52. DIETRO OGNI GRANDE UOMO, C'È SEMPRE UNA GRANDE DONNA

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"Voci di miele da riascoltare per risalire. E come marinai nel mare... e non trovarne il confine.
Io con te ho imparato a dire
TI VOGLIO BENE e a saltare senza contare. E che conta quel che rimane... E che conta quel che rimane..."

(20 minuti dopo...)

«Vai da tuo padre, amore. Dai, io sto bene, giuro...», assicura lei con tono supplichevole.
«Ancora nessuno ci ha chiamati dalla terapia intensiva, quindi per il momento non mi muovo di qua!», sentenzia lui.
Distesa su un lettino della medicheria del reparto, Sabrina è sotto iniezione idratante in flebo. È sveglia, vigile e cosciente. La ragazza è stata sottoposta a degli accertamenti generali. Tutto bene, per fortuna, tranne un forte stato emotivo ansioso, aggiunto ad un po' di spossatezza, che le hanno causato quell'improvviso svenimento (del quale lei purtroppo non ricorda niente).
Alessandro, però, lo aveva intuito quasi subito che la ragazza stesse per svenire. Infatti, prima che lei potesse cadere al suolo, il giovane è riuscito a soccorrerla in tempo (già priva di sensi), evitandole così quell'impatto che sarebbe potuto risultare gravoso.
Barbara e Alessandro, dunque, sono in stanza con lei. Uno alla sua destra e l'altra alla sua sinistra. Gli altri si stanno dividendo tra il corridoio (affacciandosi spesso alla medicheria) e la sala d'attesa. In quei pochissimi minuti di panico, tutti si sono allarmati per la condizione di Sabrina (tranne Adele ovviamente, visto che la priorità assoluta è sempre esolo Andrea per lei. Giusto o sbagliato che sia, è così e basta!).
Lo stato d'animo di tutti gli altri, invece, si divide tra la frenesia dell'accesso (per chi consentito) alla terapia intensiva, dalla quale ancora aspettano la chiamata, e il malore improvviso di Sabrina. Valentina, inoltre, quasi si sente in colpa nei suoi confronti. Sa che, probabilmente, tutto è stato scatenato dalla sua crisi di pianto disperato. Dall'altra parte, invece, la ragazza non vede l'ora di ricevere l'ok dalla terapia intensiva per poter vedere finalmente suo padre. Per fortuna, Emanuele non l'ha lasciata sola nemmeno un attimo ed è riuscito un po' a distrarla.

Dopo la crisi di pianto che la ragazza ha avuto poco fa', il giovane si è allarmato anche lui, sia per lo stato ansioso di Valentina, sia per il collasso di Sabrina

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Dopo la crisi di pianto che la ragazza ha avuto poco fa', il giovane si è allarmato anche lui, sia per lo stato ansioso di Valentina, sia per il collasso di Sabrina.
Quest'ultima, intanto, se ne sta con la flebo nel braccio e gli occhi puntati sulla mano, che Alessandro tiene stretta nella sua, delicatamente, con le dita intrecciate a quelle di lei.
Inutile dire quanto il ragazzo si sia tremendamente preoccupato anche per la sua fidanzata.
«Scusami, Ale... Scusatemi tutti, davvero!», sussurra lei visibilmente dispiaciuta.
«Dai, Sabrina....», sospira Barbara accarezzandole il braccio.
La ragazza si sente in colpa. Non voleva destare preoccupazione. Non voleva distogliere l'attenzione da Andrea, insomma!
«Scusa di cosa, amore, eh?», domanda Alessandro in un sussurro.
Il ragazzo si alza, si protende verso di lei e le lascia un tenero bacio sulle labbra.
«Di certo, se lo facessero a me oggi l'elettrocardiogramma, non so cosa ne verrebbe fuori!», sorride lui per distrarla un po'.

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