72. SOLIDARIETÀ FEMMINILE

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"Un tramonto, un'alba, un po' di gelosia...
Non avrebbe senso se non fossi mia!
Anche l'aria ha più sapore respirata insieme a te.
Fanno grande pure l'uomo che c'è in me..."

(La forza delle donne)

°°°°°

Santiago, nel frattempo, è arrivato in agenzia, facendo ben attenzione ad entrare in sede separatamente da Natasha.
Purtroppo, il ragazzo c'è ricascato un'altra volta. Possibile che non riesca proprio ad allontanarla in modo definitivo? Sospira nervosamente. Appena arriva nel suo ufficio, il giovane chiude la porta dietro di sé e sbuffa visibilmente esasperato. Non riesce ad uscire da questa situazione, che si fa' via via sempre più difficile.
Natasha è "seduzione" pura, purtroppo. Sembra ormai incatenato a questa donna "pericolosa". Appena getta la sua ventiquattrore sul divanetto alla sua sinistra, la poltroncina in pelle alla sua postazione rotea su sé stessa, tornando in posizione frontale.
(Prima era visibile solo lo schienale, ma lui non ci ha neanche fatto caso).
Il giovane resta esterrefatto quando si ritrova sua moglie dinnanzi a sé, seduta alla scrivania.
«Soraya? ¿Qué_ qué haces aquí?», domanda lui con espressione visibilmente confusa.
(Soraya? Che_ che ci fai tu quí?)

«¡Quería sorprenderte, amor! Pero, en realidad, ¡tú me lo hiciste a mí!», sorride lei con fare provocatorio.
(Volevo farti una sorpresa, amore! Ma, in realtà, sei tu che l'hai fatta a me!)

(Soraya è assai determinata in questo momento!)Santiago resta in silenzio per qualche secondo

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(Soraya è assai determinata in questo momento!)
Santiago resta in silenzio per qualche secondo.
«¿Qué quieres decir?», domanda lui abbassando lo sguardo.
(In che senso?)

Soraya si alza dalla postazione ed avanza piano verso di lui.
«Saliste de la casa antes que yo. ¿Cómo logré arrivar la oficina mucho antes que tú?», domanda lei a braccia conserte.
(Sei uscito di casa prima di me. Come ho fatto io ad arrivare in ufficio in largo anticipo rispetto a te?)

«Había bastante tráfico...», risponde lui in maniera molto vaga.
(C'era un bel po' di traffico...)

«Ya veo...»,dice solo lei senza staccare gli occhi di dosso a lui.
(Capisco...)

Lo osserva con circospezione. Conosce bene suo marito ed in questo momento sa che è in difficoltà.
«Más bien, ¿cómo estás? ¿Por qué viniste a la oficina? ¿No sería mejor que descansaras en casa?», domanda il ragazzo protendedosi per lasciarle un bacio.
(Piuttosto, come stai tu? Come mai sei venuta in ufficio? Non sarebbe meglio se tu riposassi a casa?)

Preferisce cambiare discorso lui. Ma Soraya si scansa evitando il contatto, evitando quel bacio.
È difficile, ma la rabbia che ha dentro è troppo forte e al momento giusto sa che verrà fuori come un incendio. Per ora intende fare ancora la parte di quella che non sa determinate cose.
Santiago sospira appena.
«Regresé al trabajo hoy. Aunque a veces sé que no voy a estar bien. ¡Pero necesito volver a mi trabajo! A pesar de los que creen que aún pueden hacer las cosas a su gusto. ¡Los ratones han bailado bastante en ausencia del gato! Además de ti, otra persona también será feliz, ¡lo sé!», sorride lei sprezzante.
(Da oggi torno a lavoro. Anche se a momenti so che starò poco bene. Ma ho bisogno di ritornare al mio impiego! A dispetto di chi crede che può fare ancora le cose a proprio piacimento, tornerò quí. I topi hanno ballato abbastanza in assenza del gatto! Oltre a te sarà contenta anche un'altra persona, lo so!)

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