CAPITOLO 5 ~ I'm addicted to You.

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Kara's POV

Quando apro gli occhi trovo Zayn avvinghiato a me, come se volesse tenere insieme i pezzi del mio corpo. Cerco di alzarmi senza svegliarlo, e dopo essere passata dal bagno per lavare la faccia e i denti, mi chiudo la porta alle spalle ed esco di casa.

E ogni volta che tutto questo succede, mi sento così maledettamente schifosa. L'unica persona che ha ancora la forza e il coraggio di starmi accanto, la uso come se fosse un oggetto qualunque.

E vorrei potermi perdere in lui, in quei suoi occhi caramello. Vorrei che fosse lui quello in grado di salvarmi. Ma non lo è.

E allora perché ne sono così dipendente?

Perché necessito che comunque ci sia, che non se ne vada anche lui?

Quando arrivo in sala tutta la compagnia è già posizionata alle sbarre e Zayn ha preso il suo posto al pianoforte.

"Scusi il ritardo" dico, entrando correndo, al direttore con ancora il fiatone.

Levo le scarpe da ginnastica e infilo le babbucce per iniziare a riscaldare i piedi e prendo posizione alla sbarra, per iniziare la lezione.

"Che non succeda più" mi dice il signor Styles, prendendomi alla sprovvista e con un'aria dura in viso.

"No, non succederà" dico abbassando istintivamente lo sguardo non appena lascia incrociare i suoi occhi con i miei.

Da quando due occhi, così belli, mi fanno paura?

Si volta di spalle allontanandosi da me, mentre con le mani gioca con i suoi anelli.

"Prima di iniziare la lezione, voglio ricordarvi che tra 2 settimane, andrà in scena la prima del "Lago dei Cigni" e voglio che tutto sia perfetto, non accetto nessuno sbaglio, di nessun genere. Dopo lo spettacolo tutti i componenti della compagnia, sono invitati al rinfresco che daranno in mio onore. Spero che siate tutti presenti" dice con fare professionale, lanciandomi uno sguardo, come per voler accertarsi che io abbia sentito.

Annuiamo tutti con la testa e continuiamo a riscaldarci i muscoli.

"Prego" dice a Zayn, che inizia a suonare una musica lenta per il pliè.

Quando la lezione finisce, non faccio in tempo a raccogliere le mie cose, che vedo già Zayn con gli spartiti sotto il braccio, uscire velocemente dalla sala.

E vorrei potergli correre dietro e dirgli che mi dispiace, dirgli che non succederà più, che ho bisogno di lui nella mia vita e che è l'unica persona che mi è rimasta.

Ma so che non mi crederebbe, che mi darebbe dell'egoista e se ne andrebbe.

In fondo tra noi è così.

Rapporto amichevole per un po', poi finiamo a letto insieme e per qualche giorno non ci parliamo.

È un circolo vizioso che ormai va avanti da tanto tempo.

*Flashback*

"Non riesco a capire perché non ce la faccio a levarmi dalla testa il sapore delle tue labbra" sussurra Zayn mentre con un'abile mossa, abbassa contemporaneamente il body e i collant.

Mi prende in braccio e mi fa sdraiare sulla panca nel camerino degli artisti.

"Ti voglio" dico in quello che pare più un lamento che una richiesta.

"Sei la mia droga, ed io ne sono dipendente" confessa mentre lentamente diventiamo una cosa sola.

Gemiti, respiri mozzati, urla trattenuta, lingue che si cercano e danzano insieme, mentre con i nostri corpi creiamo una delle musiche più belle, che l'orecchio umano possa mai sentire.

"Penso che non avrò mai abbastanza" continua.

Mi alzo e mi rivesto, lasciandolo li solo, con l'ultimo briciolo di dignità che mi era rimasta.

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