CAPITOLO 34 ~ Fit Together.

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Kara's POV

Torniamo a casa di Harry dopo aver abbandonato la struttura, sempre abbracciati l'uno all'altra.

Non ho il tempo di realizzare che siamo entrati in casa, che Harry assale le mie labbra, mordicchiando dolcemente quello inferiore.

Mi era mancato tutto questo, mi erano mancati i suoi capelli morbidi e profumati, le sue labbra che sanno di menta e caffè e mi erano mancate le sue mani che studiano esperte il mio corpo.

Do un calcio alla porta dietro di me per farla chiudere e salto in braccio a lui, che velocemente e ad occhi chiusi, si reca in camera da letto.

Mi adagia su di esso e si allontana un attimo per liberarsi dai vestiti che sono ingombranti e che bruceranno con noi se non ce ne liberiamo.

Siamo entrambi infuocati dalla passione, stiamo ardendo, ma a differenza di tutte le altre volte, adesso ci stiamo prendendo il nostro tempo, per assaporarci, in modo da poter ricordare sempre cosa si prova a baciare e accarezzare la persona che si ama.

"Harry..." lo imploro sperando che la smetta di torturami e che ricongiunga le nostre labbra.

"Sto arrivando non preoccuparti" mi riassicura liberandosi definitivamente dai vestiti e salendo sul letto vicino a me.

"Mi sei mancato" mi lascio sfuggire non appena si accuccia accanto a me e si mette all'altezza dei miei occhi.

"Non c'è stato un momento in cui io non ti abbia pensato" confessa, tornando a baciare delicatamente le mie labbra.

"Sarà difficile, lo sai vero?" chiedo sperando che comunque non cambi idea e che mi permetta di stargli accanto.

"Sarà difficilissimo -dice con un tono di voce serio, che mi fa trasalire- ma lo supereremo insieme" risponde fermandosi ad osservare le mie labbra, mentre le lunghe dita della sua mano destra sfiorano i miei capelli.

"Ho solo tanta paura di rovinare tutto" ammetto abbracciandolo stretto a me, per fargli sentire che è vero che sono un incommensurabile disastro, ma mi sono resa conto che non potrei amarlo più di così.

"Non permetterò che succeda" continua tornando a fissarmi negli occhi e sfiorando il mio fianco, con la stessa mano con cui ha sistemato prima i miei capelli.

"L'ho già fatto in precedenza, cosa ti fa pensare che questa volta sia diverso?" chiedo.

"Noi ci amiamo, questo fa la differenza"

"Non avrei saputo dirlo meglio" sorrido a questo bellissimo uomo che, da questo momento in poi, è tutto mio.

"Comunque, benvenuta nella New York City Ballet" mi annuncia sorridendo, facendo illuminare i suoi occhi verdi e mettendo in mostra le sue adorabili fossette ai lati delle sue labbra.

"Sono stata presa?!" trillo battendo le mani.

"C'erano dubbi?" risponde ovvio tornando a baciare le mie labbra.

"Perciò possiamo dare inizio a questa nuova avventura" sussurro sulle sue labbra che non smettono di baciare le mie.

Non risponde alla mia affermazione, allunga la mano e spegne l'abat-jour sul comodino.

Nel buio della stanza, i nostri respiri sono l'unica cosa che si possono sentire, fin quando non crolliamo in un sonno profondo, con la mia testa sul suo cuore e le nostre gambe intrecciate.

Come se fossimo un puzzle, composto da un milione di pezzi, che finalmente abbiamo deciso di completare

A volte nella vita ti ritrovi davanti a quei bivi, e tutte le volte che ti capita di dover prendere una decisione, passi ore ed ore a rimuginare su quale sia la scelta migliore da prendere.

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