Capitolo 2

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Between you and I,
simple as pie , baby.
It's such a sure thing.

-Miguel

DAPHNEUn giorno al rapimento

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DAPHNE
Un giorno al rapimento.

"Papà ti giuro che ho preso tutto" dissi incrociando le braccia al petto.

"Non devi scordarti nulla! Starai una settimana in Texas, è fantastico, devi aver tutto l'essenziale. Stavolta accanto non avrai me che farò tutto al posto tuo" disse mio padre, Paul, girando per la mia camera in cerca di qualche oggetto che non abbia ancora messo in valigia.

"Papà se metterai ancora qualcosa dentro quella valigia, finirà per scoppiare" disse mia sorella Rebekah entrando in camera mia.

"Pensa se ti dimentichi le mutande! Finirai per andare in giro senza e qualche malintenzionato potrebbe approfittarne! Nonono, prendi altre mutande" disse lui, ignorando il commento di mia sorella, dirigendosi verso il mio cassetto dove tenevo l'intimo.

"Ne ho già messe 7 paia!" protestai.

"Solo 7? Sono poche, pochissime , mettine altre 4."

"No fermo, non entra più niente" dissi guardando la mia valigia. Sarebbe potuta veramente esplodere, chiuderla era già un impresa a dir poco impossibile.

"Prendi un'altra valigia" disse mio padre e mia sorella ridacchiò, mentre osservava la scena appoggiata allo stipite della porta.

"Cosa? No! Papà se proprio finiranno utilizzerò quelle di Rebekah" dissi indicando la valigia di mia sorella.

In risposta, Rebekah alzò un sopracciglio e aprì la sua valigia, tirando fuori tutti i suoi perizoma.

La guardai schifata. Come faceva la gente a mettersi quei così? Sembrano scomodi solo a vederli, figuriamoci ad indossarli.

"No, non utilizzerò decisamente quelle di Rebekah" mi tirai indietro, facendola ridere.

"Che ci devi fare tu con quei pezzi di stoffa?" chiese mio padre severo.

"Si chiamano mutande, papà."

"Con la copertura di un una busta di plastica trasparente" sussurrai , sperando che nessuno mi sentisse, ma capì che Rebekah lo fece essendo che mi lanciò un'occhiataccia.

"Oh ragazze, non vi capirò mai, mi tiro fuori , mettetevi quello che volete ma non finite su uno di quei programmi di Real Time" sbuffò mio padre uscendo dalla camera.

Io e Rebekah ci guardammo, prima di scoppiare a ridere. Si avvicinò a me, prendendomi a braccetto.

"Texas?" mi chiese sorridendo.

"Texas!" risposi, alzando un pugno in aria.

"Credi che a papà mancheremo tanto?" Rebekah ultimò la sua valigia, mettendo gli ultimi trucchi all'interno della sua pochette rosa.

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