𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢

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Arrivati davanti alla gigantesca villa in cui immaginai si sarebbe svolta la festa, due uomini vestiti con abiti molto eleganti ci aprirono le porte per scendere e prendere il nostro posto per parcheggiare la Lamborghini. Un po' titubante e sentendomi un vero pesce fuor d'acqua, dato che la mia semplice maglia e il mio semplice pantalone rigorosamente neri erano un abbigliamento completamente fuori luogo, raggiunsi Zayn che subito mi sorrise e mi prese per mano.

«Non voglio entrare» dissi fermandolo prima che iniziasse a camminare per entrare nella villa.

«Perché scusa?»

«Zayn, guarda come sono vestita! Attorno a noi ci sono solo strafiche ed io sembro un'idiota con la tuta da ginnastica» mi lamentai ma lui si limitò a farmi un sorrisetto.

«Tu vestita così sei molto più sexy di qualsiasi altra ragazza che ci sarà lì dentro, fidati di me...» provò a rassicurarmi ed io, nonostante fossi più che felice che mai per le parole che mi aveva detto, continuavo a pensare che fosse una pessima idea entrare lì dentro.

«Di chi è la festa?» chiesi curiosa per cercare di convincermi che sarebbe stato qualcosa di insignificante e che di come ero vestita non mi avrebbe dovuto preoccupare.

«Che ti importa di chi è Brownie, è una festa!» ribatté lui cercando di tirarmi dentro ma io feci resistenza perché riconobbi nel viso di Zayn qualcosa che non andava.

«Dimmi di chi è la festa.»

Lui, vedendo che non avevo intenzione di muovermi fin quando non mi avrebbe risposto, sbuffò, girò gli occhi al cielo per poi arrendersi. «Johnny Depp» disse secco ed io per poco non caddi a terra priva di sensi per il nome che aveva appena pronunciato: era la festa del mio attore preferito, dell'uomo che divinizzavo da quando ero una bambina ed io ero in quelle condizioni!

«Cosa?! Stai scherzando?! Mi hai portato ad una festa di Johnny Depp e mi hai permesso di farlo venendo vestita così?!» sbottai lasciandogli all'istante la mano.

«Margot, Johnny è un tipo semplicissimo, fidati di me, ti troverà bellissima!»

«Zayn, ti prego, non farmi questo, non lasciarmi entrare così» lo pregai.

«Senti Brownie, ascoltami...» disse prendendomi il viso tra le mani, «...sei bella, sei davvero bella e non lo dico per farti stare zitta, io ti trovo meravigliosa e lo sai che non mento.»

Per quanto fossi tesa sentii che il mio cuore si sciolse come un blocco di ghiaccio nel deserto e, guardando intensamente i suoi occhi marroni, mi mancò letteralmente la terra sotto i piedi per quanto mi facesse sentire bene Zayn in quel momento.

«Guarda come sono vestito io! Ho un jeans nero, una maglietta del cazzo e il giubbotto di pelle e ti assicuro che non me ne frega davvero niente di quello che penseranno gli altri!» continuò.

«Per forza, sei Zayn Malik mentre io...» provai a dire ma lui subito mi interruppe.

«...tu sei bellissima Margot Brown» disse per poi darmi un bacio sull'angolo della bocca.

Sentii l'aria mancarmi e più lo guardai negli occhi più desiderai baciarlo fino a non respirare più: Zayn mi faceva sentire la persona più felice e fortunata di questa terra e non appena mi sorrise ricambiai per poi entrare in quella villa pazzesca mano nella mano con lui.

In quel momento capì che se al mio fianco c'era lui avevo tutto ciò che contava e non mi importava del contorno.

Salimmo lentamente le scale che ci separavano dalla porta d'ingresso, poi entrati nella villa molti degli invitati iniziarono a salutarlo e lui, con un sorriso forzato stampato sulle labbra, ricambiò i saluti dando ad alcuni delle pacche sulle spalle.

𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐀𝐒 𝐈𝐂𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora