte quando c'è, ma soprattutto quando non c'è.

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Dopo essersi lavato e vestito, Alessandro si precipita in ospedale. Già sa che, essendo ancora presto, non potrà accedere al reparto.
Cosicché, passa dal bar e prende un cornetto e un cappuccino per sua madre. Lo fa' in automatico, ha il pensiero di farlo. Tutti sanno che, quando vuole bene a qualcuno è attento anche alle piccole cose. Alessandro è così: può darti tutto o niente. E il tutto e il niente, però, dipenderanno sempre e solo da te. Se in questo momento gli chiedessero il perché di queste piccole premure nei confronti di sua madre, risponderebbe che si tratta di semplice altruismo, perché lui non sa essere avaro. Il che è verissimo, attenzione, l'avarizia non gli appartiene. Ma è vero anche che non ammetterebbe mai che le sue sono le semplici attenzioni di chi, in questo momento, ci tiene a qualcuno e si preoccupa per qualcuno. Ad oggi però è troppo orgoglioso per ammetterlo anche a sé stesso.
Dunque, il giovane manda un messaggio ad Elena per avvisarla di scendere a piano terra e che la sta aspettando là. Quando la donna legge il messaggio sorride inevitabilmente. Andrea intanto è già sveglio.
«Perché sorridi?», domanda l'uomo osservandola stranito.
«Un bel giovane mi aspetta a pianterreno!», afferma lei scuotendo il capo divertita.
«Il giovane "capa tosta" di casa nostra, immagino!», afferma subito Andrea sorridendo.
«Esattamente! Non può salire in reparto perché è presto, scendo un po' da lui e ritorno!», afferma lei.
«Vai vai. Io sto meglio. Goditi un po' tuo figlio. Lo vedo un po' più affiatato con te e la cosa mi fa' veramente molto piacere!», dice Andrea.
«Non voglio illudermi ma l'ho notato anch'io. Io- io mi accontento anche di un piccolo passo per volta, purché sia la strada giusta verso un nostro riavvicinamento!», spiega Elena abbastanza provata.
«Sono sicuro che piano piano si scioglierà. È testardo, è orgoglioso, ma sappiamo anche che ha un cuore grande! Secondo me bisogna solo portare un po' di pazienza. Se il Signore vorrà, torneremo ad essere la famiglia completa che eravamo un tempo!», dice Andrea cercando di consolare sua moglie.
«Me lo auguro con tutto il cuore!», sospira la donna.
Lascia un bacio a suo marito e si precipita verso l'ascensore per scendere al pianterreno.
Nel frattempo, Alessandro sorride nel leggere il messaggio di risposta che Sabrina gli ha inviato. Subito sbuca Elena che nel vederlo lo chiama immediatamente.
«Buongiorno, Ale!», saluta lei avvicinandosi con un sorriso.
«Ciao mamma, buongiorno a te. Come sta papà?», domanda lui come prima cosa.
«Molto meglio, grazie a Dio! È già sveglio. Stanotte è stato tranquillo e ha riposato bene!», spiega lei rianimata.
«Tu invece non hai riposato per niente. Né stanotte, né tantomeno quando sei tornata ieri a casa!», afferma lui sicuro.
«Perché dici questo? Certo che ho riposato. Altrimenti non avrei potuto affrontare la notte per restare in ospedale con papà!», sorride lei ma le occhiaie parlano da sole.
«Beh, hai pensato a farmi trovare la cena e ti ringrazio per questo! Ma avevi anche il dovere di farti una bella dormita, perché la notte scorsa non te la sei passata proprio bene!», afferma lui scuotendo la testa «Comunque tieni ti ho preso la colazione e per favore mangia e non replicare!», dice lui passandole il pacchetto e il bicchiere sigillato.
Elena sorride intenerita. Le piccole attenzioni che Alessandro le sta riservando, nonostante lui preferisca non essere molto espansivo con baci e abbracci come lo era un tempo, la rendono assai felice.
«Grazie tesoro mio! Sei gentile!», sorride lei. Immediatamente Elena si alza leggermente sulle punte e lascia a suo figlio un bacio sulla guancia. Alessandro non dice nulla. Non replica nemmeno. Abbassa lo sguardo e, senza dire nulla, va a sedersi sulla panca nell'area d'attesa. Elena sorride appena e lo segue sedendosi accanto a lui.
«Se tutto va bene, papà viene dimesso stamattina. Però, appena torniamo alla pensione, per favore, cerca di farti una bella dormita, perché hai un viaggio lungo da affrontare in macchina, se devi rientrare ad Otranto stasera. Devi dormire, ti devi ricaricare. È tutto chiaro?», sentenzia lei sicura.
«Sì, padrona, è tutto chiaro!», sospira lui.
Si protende all'indietro posando la testa al muro. Chiude gli occhi un momento tenendo le braccia conserte.
«Dividiamo? Vuoi metà del mio cornetto?», domanda lei scartando il tutto.
«Io ho già fatto colazione. Quella è tutta per te e così dev'essere. Mangia con calma, tanto non abbiamo fretta, ma vedi di mangiare tutto!», sentenzia lui di rimando. Entrambi si dettano legge l'un l'altra. Elena scuote il capo e sorride.

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