103. CHIARIMENTI (parte 1)

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" - Ti serve un abbraccio! 🥰🫂
- Mi lasci stare ora? 🙄
- Ti senti meglio?? 🥲
- No!!!😑
- Non ha fatto ancora effetto!😅"

°°°°°

Dopo una bella doccia rigenerante, Alessandro si sente già rinato. Questo, però, non ha risolto la sua evidente lacuna nel ricordare ciò che ha rimosso della serata precedente. Ci ha rimuginato su per tutto il tempo, ma nulla...
Intanto, è fuori, sotto al porticato, a sorseggiare il suo secondo caffè della giornata, quando improvvisamente gli squilla il cellulare.

«Papá, buongiorno...», risponde lui sorridendo appena.
«Tutto ok, Ale? Come ti sei svegliato stamattina? Stai meglio?», domanda Andrea.
«Ehm...domande di riserva ne abbiamo?», controbatte Alessandro scuotendo la testa.
«Sí, una domanda ce l'ho: MI DEVO PREOCCUPARE? E, soprattutto, Sabrina come sta'?», chiede a questo punto il babbo.

«Incazzata come una belva, ecco come sta'! Ma non ti preoccupare assolutamente, eh? È tutto ok!», risponde lui con un sorriso sghembo

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«Incazzata come una belva, ecco come sta'! Ma non ti preoccupare assolutamente, eh? È tutto ok!», risponde lui con un sorriso sghembo.
«Ah, figliolo, mannaggia a te!», sospira l'uomo «L'hai fatta penare ieri sera, dai, si è innervosita tanto e non va affatto bene nelle sue condizioni! Lo dice anche tua madre!», aggiunge poi.
«Che_ che condizioni?», balbetta lui mentre inizia a tossire perché il caffè gli è andato di traverso.
(E siamo a due).
Sentendolo tossire, appunto, Andrea allontana il telefono dall'orecchio.
«Ale, ma che c'è?», domanda l'uomo visibilmente preoccupato.
«Ah, vaffanculo!», borbotta lui continuando a tossire.
«Ma ce l'hai con me?? Così mi rispondi tu?», contesta Andrea corrucciando la fronte.
(Non ci sta capendo poi molto).
«Papà, aspetta un attimo, per favore!», supplica lui.
Il giovane rientra in casa, fila dritto in cucina dove si appresta a prendere subito un bicchiere d'acqua. Andrea resta comunque in linea, mentre il telefono di suo figlio è appoggiato sul ripiano della cucina.

Dopo qualche minuto, essendosi più o meno rianimato, Alessandro riprende così il suo cellulare.
«Hei, papà, dimmi sono quì!», afferma lui cercando di schiarirsi la voce.
«Ma... per caso mi hai mandato a fanculo prima?», domanda l'uomo inarcando un sopracciglio, visibilmente contrariato.
«Ah, ma che dici? Ti pare?», scuote il capo il ragazzo «Stavo bevendo un caffé. Ed è il secondo caffè della giornata che mi va di traverso stamattina!», spiega poi.
«Il caffè che ti va di traverso?», domanda Andrea con un sorriso sghembo.
«Eh, già! Succede, insomma (anche se 2 volte consecutive stamattina è proprio il colmo)...», ironizza lui.
«Però, delle infinite quantità di prosecco che hai "felicemente" ingerito ieri sera, nemmeno un goccio ti è andato di traverso, o no?», sfotte Andrea.
«Ecco che ti ci metti anche tu...», borbotta Alessandro.
«Ti ho chiamato per sapere come ti senti. Avrai passato l'intera notte sull'amaca e sarai a pezzi stamattina! Sai che hai esagerato alla grande ieri, o no?», osserva l'uomo.
«Sí, che lo so! Ho una graziosissima iena in casa che non fa' altro che ripetermelo da ieri!», ironizza lui «E comunque chi l'ha detto che ho passato la notte sull'amaca? Io mi sono svegliato nel mio letto!», aggiunge lui.
«E come ci sei finito nel tuo letto, col teletrasporto o con la gru?», sfotte Andrea.
«E che ne so? Con le mie gambe credo!», risponde lui.
«Sabrina ha minacciato di farti dormire fuori, visto che non volevi assolutamente scollarti di lì (e non volevi nemmeno essere aiutato da noi a rientrare in casa)!», spiega Andrea «Ma non penso che ti abbia portato lei in braccio...», continua poi con un sorriso sghembo.
«Non me lo ricordo, papà, son sincero...», ammette Alessandro.
«Comunque, Ale, seriamente parlando, Sabrina non ha torto. È insolito ridursi così da parte tua! Capisco la tua felicità, che magari ti sei fatto prendere un po' troppo dall'euforia, ma...», commenta il babbo «... ripeto, nella condizione particolare che sta vivendo la tua sposa, sarebbe meglio evitarle arrabbiature come quella di ieri sera!», aggiunge poi.
«Papà, ma di che "condizioni" parli?», domanda il ragazzo facendo finta di nulla.
«Sei serio? Me lo stai domandando davvero o mi stai prendendo in giro?», chiede l'uomo.
«Spiegati meglio!», continua Alessandro in un sospiro.
«Ovvio che mi riferisco al vostro bambino! Il mio nipotino, no? Ale, ci vuole tanto per capire?», sospira Andrea.
Ma subito, l'uomo cambia espressione, sorridendo dinanzi a quel dolce pensiero. Il suo desiderio di diventare nonno si sta avverando e ancora gli sembra incredibile (soprattutto che sia proprio Alessandro quello che gli sta dando questa grande gioia).
Intanto, dopo un breve silenzio, il ragazzo riprende la parola.

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