Harry's POV
"Signor Styles, avrei bisogno di parlarle" mi dice il direttore della Royal Ballet entrando nel mio ufficio.
"Prego si sieda e mi dica tutto" rispondo cortesemente facendo cenno verso la sedia, posta di fronte alla mia scrivania.
"Purtroppo devo darle una brutta notizia" mi avvisa e sento lo stomaco contorcersi.
"Ho fatto qualcosa in modo sbagliato?" chiedo.
"Tutt'altro. Ogni cosa è stata eseguita in maniera eccellente da parte sua e non potrei essere più contento di così. La compagnia ha avuto un netto miglioramento da quando ne ha preso il comando lei. Tuttavia, sono spiacente nel doverle comunicare che il signor Kenneth ha dato la sua disponibilità nel tornare a dirigere la compagnia e come ben sa, non posso in alcun modo evitare che ciò avvenga. Perciò questo sarà l'ultimo mese e poi dovrà tornare in America. Sono spiacente" conclude.
Non avevo mai pensato all'eventualità di tornare in America, non avevo mai pensato alla possibilità di dover lasciare Londra. Stranamente, tutto era finalmente come l'avevo sempre desiderato.
"Va bene" rispondo ingoiando il boccone amaro.
"Le auguro una buona giornata signor Styles, a presto" dice alzandosi, copio le sue mosse e ci stringiamo la mano. Dopo aver abbandonato la stanza, mi lascio sprofondare sulla mia poltrona.
Possibile che l'unica cosa a cui io stia pensando, non è che dovrò tornare in America, ma a Kara?
Non la sento da diversi giorni e spero che stia bene e che non abbia combinato altre stupidaggini.
Prima che io possa accorgermene, stringo il mio iPhone tra le mani e compongo il suo numero. Dopo qualche squillo, risponde al telefono.
"Harry?" chiede e la sua voce è- allegra?
"Kara" dico dolcemente, pensando quanto mi sia mancato il suono della sua voce.
"Come stai?" chiede e in sottofondo sento rumori strani.
"Bene -rispondo evitando, volontariamente, il discorso appena avuto con il direttore della Royal- e tu come stai? Dove ti trovi?" chiedo pensando già di raggiungerla e passare la giornata con lei.
"Sto bene, grazie. E comunque sono tornata a casa, a Swansea" precisa in un secondo momento.
"Sei-sei tornata a casa?" chiedo sbigottito.
"Si, scusami se non ti ho avvisato, ma stupidamente ho pensato che mi avresti fermato e dopo tutto questo tempo passato lontano da questa città, avevo bisogno di tornare e affrontare le mie paure" dice l'ultima parte in sussurro, come se avesse paura che qualcuno la possa sentire.
"Sei sola?" chiedo.
"Sono con un vecchio amico di infanzia" risponde e me la posso immaginare sorridere mentre lo dice, magari, con un raro raggio di sole inglese che le solca le labbra rosse o che le illumina gli occhi blu.
"Ah, bene -rispondo gelosamente, pensando che vorrei fosse qua con me o io li con lei- comunque non preoccuparti, sono stato io a dirti che avresti potuto prendere tutto il tempo di cui avevi bisogno. Ma non tardare a tornare, qua c'è bisogno di te, io ho bisogno di te" rispondo sperando che non abbia assimilato l'ultima parte.
"Lo so, abbiamo gli ultimi spettacoli della stagione, ma ho in conto di tornare tra 5 giorni" risponde e capisco che non ha colto il mio messaggio.
"Non mi importa della compagnia" rispondo semplicemente.
"Torno presto" dice dolcemente.
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Serendipity
Fanfiction"Un avvenimento inaspettato ti farà felice". Forse quel biscotto della fortuna, preso per caso, aveva ragione. Per una serie di fortunati eventi tutto sarebbe cambiato. Ma sarà semplice cambiare ciò che si è fatto per una vita intera? Basterà la d...