Zayn's POV
Quando apro gli occhi la prima cosa che faccio è prendere il cellulare in mano, controllo la cartella dei messaggi e sono felice di trovarne uno da parte di Kara, in cui mi avvisa che il viaggio è andato bene e che sono arrivati a Los Angeles.
Faccio una doccia veloce e corro in accademia e quando mi rendo conto di essere in anticipo, mi fermo al bar per prendere un caffè prima dell'inizio della lezione.
"Un macchiato" ordino a Luke, che conosco anche lui da una vita.
"Il solito quindi" dice di buon umore.
"Come ci riesci ad essere così pimpante amico?" chiedo prendendo la tazzina.
"È l'amore che mi rende felice" dice riferendosi a Serena, la sua ragazza, seduta ad uno dei tavoli, intenta a sottolineare un libro.
"Vorrei che anche a me rendesse così contento" dico in un sussurro che non penso riesca a percepire, onde evitare domande indiscrete.
"Forse devi solo guardarti meglio intorno" risponde invece confermando che mi ha sentito.
Proprio in quel momento, quando mi volto per guardare la porta di ingresso, si apre ed entra Gin nel locale, con addosso la tuta fornita dalla compagnia e i capelli legati in uno chignon.
È senza alcun dubbio una bella ragazza, una di quelle che non passa inosservate. Ha quell'espressione da ragazza tosta, dura, che sa il fatto suo. Ma non posso scordare quando quella volta in sala la vidi piangere. E adesso osservandola da lontano, se faccio finta di non conoscerla, mi sembra come se fosse un'altra persona completamente. Come se tutta quella determinazione e quei visi duri, quelle parole taglienti, celassero una dolcezza e un'affabilità fuori dal normale.
"Gin" dico richiamando la sua attenzione.
Alza gli occhi dal suo cellulare, per vedere da dove proviene il suono e quando mi vede si apre in un sorriso bellissimo, che lascia cadere subito dopo, come se il gesto appena compiuto fosse una reazione sbagliata.
"Zayn -dice semplicemente sedendosi sullo sgabello accanto al mio- un macchiato anche a me, grazie"
"Tutto bene?" azzardo quando torna fissarmi.
"Solito, tu?" chiede alzando un sopracciglio perfetto, mostrando nuovamente la sua freddezza.
"Solito anche io"
"Che monotonia" dice sbuffando mentre Luke le serve il suo caffè.
"Potremmo fare qualcosa" propongo e si blocca prima di far comparire un altro sorriso, il secondo nel giro di qualche minuto.
"Cosa proponi?" chiede sorprendendomi, mi aspettavo non accettasse.
"Saltiamo le lezioni, andiamo da qualche parte" dico, vaneggiando.
"Ci sono le prove per la Bayadere, Zayn, non possiamo mancare" mi ammonisce.
"Il direttore artistico non c'è, quindi comunque non potrà darci le direttive che vorrebbe e poi si tratta solo di una lezione, non succederà nulla" dico cercando di convincerla.
"Mi hai convinta" risponde.
Pago i caffè per entrambi ed usciamo per le strade di Londra, lasciandoci alle spalle il lussuosissimo quartiere di Covent Garden.
Prendiamo la metropolitana e scendiamo a Green Park. Oggi il sole riscalda Londra e i suoi abitanti, così decidiamo di appostarci all'ombra di un albero, dal quale sbuca fuori uno scoiattolo.
STAI LEGGENDO
Serendipity
Fanfiction"Un avvenimento inaspettato ti farà felice". Forse quel biscotto della fortuna, preso per caso, aveva ragione. Per una serie di fortunati eventi tutto sarebbe cambiato. Ma sarà semplice cambiare ciò che si è fatto per una vita intera? Basterà la d...