CAPITOLO 21 ~ Not in that Way.

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Kara's POV

Quando apro gli occhi mi rendo conto di non essere in camera mia. Ho ricordi sfocati della notte appena passata, ma quando mi volto e vedo Harry addormentato accanto a me, un senso di benessere si espande nel mio corpo.

Non so perché, ma so che non ho mai provato niente di simile. Con Zayn ho sperato tante volte di riuscire a provare qualcosa del genere, ma nonostante tutto il bene che gli voglio e l'importanza che ha nella mia vita, non sono mai riuscita a ricambiare ciò che lui prova per me.

Mi scopro e mi rendo conto di indossare i vestiti di Harry, che profumano di lui. Vado verso il bagno e dopo essermi lavata mi dirigo in cucina, dove cerco qualcosa da preparare per la colazione.

"Non pensavo che ti saresti svegliata così presto" dice Harry entrando in cucina e facendomi sussultare, non sono abituata ad avere gente intorno.

"Non è di certo una sbronza a fermarmi -dico sorridendo e porgendogli una tazza di caffè- buongiorno Harry"

"Buongiorno anche a te" sorride anche lui mentre inizia a sorseggiare il contenuto della sua tazza.

"Io avrei lezione tra un'ora" lo avviso constatando che è quasi ora di pranzo e che alle 2pm iniziano le prove.

"Possiamo andare insieme" suggerisce cominciando a camminare verso la camera da letto.

"Va bene -rispondo semplicemente recuperando la mia roba- posso usare il bagno?"

"Fa come fossi a casa tua"

Dopo esserci preparati entrambi, usciamo da casa e una volta saliti in macchina, ci dirigiamo verso Covent Garden. Scendo dalla macchina e lo affianco, forse potrei abituarmi a questa routine.

Alzarmi la mattina accanto a lui, fare colazione insieme ed uscire insieme in macchina.

Cosa mi prende?

Quando entriamo dentro la struttura, sento gli occhi di tutti puntati addosso e dentro di me cresce la paura di incontrare Zayn.

Come dovrei comportarmi?

"Io-io vado in camerino a prepararmi" dico ad Harry che nel frattempo si dirige verso il suo studio.

"Ci vediamo dopo" dice avvicinandosi e mettendo una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio, con un movimento dolce e lento, mentre ci fissiamo negli occhi. Ed è come se il tempo si fosse fermato, per la millesima volta da quando stamattina ho aperto gli occhi.

Quando se ne va, con la coda dell'occhio vedo Zayn alla fine del lungo corridoio con uno sguardo corrucciato, e le cuffie del suo iPod alle orecchie. Distoglie lo sguardo, e so che ci stava osservando. Vorrei corrergli incontro e dirgli che mi manca, anche se abbiamo litigato soltanto ieri.

Ma invece, entro dentro il camerino e mi chiudo al porta alle spalle. Poggio la borsa sulla panca e appendo il mio cardigan nero all'appendiabiti, quando sento provenire da uno dei bagni dei singhiozzi soffocati.

"Tutto bene la?" chiedo cercando di capire di chi si tratta.

"Si-si" sento rispondere con la voce spezzata.

Dopo qualche minuto, sento lo scarico e dal bagno ne esce Virginia con gli occhi e le guance arrossate.

"Gin, tutto apposto?" chiedo e non so manco perché l'ho fatto.

"Non fare finta che ti interessi, Karoline" risponde lanciandomi un'occhiata tagliente.

"Senti Gin, so che per qualche ragione assurda mi hai sempre odiato, ma ti ho solo chiesto se fosse tutto apposto, potresti smetterla una volta nella vita di fare la stronza" rispondo cominciando a spogliarmi, già stufa di questa giornata.

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