CAPITOLO 4 ~ Is this love.

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Zayn's POV

"Ehi K, tutto apposto?" chiedo, appena apro la porta di casa e la trovo seduta sugli scalini.

"Si, tutto bene" dice facendo finta che tutto sia normale.

"Per essere qua significa che c'è qualcosa che non va" le dico allungando una mano verso di lei, facendole cenno di entrare.

"Avevo bisogno di te, ma non volevo disturbarti" risponde scrollando le spalle e alzandosi, dopo aver afferrato la mia mano.

"Lo sai che non mi disturbi" dico rivolgendole uno sguardo sincero.

E pieno d'amore.

"Perché lo fai?" chiede piano.

"Fare cosa?" chiedo non capendo a cosa si stia riferendo.

"Perché ci sei sempre per me, anche se sei consapevole che non me lo merito?" chiede in un soffio.

Perché ti amo. Vorrei poterle dire.

"Perché è questo che fanno gli amici no? Ci si aiuta" rispondo invece.

La vedo avvicinarsi a me e so cosa sta per succedere, so qual è la prossima mossa.

E vorrei avere abbastanza forza per fermarla e dirle che non voglio più essere il suo giochino sessuale, che da questo voglio qualcosa di più. Ma mi limito a correrle incontro, lasciando che i nostri corpi si scontrino e le nostre anime si tocchino.

E in men che non si dica le sue mani sono dietro la mia nuca e le sue labbra pressate sulle mie.

Lascio scivolare le mani sul suo maglioncino tirandolo su fino a poter raggiungere il suo seno gonfio nonostante il suo peso, e lo premo gentilmente con le dita, afferrandone il capezzolo, rigirandolo e carezzandolo.

Lascio che la sua bocca prenda possesso della mia, lascio che la faccia sua, che se ne appropri, così come si sta appropriando anche di quel briciolo di ragione che mi restava.

Tiro via il maglioncino e prendendola in braccio la porto in camera da letto dove una volta adagiata sopra, si solleva per sbottonarmi i pantaloni. Stimola la mia erezione già prominente nello slip e allarga le gambe per farmi spazio e si sdraia sui miei cuscini.

La sento gemere sotto di me quando con una mano le sfioro lentamente la sua parte sensibile.

Ed è una tortura, è una tortura poter avere solo il corpo di questa donna che amo da ormai tutta la vita. Vorrei possedere la sua mente e il suo cuore. Vorrei che fosse mia sotto ogni punto di vista, così come io sono suo.

Continua a gemere e con un movimento veloce inverte le nostre posizioni così che lei si trovi sopra di me. Continua a giocare con il pene, stimolandosi. Le sciolgo i capelli lasciando che le ricadano lungo il suo corpo nudo.

Ricambio le posizioni, facendo si che si ritrovi nuovamente sotto. Mi avvicino al suo viso, baciandola mentre con dolcezza mi unisco a lei.

E la amo nell'unico modo in cui mi è possibile amarla, nell'unico modo in cui non devo fingere che lei sia solo un'amica per me. La amo e la bacio e vorrei che questo momento non finisca mai.

E invece tutto si conclude con un orgasmo.

Resto unito a lei ancora per un po' mentre i nostri respiri lentamente tornano regolari. Mi sposto alla sua destra lasciandomi ricadere sul cuscino.

"Posso restare qui stanotte?" chiede con le guance arrossate e gli occhi stanchi.

Puoi restare per sempre?
Vorrei poterle sussurrare.

"Certo" le rispondo lasciando che entri tra le mie braccia.

E finalmente realizzo.

Realizzo che con lei si è portata via anche una parte di me, e che la mia vita è fatta di parole non dette, sguardi rubati, sesso consolatore e appagante.

Realizzo che nonostante tutto quello che mi ha fatto e che continua a farmi, non riesco ad allontanarla, non riesco a dirle basta.

La voglio ancora, e ancora, e ancora.

Ogni minuto sempre di più e ogni minuto sempre meno rispetto a quello seguente.

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