Mentre Harry, Niall e Noah si diressero nel parcheggio per recuperare la Mercedes bianca, io rimasi davanti all'entrata per continuare a fumare la seconda sigaretta che avevo acceso nel giro di quindici minuti.
Ero tanto nervosa e agitata ma non riuscivo a capirne bene il motivo. Forse aver pattinato dopo così tanto tempo, la caduta e l'imbarazzo mi avevano messo addosso un po' di tensione e l'unico modo, seppur nocivo, per cercare di allentare il tutto era fumare una sigaretta dietro l'altra. Con tutti i problemi che avevo avuto negli ultimi anni ero diventata brava ad autodiagnosticarmi delle diagnosi.
Pensandoci bene però non avevo mai capito il perché avessi iniziato a fumare, non ricordavo nemmeno chi mi avesse fatto provare la prima sigaretta, lo avevo solo iniziato a prendere come vizio contagiando anche Niall e Noah. Harry, al contrario nostro, disgustava terribilmente le sigarette e ogni volta che vedeva soprattutto me fumare iniziava a fare strane smorfie, poi cominciava a recitare i suoi discorsi su quanto facesse male il fumo.
A differenza di Niall e Noah che lo mandavano puntualmente a quel paese, io mi sentivo sempre in estremo difetto perché mi rendevo conto che lui lo diceva solo per il nostro bene, perché ci teneva a noi, perciò ogni volta che c'era lui o fumavo di nascosto o evitavo proprio di farlo.
Infatti non appena vidi che si stava avvicinando con la Mercedes per farmi salire e tornare a casa, buttai prontamente la sigaretta a terra e poi presi una mentina ed iniziai a sventolare le mani come per cercare di far sentire il meno possibile l'odore di fumo anche se sapevo perfettamente che non sarebbe cambiato molto.
Nel mentre uscirono dallo Skating Club anche Louis Tomlinson e Zayn Malik che mi fissarono non appena notarono la mia presenza.
«Per caso hai un accendino?» mi chiese Louis.
«Ehm...sì certo.» dissi prendendolo dalla tasca del borsone per poi porgerglielo permettendo ad entrambi di accendersi le loro rispettive sigarette.
Dopo che entrambi fecero un tiro, Zayn, quello che aveva l'accendino in mano, fece un passo verso di me e me lo ripose nella mano facendola sfiorare con la sua, nel mentre mi guardò dritto negli occhi facendomi sentire allo stomaco una sensazione strana.
I suoi occhi erano leggermente a mandorla, avevano una bellissima e rara tonalità di marrone con alcune sfumature dorate e delle lunghe e folte ciglia: non avevo mai visto degli occhi così belli in vita mia e non ero esagerata se dicevo che erano più belli perfino rispetto a quelli di Niall.
Erano dei semplici occhi marroni, eppure per un attimo mi fecero inspiegabilmente mancare il fiato.
Un grazie provenne dalla sua bocca a cui subito fece appoggiare tra le sue labbra carnose la sigaretta che aveva acceso poco prima. Io lo seguì completamente imbambolata in ogni suo minimo movimento e l'unica cosa che pensai nella mia testa era come fosse possibile che fosse così sexy anche facendo un'azione così semplice come fumare!
Conoscevo già Zayn, chiunque lo conosceva del resto perché era famoso per la sua straordinaria voce e la sua ineffabile bellezza e, vedendo le foto che spesso mi mostrava mia zia e sentendo alcune delle sue canzoni, ci avevo creduto, ma vederlo dal vivo, guardarlo dritto negli occhi, ascoltare il suono della sua voce, mi mandò completamente in estasi come una ragazzina di quattordici anni.
Era a poca distanza da me ed io non facevo altro che fissarlo completamente imbambolata e stregata da anche delle azioni semplici come sbattere le sue meravigliose ciglia, togliere la sigaretta dalla labbra per poi morsicarle delicatamente e fare un piccolo sorrisetto divertito.
«Ti chiami Margot giusto?» chiese d'un tratto Louis distraendomi dalla contemplazione che stavo facendo nel guardare Zayn Malik, "l'ottava meraviglia di questo mondo" come diceva sempre mia zia.
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𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄
Fanfiction- Zayn Malik and Dove Cameron - "𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧𝐢𝐞, 𝐭𝐮 𝐬𝐞𝐢 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐬𝐮 𝐜𝐮𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐢" ⚠️ la fanfiction parla di tematiche molto delicate e sono presenti scene di sesso esplicito