Capitolo 38

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I keep forgetting I should let you go,
but when you look at me
the only memory is us kissing in the moonlight.
I can't remember to forget you.

-Shakira&Rihanna

Okay, il momento atteso é ARRIVATO.
Finalmente si incontrano!😭

In questo capitolo è finalmente presente Alexander Milton in GRANDI🔞 quantità, non pago le spese mediche in caso di svenimenti o gravidanze indesiderate!🌚

Buona lettura!❤️

Buona lettura!❤️

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DAPHNE

Odiare.

Un verbo che tutti noi conoscevamo fin troppo bene.

Potevamo odiare qualsiasi cosa: un cibo, un oggetto, un colore, un'attività, una persona.

Iniziavamo ad odiare sin da quando siamo piccoli.

L'odio era una forza oscura che con il tempo si era insediata nell'animo umano, una tempesta che era cresciuta e si era nutrita di rancore e risentimento.

Era la negazione stessa dell'amore, un veleno che corrompeva ogni pensiero e ogni azione positiva.

L'odio poteva nascere da ferite profonde, da tradimenti o ingiustizie subite. L'odio era sempre stato lo scudo dell'essere umano.

Era stato il frutto di delusioni e disillusioni, un fuoco che aveva bruciato dentro e consumato ogni altro sentimento esistente.

L'odio si manifestava in molte forme: poteva essere silenzioso e subdolo, oppure poteva esplodere in un violento tumulto di rabbia incontenibile.

All'inizio ci sentiamo confusi.

Poi entra in gioco la parte più arcaica della nostra mente: iniziamo ad essere tristi, delusi, amareggiati.

Dopo litighiamo, che sia con qualcun'altro o con noi stessi. Buttiamo fuori tutto quello che abbiamo tenuto dentro prima.

Successivamente odiamo. La rabbia ci acceca così tanto che iniziamo ad urlare, ci feriamo, ci facciamo del male senza accorgercene.

Solamente dopo ciò, riusciamo a risolvere. Mettiamo da parte i nostri dubbi, problemi e frustrazioni.

Torniamo in noi stessi. Anche se poi il giro ricomincia nuovamente alla prima occasione.

L'odio era un ciclo senza fine: chi aveva odiato persistentemente nella sua vita non aveva mai conosciuto pace, perché il suo cuore era stato avvolto da un'oscurità che non aveva conosciuto la pietà.

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