CAPITOLO 27 ~ How Come.

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Zayn's POV

Le lezioni sono riprese da due giorni, nei quali ho visto di sfuggita sia Gin che Kara.

Siamo tutti molto impegnati per la chiusura della stagione e abbiamo mille cose da fare.

"Eccoti, finalmente un attimo di respiro" dice Gin venendomi incontro e gettandomi le braccia al collo, cercando di baciarmi.

Ma al posto di lasciare che le sue labbra raggiungano le mie, sporgo la guancia.

"Zayn!" piagnucola, quando si rende conto che le sue labbra si sono appoggiate sulla parte sbagliata della mia faccia.

"Te l'ho detto che non voglio ancora che la gente sappia" dico sulla difensiva.

"Che la gente sappia, o che Kara sappia?" chiede scostandosi da me e stringendo i pugni.

"Tra questa gente c'è anche Kara" ammetto roteando gli occhi.

"Non potrai tenermi nascosta per sempre e tanto meno potrai dormire ogni sera a casa mia e non considerarmi durante la giornata. Non pretendo nulla se non un po' di rispetto" mi avverte girando su se stessa e lasciandomi li.

"Oh andiamo, Gin!" dico cercando di seguirla, ma prima che possa compiere un'altra mossa, vengo catturato dalla voce di Harry che viene dal suo ufficio.

"Si mamma tornerò in America, tra meno di 20 giorni -dice e presumo sia al telefono- no mamma, non riuscirò a venire prima della mia partenza a Holmes Chapel e quindi non potrai conoscerla -continua a dire e sapere che si riferisce a Kara, provoca un impeto d'ira in me- non ne è ancora a conoscenza, ho bisogno di tempo per dirle che tornerò in America, ma spero che accetti di venire con me"

Non può portarmi via Kara. Ormai ho capito che non sarà mai mia, ma lei è anche mia amica e non riesco a sopportare l'idea che ci sia un oceano a separarci.

Posa il telefono sopra la sia scrivania e si regge la testa con le mani, in segno di frustrazione. 

Sento in me crescere sempre più la rabbia e la paura che la stia prendendo in giro, così in preda all'ira, faccio irruzione nel suo ufficio.

"Non ti hanno insegnato a bussare?" chiede acidamente quando vede che sono io a disturbarlo.

"Senti, te lo dirò una volta sola, se osi fare del male a Kara, sappi che ti distruggerò con le mie mani. E ti conviene dirle al più presto che tornerai in America, se non vuoi che lo faccia io" dico sputando rabbia.

"Hai origliato la mia conversazione?" chiede corrucciando la fronte e facendo diventare gli occhi due fessure.

"Non ho origliato! Avevi la porta aperta e ho sentito. E comunque sia, ti conviene non farla soffrire o sarà peggio per te" minaccio.

"Non è mia intenzione farla soffrire e glielo dirò al più presto" dice alzandosi in piedi e tenendo aperta la porta del suo ufficio, come a volermi invitare ad abbandonare la stanza.

"Stai attento a quello che fai, è la cosa più preziosa che ho" dico fissandolo negli occhi e andandomene via.

Continuo a camminare furioso per i corridoi della compagnia, fino a che voltando un angolo, non mi scontro con Kara in persona.

"Scu- Zayn!" esclama quando mi vede.

"Ehi Kara" dico risultando più dolce del necessario.

Purtroppo non penso che potrò mai nascondere il bene che, nonostante tutto, le voglio.

"È da-da tanto che non ci vediamo"
dice fissandomi negli occhi.

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