𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢

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Non appena alzai lo sguardo da "Una vita come tante" e lo indirizzai verso la finestra notai che era già giorno da un pezzo: ero stata davvero tutta la notte a leggere?! Quando controllai l'orologio e vidi che erano le sette e mezza del mattino rimasi di sasso.

Di solito, per quanto fosse difficile, cercavo di dormire almeno un paio di ore per rimanere in vita durante la giornata, ma quella notte era stata ingestibile: non facevo altro che pensare alle parole di zia Barbara e di William, all'abbraccio di Zayn e ai maledetti sentimenti che avrei voluto con tutto il cuore reprimere.

Non credevo di essere innamorata di Zayn, non era possibile, lo conoscevo a malapena, ma mi sentivo così strana e confusa che avevo trovato pace solo con Jude.

Avevo iniziato a leggere verso le tre e mezza del mattino per scacciare quei maledetti pensieri dalla mia testa ma mi ero lasciata trasportare così tanto che erano passare letteralmente quattro ore senza che me ne rendessi conto.

Sapevo di sbagliare, sapevo anche quanto fosse importante il riposo, ma la mia testa non mi dava tregua e non potevo mai abbassare la guardia da quegli orrendi pensieri che mi facevano visita soprattutto di notte, quando nessuno poteva aiutarmi a fare stare meglio o a distarmi.

Nonostante non avessi dormito non mi sentivo particolarmente stanca: forse avrei resistito per un po' senza riposarmi. Ero troppo spaventata all'idea di addormentarmi perché mi perseguitava sempre la costante paura di fare un incubo e dire qualcosa che Niall o Rachel o mio padre avrebbero potuto sentire.

Dopo la solita dose di coccole alla mia amata Nux, mi alzai, riposi il mio libro sul comodino e scesi le scale sfregandomi delicatamente gli occhi dato che li sentivo leggermente appesantiti. Prima di andare in cucina optai per fare un salto in bagno e sciacquarmi la faccia per mascherare il più possibile la notte insonne. Quando mi guardai allo specchio però vidi che l'acqua aveva fatto ben poco: le occhiaie avevano dimora fissa sul mio viso.

Abbandonata l'idea di assumere un aspetto migliore decisi di raggiungere la cucina dove trovai, come tutte le mattine, Rachel e mio padre: lei stava preparando la colazione per tutti mentre lui era seduto al suo solito posto attorno al tavolo che leggeva concentrato il giornale.

«Buongiorno» dissi con un filo di voce.

«Ciao tesoro, dormito bene?» mi chiese Rachel con il suo solito smagliante sorriso mentre aspettava che il caffè fosse pronto.

«Più o meno, non riuscivo a trovare una posizione nel letto e ho fatto fatica a dormire tranquillamente» mentì per cercare di giustificare le mie occhiaie.

«Oh povera cara...» disse Rachel venendo verso di me per poi accarezzarmi dolcemente la guancia, «...riposati oggi, non andare in caffetteria e resta a casa» mi suggerì.

«Per fortuna oggi è il mio giorno di riposo dato che negli ultimi giorni ho fatto dei turni extra» spiegai omettendo che quei turni extra li avevo fatti perché aspettavo disperatamente l'arrivo di Zayn.

Mi ero spaccata di lavoro ed ora, aggiungendo la notte insonne, sentivo un po' la stanchezza fisica, ma sapevo che avrei potuto resistere ancora un po' prima di crollare distrutta.

«Buongiorno e auguri!» urlò d'un tratto alle mie spalle Niall facendomi sobbalzare per lo spavento.

«Merda, mi hai spaventato!»

«Scusa Mar...» disse lui per poi andare verso sua madre e abbracciarla tutto contento.

«Ok, che cosa mi sono persa?» chiesi confusa.

«È possibile che quest'anno ti dimentichi tutto?!» sbottò mio padre distogliendo lo sguardo dal giornale per la prima volta da quando avevo messo piede in cucina.

𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora