Capitolo 42

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And I know that you love me,
You don't need to remind me.

  -Billie Eilish

🫶🏻
(No, Daphne non ha un tatuaggio,
ma l'AI non voleva collaborare stamattina.)
E ricordatevi... un passo alla volta.
🫶🏻

DAPHNE

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DAPHNE

La paura.

E no, non parlavo solo di quel pupazzetto viola di Inside Out. Parlavo dell'emozione, quella reale.

Quella che sentivo crescere in questo istante.

La paura di perdere qualcuno di importante era un sentimento che mi consumava lentamente da quando Rebekah era scomparsa.

Ma in realtà, cercavo sempre di nasconderla, come se fosse un'ombra che si insinuava nei momenti di silenzio e nei battiti mancati del mio cuore.

Era una paura irrazionale e viscerale che mi costringeva a confrontarmi con la mia vulnerabilità.

Non importava quanto mi preparassi, quanto cercassi di razionalizzare o di convincermi che tutto sarebbe andato bene, quel timore rimaneva lì, latente, pronto a esplodere nei momenti più inaspettati. Momenti come questo.

Avevo sempre pensato che il mio mondo fosse complicato, che le mie emozioni fossero un campo minato di insicurezze e dubbi.

Ma nulla mi aveva mai preparata alla paura di perdere di nuovo Alexander.

Non era una semplice preoccupazione, era una sensazione che mi attanagliava lo stomaco, mi impediva di respirare correttamente.

Era sapere che una parte di me dipendeva completamente da un'altra persona, e che senza di essa, mi sarei sentita irrimediabilmente persa.

La nostra connessione era stata immediata, un legame che non riuscivo a spiegare. E ora, più che mai, mi rendevo conto di quanto Alexander fosse diventato essenziale per il mio equilibrio.

Ogni sorriso, ogni sguardo, ogni parola sussurrata tra di noi aveva cementato una parte della mia anima alla sua. E la prospettiva di perderlo era un pensiero che non potevo sopportare.

Ripensai a tutti i momenti trascorsi insieme, alle risate, alle discussioni, ai silenzi condivisi. Ogni istante con lui aveva un peso, un significato.

E mentre mi trovavo a riflettere su tutto ciò, mi resi conto che la paura di perderlo non era solo legata alla sua presenza fisica, ma alla perdita di ciò che eravamo insieme. Della sicurezza che sentivo quando mi teneva tra le sue braccia, del conforto delle sue parole nei momenti peggiori, della passione che infiammava i nostri sguardi ogni giorno.

Ma forse, ciò che più mi spaventava era l'idea di non essere abbastanza forte per affrontare un'eventuale perdita. Di non riuscire a sopportare il vuoto che avrebbe lasciato. Alexander era diventato il mio rifugio, la mia ancora in un mondo in costante tumulto. E senza di lui, temevo di perdere me stessa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06 ⏰

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