Zayn's POV
Sono passate due settimane dall'ultima volta che l'ho vista. E in parte dentro me ho sperato di non rivederla più.
Mi è mancata, da morire. È logico che ciò accadesse, ma per una volta nella vita, anzi, per la prima volta da quando lei ne fa parte, sono stato me stesso e mi sono sentito finalmente libero.
Non è colpa sua, sono io che quando è intorno, non posso fare a meno di desiderarla. Tutto il mio corpo reagisce agli impulsi del mio cuore e non a quelli del mio cervello. E così, quando è vicina a me, mi ritrovo a volerla accarezzare, a desiderare di sentire il suo profumo o più semplicemente, sentire come pronuncia il mio nome, in quel suo modo così dolce.
In queste due settimane sono tornato a respirare, a guardarmi intorno. Ho avuto il piacere di approfondire altri tipi di amicizia, con altre persone. Ho composto un sacco di musica, in parte anche pensando a lei.
Ma mi sono sentito libero.
"Zayn" dice Gin entrando in sala, mentre sono seduto al pianoforte, intento a strimpellare qualcosa.
"Gin" dico dolcemente, mentre lei lascia un dolce bacio sulla mia guancia destra.
"Cosa sono quelle occhiaie?" chiede sedendosi nello spazio libero sullo sgabello.
"Ho passato la notte a comporre" le dico tornando a pigiare i tasti.
"Qualcosa che merita di essere ascoltato?" chiede con lo sguardo fisso sulle mie mani.
"Potrebbe darsi -rispondo fissando i suoi enormi occhi verdi, così diversi da quelli di K- vai a metterti al centro" la invito.
Si alza e dopo essersi levata le scarpe da ginnastica e aver indossato le mezze punte, si volta per guardarmi, come a volermi dare il via libera.
In questa melodia ho racchiuso tutto quello che ho dentro. L'amore per Kara, che nonostante tutto non riuscirà mai ad abbandonarmi, la voglia di voltare pagina e poi Gin, c'è anche lei in questa canzone.
In questi giorni ho imparato a conoscerla e ad apprezzarla. Ho imparato a capire che anche lei come Kara nasconde un lato più dolce, più malleabile, bisogna solo darle modo di fidarsi.
E così è stato.
Siamo stati sempre insieme e sono stato bene, mi sono sentito finalmente riempito di attenzioni. Anche per le cose più stupide.
Lancia uno sguardo ogni tanto verso di me, mentre balla, e mi sembra come di essere entrato in una bolla, nella quale esistiamo solo io e lei.
Ma ovviamente, niente dura per sempre, non importa quando ardentemente tu desideri una cosa.
Vedo Kara entrare velocemente in sala, buttando violentemente la sua borsa in un angolo, incurante di quello che sta succedendo da prima che lei arrivasse.
Quando finalmente sembra destarsi dal suo stato di agitazione, punta i suoi due zaffiri blu su di me. Sembra finalmente abbassare le spalle e rilassarsi. Dopo aver appoggiato l'asciugamano sulla sbarra, corre verso di me.
Mi salta letteralmente addosso, interrompendo sia me che Gin, che non sentendo più la melodia si volta per capire sta succedendo. Da ciò, presumo che era così presa nel compiere la sequenza di passi, da non accorgersi dell'ingresso di Kara.
"K" dico inalando l'odore che i suoi lunghi capelli neri emanano.
"Zayn -dice dolcemente aumentando la stretta intorno alle mie spalle- mi sei mancato così tanto"
"Anche tu, anche tu" rispondo sinceramente ricambiando l'abbraccio.
"Tutto bene?" chiede staccandosi e fissando prima me e poi Gin, che nel frattempo le lancia occhiate di fuoco.
"Si K, tu?" le chiedo a mia volta.
"È stato tutto meraviglioso -dice riferendosi alla trasferta in America- vieni a cena da me stasera così ti racconto tutto?"
