85. UN REGALO A COSTO ZERO (parte 1)

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"Dell'amore non so niente. Conosco solo te. Sei il confine della mia pelle e, al di là, io penso che di più non c'è..."

(Ad occhi chiusi)

Sono le 8:00 del mattino. Essendo domenica, non si può accedere all'ospedale, se non all'orario di vista imposto dalla prassi ospedaliera. Alessandro e Sabrina quindi (così come Barbara e Luca) sono stati avvertiti di non presentarsi presto, perché tanto non faranno accedere per nessuna ragione. Nemmeno la scusante di una visita medica pare plausibile, purtroppo, proprio perché è domenica ed è un giorno festivo. Christian, intanto, ha deciso di restare accanto a Roberta e al loro piccoletto per tutta la mattinata. È stanco, ma non gli importa. Semmai poi si farà dare il cambio, subito dopo l'orario di visita, da sua suocera o da sua madre. Per adesso, ha pregato loro di tornare a casa per andare a riposarsi perché, dopo una nottata in piedi, comprende quanto tutti siano stanchi, esattamente quanto lui.
Cosicché, dopo aver fatto tutti insieme colazione al bar dell'ospedale, si organizzano in questa maniera.

°°°°°

Intanto, anche Sabrina e Alessandro stanno facendo colazione, a casa di lui. La ragazza non fa' altro che guardare tutte le foto del piccolo angioletto. Foto che Christian ha inviato in queste ore sul gruppo di famiglia. Con gli occhi a cuoricino non può fare a meno di osservare il suo nipotino adorato, che ha solo poche ore di vita, attraverso quel piccolo display.
«Ma non è un amore, Ale?», osserva lei che, mentre sta sorseggiando il suo caffellatte, gli lancia un'occhiata fugace.
Alessandro sorride annuendo, mentre anche lui degusta con calma il suo caffè espresso bollente.

(Già dalle foto, il piccoletto ha conquistato tutti

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(Già dalle foto, il piccoletto ha conquistato tutti. Figuriamoci dal vivo!?)
«Che vuoi fare stamattina, prima di andare in ospedale a vedere finalmente di persona il nipotino?», domanda lui con un mezzo sorriso «Andiamo prima a farci un giretto per passare il tempo?», domanda ancora lui così a caso.
(Hanno tempo fino all'orario di visite effettivamente...)
«Andiamo a fare un giro al centro commerciale, amore, che ne dici?», propone lei «Giacchè abbiamo tempo, vorrei approfittare per fare qualche acquisto per natale!», spiega lei.
Il ragazzo annuisce acconsentendo. Cosicché, i due terminano con calma la loro colazione e poi vanno a prepararsi.

°°°°°

Roberta si è addormentata da poco. Christian è in camera con lei in attesa che portino il principino da loro e, nel frattempo, la sta lasciando tranquilla per permetterle di riposare un po'. Seduto sulla sedia accanto al suo letto, anche il giovane neopapà ha chiuso un attimino gli occhi per riposarli un pochino. Ma, proprio poco dopo, il bambino e l'infermiera di turno non tardano ad arrivare. La sua culletta sbuca dinnanzi alla porta e subito il ragazzo, aprendo gli occhi, non può fare a meno di manifestare un sorriso armonioso nel vederlo finalmente lì.
Quanto sia felice, in questo preciso istante, solo Dio lo sa.
«La mamma è sveglia?», domanda l'infermiera con un sorriso.
Ma si accorge subito che Roberta invece si è appisolata. Così sorride, ancora più comprensiva.
«In realtà, si è addormentata da poco...», spiega Christian stropicciandosi gli occhi «Esattamente come me!», aggiunge poi con un sorriso sghembo.
Eppure, appena sente vociferare, Roberta li apre subito i suoi occhioni scuri.
Sorride inevitabilmente nel sorprendere la culletta del suo bambino accanto al suo letto.
«L'amore della mamma! Me lo passate per favore? Voglio tenerlo un po' con me!», domanda la ragazza allungando le mani verso il piccolo e, nel giro di qualche secondo, l'infermiera la accontenta, portando il neonato a lei.
Roberta sorride felice. Ora il suo piccolo Alessandro è finalmente tra le sue braccia.
«Amore mio, sei bellissimo!», sussurra lei lasciandogli qualche bacio sulla testolina vellutata.
Il piccolo ha i capelli apparentemente scuri e due occhietti tendenti al blu. Per quel poco che ha potuto osservarli, ovviamente, visto che sta quasi sempre con gli occhi chiusi.
Christian sorride commosso. Questa realtà è così sorprendente ed emozionante.

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