Gira lentamente la testa, come per scrutare che sia ancora solo. Harry non sa da quanto tempo sia li. Non ricorda nemmeno di esserci arrivato. È zuppo dalla testa ai piedi, ma finalmente di fronte a se, vede la tempesta allontanarsi, per fare spazio a un limpido cielo azzurro. Vede il sole fare capolino da dietro le nuvole e in lontananza vede comparire un bellissimo arcobaleno fatto di colori sfavillanti, che gli ricorda un po' la sua vita di un tempo. Guarda quell'arcobaleno come se fosse una lontana rappresentazione della sua vita. Non sa quando la tempesta sia iniziata, ma quell'arcobaleno, dentro di se, non si è mai formato. Ha smesso di dirigere la compagnia molti anni fa ormai, e ha deciso di trasferirsi in piccolo paesino del Minnesota, St. Cloud. Ha deciso che il bel tempo di Los Angeles non faceva più per lui, così in contrasto con il suo umore. Quando viene qui, e si siede su questa panchina, è come se rivedesse davanti a se tutti i momenti della sua vita che si alternano uno dopo l'altro. Ricorda ancora la vana speranza che nutriva, che lo faceva vivere e che gli faceva venir voglia di alzarsi e affrontare la giornata. Aveva questa speranza che un giorno avrebbe visto Kara spuntare da qualche parte, magari l'avrebbe chiamato o finalmente avrebbe deciso di accettare uno degli innumerevoli inviti che le ha mandato per unirsi alla compagnia. Ma niente, non ha mai nemmeno ricevuto una risposta. Nemmeno un misero, inutilissimo e straziante no. Niente di niente. E questo faceva anche più male. Perché se avesse almeno ricevuto qualcosa, probabilmente avrebbe smesso di aspettare e di nutrire inutili speranze.
Continua a fissare il cielo e gli viene in mente quando 20 anni fa, di fronte il Teatro alla Scala, respirò profondamente e guardò il cielo prima di entrare in teatro per vedere Karoline ballare. La seguiva dappertutto, ma da lontano. Karoline non si sarebbe mai accorta di nulla. Harry voleva solo vederla, assicurarsi che stesse bene e che fosse felice. Seppe che si sposò con Liam e che ebbe anche una figlia, che ereditò i suoi capelli neri e i suoi occhi color oceano. Zayn faceva ancora parte della sua vita e insieme a Virginia e a Liam, andavano in giro per il mondo.
Harry invece era rimasto solo. Aveva fatto terra bruciata intorno a se, e chiunque si interessasse troppo della sua vita e del suo passato -ma soprattutto del peso dei sentimenti che ancora dopo anni si porta dentro- veniva letteralmente buttato fuori dalla sua vita. Non permetteva a nessuno di vedere oltre quel muro di cinta che aveva costruito intorno a se. Era diventato spietato, senza cuore quasi. Aveva di gran lunga preferito dimenticare di averne uno, se quello stesso cuore non poteva battere con e per Kara. Non tornava in Inghilterra da quando l'abbandonò per allontanarsi da lei definitivamente e di conseguenza vide sua madre solo una volta, quando le disse che il suo patrigno Robin aveva bisogno di alcune cure sperimentali; li ospitò in America e pagò le cure a Robin che per fortuna avevano sortito l'effetto desiderato. Dopo quel frangente, rispedì la sua famiglia nel Cheshire e si richiuse nella sua lussuosa villa a Los Angeles, ascoltando la sua collezione di vinili.
Adesso mentre guarda quell'arcobaleno davanti a lui, si rende conto che per un periodo di tempo, quell'arcobaleno l'aveva visto in Kara. Che era lei ad aver fatto passare la tempesta e ad aver portato il sereno nella sua vita. E senza lei, quella tempesta era tornata.
"Harry" sente in lontananza. E pensa che anche questa volta i suoi sentimenti lo stiano traendo in inganno. Questa volta non fa vincere la voglia di voltarsi, non guarderà oltre le sue spalle solo per avere conferma di quanto meschina sia diventata la sua vita. Soffoca l'impulso di che gli fa credere che lei sia davvero li, ripetendosi che è solo frutto della sua immaginazione.
"Harry" sente ripetere.
"Tu non esisti, sei solo nella mia testa" ripete manco fosse un mantra.
"Harry sono io, sono Kara" e capisce che questa volta, non è la sua immaginazione a giocargli un brutto scherzo.
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Serendipity
Fanfiction"Un avvenimento inaspettato ti farà felice". Forse quel biscotto della fortuna, preso per caso, aveva ragione. Per una serie di fortunati eventi tutto sarebbe cambiato. Ma sarà semplice cambiare ciò che si è fatto per una vita intera? Basterà la d...