"Si certo" le rispondo prontamente e a quelle parole, con la coda dell'occhio, vedo Gin prendere il suo borsone e lasciare la stanza senza dire una parola.
Mi alzo di scatto dallo sgabello e prima che posso capire che sta succedendo, lascio Kara sola in sala e mi ritrovo ad inseguire Gin per i corridoi della Royal.
"Gin fermati!" le urlo mentre esce fuori dalla struttura, dirigendosi a passo spedito verso l'autobus.
"Gin, dannazione, fermati!" non so nemmeno per quale ragione la sto rincorrendo, so solo che mi sento di farlo e devo farlo.
Da quando c'è Kara nella mia vita, per evitare di turbarla o di aumentare le preoccupazioni che già ha, ho sempre finto di essere una persona che non sono, ho sempre dovuto fingere che tra me e lei non ci fosse altro che una semplice amicizia. Con Gin so che non ho bisogno di fingere, non ho bisogno di essere nessun altro se non me stesso.
Ma prima che io riesca a raggiungerla lei salta sull'autobus, lasciandomi li solo con mille cose da dirle.
Ma anche questa volta lascio che quelle parole mi muoiano in gola.
Virginia's POV
Lascio finalmente uscire le lacrime liberamente. Metto il cappuccio della tuta in testa per nascondere il mio volto e mi abbandono a dei singhiozzi convulsi, che cerco di trattenere per non destare l'attenzione degli altri.
Quando arrivo a casa mi rendo conto che per la prima volta dopo anni, salto una lezione. Ma non ho davvero la forza di far finta che tutto vada bene, non oggi almeno.
Mi lascio cadere sul letto e con la mano destra afferro il cuscino che si trova leggermente sopra la mia testa. Lo avvicino al mio corpo gracile e lo abbraccio, immaginando che possa essere Zayn.
E mi sembra di sentirne il profumo, o la ruvidità della sua barba sulla mia fronte.
Come quella sera che dopo esserci ubriacati, ci siamo addormentati sul divano di casa mia e quando mi sono svegliata ero avvinghiata tra le sue braccia.
Non penso di aver mai avuto un risveglio migliore. E quella notte avrei voluto dirgli tante cose, e dopo ovviamente avrei potuto dare la colpa al troppo alcool ingerito.
Invece ho semplicemente lasciato che le cose andassero avanti da se, senza pensare a niente. Mi sono lasciata trasportare dalle sensazioni e dalle emozioni che entrambi so stavamo provando.
E avere le sue braccia strette intorno a me e sentire finalmente il suo cuore battere, vicino al mio orecchio, è stato come toccare il cielo con un dito, essere così in alto da poter navigare tra le stelle.
Ma la mia vita è tutto uno scherzo, è un insieme di prese in giro. Quando sembra andare tutto per come desidero, tutto torna esattamente lo schifo di prima.
Perché non se ne restava in America e mi lasciava vivere in pace con Zayn una volta per tutte?
Perché quando c'è lei in giro, lui, sembra vivere dei suoi respiri, delle sue parole, dei suoi gesti?
Vorrei capire cosa lo strega tanto, cosa gli fa perdere la cognizione di ogni cosa. Ma sono stata stupida ad illudermi che le cose, anche dopo il suo ritorno in Inghilterra, sarebbero cambiate.
Sono stata stupida nel credere che finalmente lui si era accorto di me.
Ma più di tutto sono stata stupida nel credere che si sarebbe potuto innamorare di me.
"Perché non mi ami?" vorrei avere il coraggio di urlargli, ma so per certo che una risposta soddisfacente, non sarebbe in grado di trovarla nemmeno lui.
Non mi ama perché ama lei.
Ed io non sono lei.
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Serendipity
Fanfiction"Un avvenimento inaspettato ti farà felice". Forse quel biscotto della fortuna, preso per caso, aveva ragione. Per una serie di fortunati eventi tutto sarebbe cambiato. Ma sarà semplice cambiare ciò che si è fatto per una vita intera? Basterà la d...