91. I SOGNI SON DESIDERI (parte 2)

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"Sai cosa voglio? Una vita senza confini tra ciò che vedo e ciò che sogno..."

°°°°°

È sera. Sabrina è rientrata a casa da poco. Da sola. Alessandro, appena finito di lavorare, doveva recarsi in palestra per l'allenamento.
Così, la ragazza lascia le buste della spesa in cucina e, nel giro di poco, si appresta a sistemare Sabri con acqua fresca e croccantini.
Dopo un po' rientra, si sietema con abiti comodi e si dedica alla preparazione della cena.
C'è tempo prima che Alessandro ritorni a casa...
Accende la tv sintonizzandola ad un canale di musica, tenuta in sottofondo per compagnia. Inizia così a lavare l'insalata che andrà ad accompagnare con pomodori, carote ed olive. Mentre in padella ha già messo in cottura del pollo con contorno di funghi. Il buon profumo sta iniziando ad invadere l'intera cucina.
E, nel frattempo, tra una controllata e l'altra, inizia ad apparecchiare la tavola per due.

Il tempo passa. Sono le 21:00 e ancora di Alessandro neanche l'ombra. Né una chiamata né un messaggio è partito da parte sua per avvertirla che sta arrivando (come fa sempre).
Decide, così, di chiamarlo di sua iniziativa. Fa' partire immediatamente la chiamata al suo numero e attende. Squilla, squilla... Ma il ragazzo non risponde.
"Ancora in palestra a quest'ora?", pensa tra sé in un sospiro.
Dopo qualche minuto, però, la ragazza sente abbaiare Sabri. Di conseguenza, è udibile anche il rombo del motore dell'auto di lui.
A questo punto, sorride visibilmente rianimata. Finalmente Alessandro è arrivato!
Si precipita in corridoio, appena sente aprirsi la porta d'ingresso.
«Ohi, finalmente!?», esclama lei andandogli in contro «Ah, questi allenamenti notturni!», aggiunge poi fintamente minacciosa.
Alessandro sorride appena. Posa il borsone per terra e chiude la porta dietro di sé. Subito dopo le lascia un bacio a stampo sulle labbra.
«Ho perso un po' di tempo stasera, in effetti...», dice solo lui.
«Mh mh!», borbotta lei osservandolo dalla testa ai piedi.
Ed infatti nota subito qualcosa di strano.
«Ale, ma che hai fatto alla mano?», esclama visibilmente stranita.
Nota infatti, la mano sinistra di lui avvolta da una fasciatura.

«Ecco perché ho perso un po' più di tempo!», ammette il ragazzo con un sorriso velato

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«Ecco perché ho perso un po' più di tempo!», ammette il ragazzo con un sorriso velato.
«Ma_ ma mi vuoi spiegare, per favore? Che hai fatto, eh?», chiede lei che adesso freme sempre di più per sapere.
Il giovane si dirige in salone, mentre lei lo segue alla svelta.
«Nulla di grave, amore, veramente... Durante gli esercizi, ho sicuramente preso male il bilanciere ed ho avvertito subito un contraccolpo al polso...», spiega lui in modo più o meno esauriente.
«E come mai?», chiede lei prendendo la mano di lui tra le sue.
Si siedono sul divano l'uno accanto all'altra.
«Non saprei... Succede...», risponde Alessandro facendo spallucce.
Apre e chiude il pugno, ma sente tirare internamente. La parte è parecchio indolenzita.
«Devo mettere un altro po' di ghiaccio, però. Dopodiché, devo applicare la pomata e il tutore che mi ha consigliato Gianluca!», spiega ancora lui.
Sabrina lo ascolta silenziosa.
«Non faresti meglio a farti controllare da un medico, Ale?», osserva lei scuotendo il capo.
«Beh, quasi sicuramente ho i tendini leggermente infiammati. La presa strana col bilanciere ha dato il suo colpo. Ne ho parlato col farmacista. Con la pomata che ho comprato, però, dovrebbe andar meglio...», dice lui.
«Ah, mannaggia a te e alla palestra!», sospira lei.
«Dai, però, ceniamo che ho fame!», sorride lui.

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