We both got jobs 'cause there's bills to pay / We gotsomething they can't take away
L'aeroporto di Linate era piccolo e stanco rispetto al fratello Fiumicino. Il linoleum si piegava molle sotto le suole come bitume appena gettato, i neon tremavano. I pochi rulli dei bagagli ruotavano in tondo con placida rassegnazione mentre aspettavano che le valigie dei passeggeri venissero vomitate dalle bocche di gomma in fondo al muro.
Claudia e Lia non avevano bagagli da attendere e attraversarono svelte l'aeroporto. Una neppure guardava i cartelli come chi conosce una strada percorsa già decine di volte e l'altra due passi indietro come un uomo segue il cane che ha fiutato la pista per allontanarsi in fretta.
Nella sala d'attesa le luci erano più convincenti, oltre le transenne di latta una piccola folla cercava volti noti o sollevava cartelli con nomi tra mani assonnate.
Claudia non riconosceva nessuno, doveva aspettarsi qualcuno? Prendere un taxi? Dirigersi al parcheggio? No, Marco non era andato in auto all'aeroporto, la sua Audi stava in garage due sere prima.
«Ecco l'autista» intervenne Lia nei suoi pensieri, indicando una signora in sobri abiti scuri che reggeva un foglio plastificato sul quale era stampato a prova d'errore il nome della Gabi Group. L'autista le salutò, riconosceva ormai i due viaggiatori dopo tanti passaggi in aeroporto.
«Uno solo? Abitiamo vicino?» chiese Claudia perplessa.
«Contenimento costi, non ricordi?» Lia sembrava rassegnata alle bizzarre amnesie del responsabile. «Prima tappa casa mia in Lambrate, ultima tappa casa tua.»
«Vero, vero.» Sistemò la borsa sulla spalla, il computer colpì pesante il suo fianco.
«Marco, non sono i tuoi, quelli?»
Si voltò senza crederci davvero. Lia non era il tipo di persona che scherzava, tuttavia suo marito non era il tipo che le andava incontro.
La ragazzina, alta per la sua età, appariva più adulta di quanto ricordasse. Vestiva di nero come i vampiri di cui ultimamente leggeva con ardore, il tocco di femminilità sul punto di sbocciare dimostrato dalla gonna era corta smorzato dagli scarponi da maschiaccio. Il solito broncio immerso nei pensieri, nessuna traccia delle cuffie. Richiamò l'attenzione del bambino accanto a lei. Al contrario della sorella era irrequieto come la matassa di ricci neri, la pelle cosparsa di lentiggini ereditati da un nonno sembrava trasparente sotto i neon, le iridi scure come quelle della madre si volsero nella folla. Si aggrappava come una scimmietta impaurita alla gamba di una donna.
Claudia rabbrividì nel riconoscerla.
Di solito quella donna si muoveva come lei, vestiva come lei, parlava come lei. Invece lì si mosse a un tempo diverso, spostò le braccia che Claudia teneva immobili e sollevò Oscar perché potesse vedere anche da lontano.
Quella donna era Marco. Lo seppe dal sorriso, che pure le apparteneva, dal viso, anche se non era del marito, e dall'elettricità che percorse la sua schiena.
«Ti hanno fatto una sorpresa» diceva la voce di Lia da qualche parte.
Claudia stava già correndo, con la borsa che sbatteva feroce contro il fianco e la giacca che pesava, verso le tre figure che di tutto l'aeroporto erano lì per lei.
Traballando, Marco lasciò scendere a terra Oscar e allargò le braccia. La temeva infuriata, offesa, decisa a ignorarlo e abbandonarlo, invece correva da lui come accadeva soltanto nei film più sdolcinati. L'uomo che gli veniva incontro era asciutto e alto, più alto di quello che immaginava, e più grigio, come se la cute si fosse sbiadita perdendo la sfumatura ocra con cui era nato. Aveva le spalle più aperte di quanto usasse tenerle lui. Correva impacciato in lunghe gambe e incurante dei colpi che dava al costoso portatile in spalla, si avvicinava con una camicia slacciata sulla gola come lui non aveva mai tenuto e un sorriso più aperto di quanto lui osasse mostrare al mondo. Claudia era sempre stata più solare ed espansiva di lui, anche nel suo stesso corpo.
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Canzone Per Due
RomantizmTi sei mai chiesta come tuo marito passi la giornata? Ti sei mai chiesto come tua moglie trascorra le ore? Claudia e Marco no, non c'è tempo tra ufficio, bollette, figli, scomparse l'intimità, le risate e le canzoni. In comune moglie e marito hanno...