Non appena il mio telefono vibrò lo presi dal comodino facendo un rapido scatto pensando che finalmente, dopo un'intera settimana di silenzio totale, Zayn si fosse degnato di rispondere ai miei numerosi messaggi, ma subito rimasi profondamente delusa quando vidi che era semplicemente zia Barbara che mi dava come ogni mattina il suo amorevole buongiorno. Apprezzavo la costante presenza e l'incessante dolcezza che mia zia mi riservava ma in quei giorni, a causa dell'assenza del mio occhi belli, ero un vero e proprio fascio di nervi e sapevo che prima o poi si sarebbe spezzato brutalmente.
Perciò, dopo averle risposto, sbuffai delusa e tornai a fissare il soffitto che ultimamente sembrava la cosa più interessante e degna di ogni mia attenzione.
Da quando Zayn era partito per l'ennesima volta per New York non avevo fatto altro che scrivergli messaggi come ci eravamo promessi raccontandogli dei duri e lunghi allenamenti con Harry e Liam, di quanto mi sentissi stanca, di quanto mi mancasse, di quanto avessi bisogno del suo supporto e di quanto mi sentissi frustrata per non avere il minimo cenno da parte sua.
Zayn sembrava come se si fosse dissolto nel nulla: non si era degnato di scrivermi assolutamente niente e più volte mi interrogai sul perché si stesse comportando in quella maniera con me.
Pensai di aver detto o scritto qualcosa di sbagliato perciò ovviamente rilessi più volte i messaggi che gli avevo inviato ma nulla mi sembrava inopportuno, anzi ero stata estremamente dolce: gli avevo aperto il mio cuore e gli avevo mostrato quanto mi sentissi insignificante in sua assenza: allora perché non mi rispondeva?
La sua assenza stravolgeva tutto attorno a me: la semplice compagnia di Harry, di Noah e perfino di Niall non mi bastavano mai e man mano realizzai quanto stesse diventando importante la sua presenza nella mia vita, quanto Zayn, senza rendermene conto, mi aveva ridato un po' di quella felicità che avevo creduto che Fisher mi avesse del tutto risucchiato dal mio corpo anni prima.
Per di più, oltre a fasciarmi la testa del motivo per cui Zayn mi ignorasse, a peggiorare il tutto, a rendermi insopportabilmente nervosa era la maledetta gara che tanto temevo dato che era la prima dall'infortunio. Ormai il sabato era alle porte e, come ogni domenica, allo Skating Club si sarebbe svolta la gara che mi prevedeva come partecipante.
Ero agitata, anzi la parola "agitata" era un diminutivo rispetto a come mi sentivo davvero: era una settimana che il sonno mi aveva letteralmente abbandonata, non riuscivo a riposare nemmeno quelle poche ore che riuscivo a concedermi prima, avevo una costante pesantezza sullo sterno e l'aria mi mancava.
Ciò che mi distruggeva ulteriormente era che il mio occhi belli mi aveva promesso prima di partire di venire alla gara, di non abbandonarmi a me stessa, di esserci per vedermi splendere sul ghiaccio. Secondo lui non avevo nulla di cui avere paura perché sarebbe stato al mio fianco ma era solo un bugiardo perché di Zayn, fino a quel momento, fino a quel sabato mattina, non c'era alcuna traccia. Ero certa ormai che non sarebbe venuto al contrario di come mi aveva promesso, che di certo a New York ci fossero almeno un milione di cose molto più interessanti e divertenti rispetto a me e la sua mancanza mi pesava, mi faceva stare male come un cane, come se avessi avuto un macigno addosso che mi opprimeva senza farmi respirare.
Per tutta la settimana assieme al mio ragazzo, al mio allenatore e ai nostri amici avevo provato a distrarmi, ad essere il più allegra e spensierata possibile ma come potevo anche solo illudermi di poter esorcizzare Zayn dalla mia testa se ormai letteralmente tutto quello che mi riguardava dipendeva da lui?!
L'unico che durante quei giorni si era accorto del mio forte malessere era stato Noah: mi aveva consolata più volte durante uno dei miei soliti pianti isterici per la troppa tensione accumulata ma davanti a lui sentivo di poter essere me stessa, di liberarmi completamente anche riguardo alla mia frustrazione per la mancanza di Zayn perché immaginai avesse capito o fosse stato informato da Zayn stesso sul nostro rapporto che non sapevo nemmeno definire di che genere fosse. Quello che sapevo era che il mio occhi belli, la persona che in quel momento era il mio porto più sicuro, mi aveva abbandonata e non avevo la più pallida idea di come contattarlo.
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𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄
Fanfiction- Zayn Malik and Dove Cameron - "𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧𝐢𝐞, 𝐭𝐮 𝐬𝐞𝐢 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐬𝐮 𝐜𝐮𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐢" ⚠️ la fanfiction parla di tematiche molto delicate e sono presenti scene di sesso esplicito