Capitolo 22

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It's crazy what you do for a friend.

-The neighborhood

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DAPHNE

Una famosa leggenda orientale narra che ognuno di noi nasce con un filo rosso, invisibile, legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega alla persona a cui siamo destinati: il grande amore, la nostra anima gemella.

Ecco, io credo che il mio filo rosso sia legato alla mia abilità di mettermi nei guai.

Quando alzai lo sguardo, non potetti credere a quello che stavo vedendo. Quel suono assordante del colpo di pistola risuonava nelle mie orecchie come un grido di disperazione. La realtà sembrava distorta, come se fossi intrappolata in un brutto sogno.

Non potevo fare a meno di sentire un misto di emozioni che si scontravano dentro di me. C'era lo shock, l'incredulità di ciò che avevo appena visto accadere davanti ai miei occhi. C'era la paura, il terrore che tutto ciò potesse sfuggire al nostro controllo e che le conseguenze potessero essere inimmaginabili. E poi c'era una sensazione di sgomento, l'idea che tutto quello che avevamo conosciuto stesse crollando in pezzi.

Layla aveva ancora la pistola impugnata.

Ma non aveva sparato lei il colpo.

Il corpo di Christian cadde a terra, privo di vita, lasciando la presa ferrea su Alexander.

La pistola era ancora stretta tra le mie mani, e la realtà di ciò che avevo appena fatto cominciò a riversarsi su di me come un fiume in piena.

Avevo appena ucciso una persona.
Avevo appena ucciso Christian.

La pistola sembrava pesante al mio tocco. Sentivo il mio cuore battere a mille all'ora, come un tamburo selvaggio che scandiva il ritmo delle mie emozioni. Avevo sparato presa dalla rabbia, per proteggere il gruppo, per proteggere Layla e per vendicarmi di tutto il dolore che quel mostro le aveva inflitto, ma ora mi chiedevo se avessi fatto la scelta giusta.

Il silenzio che aveva avvolto il capannone sembrava opprimente, un'eco dell'azione che avevo compiuto. Ero stata spinta da un impulso istintivo, un istante in cui avevo agito senza pensarci. Ma ora mi rendevo conto che quel gesto aveva messo in moto una serie di eventi che avrebbero avuto un impatto duraturo su tutti noi.

Avevo preso una vita, e non c'era modo di tornare indietro.

Il mio sguardo si spostò su Christian, il suo corpo inerte sul pavimento. Non potevo fare a meno di chiedermi chi fosse davvero, cosa fosse coinvolto e quali fossero le sue intenzioni.

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