𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨

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Una luce sottile entrò dai piccoli spiragli delle tapparelle che erano state calate. Piano piano aprii gli occhi e subito sorrisi nel vedere il braccio sinistro tutto tatuato di Zayn che mi stringeva a sé come se avesse tento di "proteggermi" per tutta la notte. Tra le sue braccia mi sentivo protetta, stavo bene e amavo sentire il calore che emanava il suo corpo sotto le coperte. Con delicatezza mi voltai per guardarlo e ammirarlo mentre dormiva ma, al contrario delle mie aspettative, sentii il cuore iniziare a battere freneticamente ed esplodermi nel petto non appena vidi che Zayn era già sveglio: i suoi occhi marroni mi fissavano intensamente e non appena incontrarono i miei sul suo viso comparve un grosso sorriso mentre la sua mano libera si avventò subito sulla mia guancia per farmi delle dolce carezze.

«Buongiorno Brownie» sussurrò,

«Ciao occhi belli» risposi accoccolandomi di più a lui e nascondendo la testa sul suo petto dato che ero arrossita chiamandolo con quel soprannome che per me era ancora stranissimo da usare. Iniziò ad accarezzarmi la schiena ed io, chiudendo gli occhi per godermi al massimo quel magnifico momento, mi lasciai cullare completamente dal suo meraviglioso profumo che era ancora più buono appena mattina.

«Hai dormito bene?» mi chiese per poi darmi un bacio tra i capelli.

«Benissimo, il tuo letto è comodissimo» risposi tornando a guardarlo in faccia fingendo di essere tranquilla anche se in realtà sentivo un imminente infarto in circolo, poi tra di noi calò il silenzio.

Zayn subito distolse lo sguardo per indirizzarlo al soffitto che improvvisamente sembrò molto più interessante di qualsiasi cosa facessi o dicessi: era percepibile l'imbarazzo che man mano si stava creando e quella sensazione mi stava facendo mancare quasi l'aria. Stava diventato tutto strano, tutto parecchio strano e continuavo a chiedermi se non fosse stata colpa mia la causa di quella sua improvvisa reazione. Nonostante non potessi dire di conoscere ogni minima sfaccettatura del carattere di Zayn, sapevo che era tutto tranne che timido e pensieroso.

«Stai bene?» gli chiesi una manciata di minuti trovando il coraggio nel fondo del mio petto che stava letteralmente esplodendo per quanto mi battesse forte il cuore.

Lui di scatto mi fece sollevare e, mettendoci entrambi a gambe incrociate, rimanemmo uno di fronte all'altra seduti sul letto. Ero terribilmente spaventata anche se non aveva ancora aperto bocca perché sentivo dentro di me che qualcosa in lui non andava e che quello che avrebbe detto mi avrebbe spezzato il cuore.

«Io non so bene cosa sia successo stanotte però voglio che tu sappia che io non mi ricordo niente Brownie» disse mettendo le mani sulle mie ginocchia senza rivolgermi minimamente lo sguardo.

«Cosa vuol dire che non ti ricordi niente?» gli chiesi completamente pietrificata dalla sua affermazione. Per quanto non ne fossi stupita data la grande quantità di alcol assunta la sera precedente, continuavo a ripetermi nella testa che non poteva aver dimenticato i nostri baci, le carezze, i nostri sguardi, non poteva davvero aver fatto tutto senza una vera volontà ma solo grazie ad una sbronza, non ci volevo credere!

«Non mi ricordo niente Margot, mi dispiace ma ero ubriaco» rispose sempre senza guardarmi. «Ti prego, dimmi che non è successo niente di grave, dimmi che non ho fatto nulla di stupido» aggiunse poco dopo facendo incontrare i nostri occhi per la prima volta.

Lo fissai senza esprimere nemmeno una minima emozione: quello che per me aveva contato tanto, quei baci che per me erano stati un enorme traguardo a discapito del mio terribile passato per lui non erano niente, nemmeno un ricordo ma solo un tremendo errore.

«Che è successo ieri sera Margot?» mi chiese di nuovo con un velo di terrore negli occhi.

Avrei voluto dirgli tutta la verità, parlargli di ciò che era successo, di quanto fossi felice per come mi avesse fatto sentire dopo anni, di quanto il mio cuore avesse battuto forte grazie a lui, ma decisi di mentire perché non riuscivo a trovare il coraggio di ammettere che forse mi stavo innamorando di lui.

𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora