In quelle poche ore che mi distaccavano dall'atto finale di quell'evento, ogni uomo che rispondeva al clan degli Angelis si era impegnato per contribuire al piano che avevo escogitato. L'unica incognita che poteva mandare tutto all'aria, era proprio quell'irriverente dalla lingua troppo lunga. Grazie all'appoggio dei miei partner fidati presenti, cioè il Russo ed il Colombiano, avevo realizzato che tutti i presenti a quel teatrino messo su dagli Arabi erano sconcertati dall'incompetenza del ragazzo. Anche con chi non scorreva buon sangue eravamo riusciti a trovare un'intesa, in fondo tutti noi volevamo tutelare i nostri affari e l'organizzazione. Restava un ultimo tassello da scoprire, ovvero verificare il suo coinvolgimento con Whisper ed i soprusi di cui tutti i presenti nel corso degli anni erano stati vittime.
Sapete il detto: "Tieniti stretti gli amici e ancora più stretti i nemici!"
Appena seduti a tavola, ci rivolvemmo tutti uno sguardo d'intesa, il peruviano e lo svizzero compresi. Quell'erede era una scelta completamente errata e soprattutto rappresentava una bomba ad orologeria, pronta a far crollare i nostri investimenti ed il mercato di una delle più grandi ricchezze al mondo. Il fatto che molti di noi avessero investimenti in quelle zone, oltre al fatto che tutti i clan dell'organizzazione fossero comunque collegati, era il motivo principale di quell'alleanza improvvisata. Ciò di cui tutti erano all'oscuro, tranne Nikolai, riguardava il mio obiettivo principale che consisteva nel recuperare qualcosa di estremamente significativo per il sottoscritto. Loro sarebbero diventati il mio scudo qualora mi fossi dovuto esporre prima del dovuto, per recuperarla.
Il fatto che si fosse allontanata con quel bastardo Turco non faceva altro che innervosirmi. Quel figlio di puttana sembrava riservarle un trattamento speciale e alquanto sospetto, perché da quello che mi era giunto sul suo conto, quel tizio odiava la compagnia delle donne. Sapevo che lei poteva assolutamente tenergli testa, eppure continuava a ronzarmi in testa il timore potesse trovarsi in pericolo.
Assorto nei miei pensieri, mentre la stanza era avvolta da schiamazzi e risate di donne disperate, che si strusciavano a destra e manca pur di accaparrarsi qualcuno, una notifica assordante che proveniva dal mio cellulare riposto nella tasca dei pantaloni, richiamò l'attenzione di tutti i presenti. Il mio corpo ancora prima di realizzare cosa stesse succedendo, scattò in piedi ed in una frazione di secondo, il caro sceicco si ritrovò con due pistole puntate addosso. Ovviamente tutti quanti attorno a noi si adeguarono di conseguenza, perché i suoi uomini apparirono da qualsiasi angolo intimandomi a smetterla immediatamente.
«Signor Angelis, che diavolo sta combinando? Se depone le armi, faremo finta che questo spiacevole inconveniente non sia mai successo!», balbettò il ragazzino terrorizzato mentre sussurrava ai suoi uomini di raggiungerlo. Non riuscì a trattenermi, lasciandomi scappare una risata alquanto divertita da quel comportamento squallido e a dir poco patetico. Se non fosse stato per il regolamento dell'organizzazione, dove veniva espressamente vietato di eliminare un componente senza giusta causa e soprattutto senza aver fatto appello al consiglio, l'avrei fatto fuori su due piedi. Rivolsi uno sguardo complice al Russo e con un singolo scatto indirizzai una delle due armi che maneggiavo, nella sua direzione.
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DOUBLE FACE | 𝐌𝐀𝐅𝐈𝐀 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄
RomanceLui non è il solito mafioso e lei non è la solita vittima pronta a cadere tra le sue braccia. «𝐎𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐦𝐢𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚𝐢 𝐦𝐚𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞. 𝐂𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚' 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚, 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞...»...