Capitolo 28

3K 114 481
                                    

Gonna hold ya,
gonna kiss you in my arms.
Gonna take ya,
away from harm.

-Angus & Julia Stone.

Sono pronta a sentire le vostre urla da qui...
e anche le denunce.
⚠️Questo capitolo contiene delle scene esplicite

⚠️Questo capitolo contiene delle scene esplicite⚠

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


ALEXANDER

Sentire la mancanza di una persona era uno dei sentimenti che più odiavo, una delle sensazioni più dolorose che l'essere umano potesse mai provare.

Anche se non desideravamo provare questo sentimento, era qualcosa di automatico che ci faceva davvero male.

Sentire il profumo di quella persona continuamente, anche se non potevamo averla accanto a noi, era uno di quei tratti stronzi della vita.

Mancarsi è un sentimento che andava oltre al ricordare i bei momenti passati con una persona.

Mancarsi faceva più male della consapevolezza di non avere più quella persona al tuo fianco.

Mancarsi era già un senso di appartenenza.

Poteva mancarci chiunque nella nostra vita: un figlio, un genitore, un'amica. Ma nulla faceva più male di quando si amava profondamente una persona, ed eri costretto a stare lontano da essa.

Il bisogno di rivederla e di sapere che stesse bene ti logorava dentro. Ogni minuto della tua vita.

"Il colloquio avrà la durata massima di un'ora. Ricordo che non può avere nessun contatto fisico con la sua fidanzata, quindi le mani a posto" la guardia mi lanciò un'occhiata.

Io ero così in ansia che non capivo nemmeno cosa stesse dicendo. Infatti, a primo impatto non mi ero neanche accorto che avesse definito Daphne la mia ragazza.

"Io e i miei colleghi resteremo sempre qui fuori. Se dovessimo notare dei comportamenti scorretti e non adatti al luogo in cui ci troviamo irromperemo subito e termineremo il colloquio."

Alzai un sopracciglio. "Ma crede davvero che io e...uhm, la mia ragazza, scoperemo in un posto come questo?"

"Ho visto anche cose peggiori qui dentro" mormorò l'uomo in risposta, aprendo la porta chiusa a chiave della stanza dei colloqui.

Quando entrai, la stanza era completamente vuota, così mi girai nuovamente verso la guardia. "Dov'è la mia bellissima innamorata?" lo presi in giro.

"Starà sicuramente arrivando. Dovrà prima passare i controlli" mi rispose l'uomo. "E poi, perché tutta questa impazienza?"

Feci un piccolo ghigno prima di indicare il tavolino davanti a noi. "Perché non vedo l'ora di fottermela proprio lì."

Game OverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora