Harry's POV
Sento il telefono squillare e non capisco chi possa essere a chiamare a notte fonda.
Quando prendo il telefono vedo che la chiamata in entrata è da parte di Kara.
"Pronto?" rispondo al telefono.
"Parlo con Harry?" chiede una voce maschile.
"Si, lei chi è? Se ti azzardi a torcere anche un solo capello a Kara, ti uccido con le mie mani" urlo pensando al peggio.
"Amico, calma. Ho preso il suo telefono e ho fatto il primo numero che ho trovato. Ti chiamo per dirti di venirtela a prendere. È incosciente sul bancone del pub" risponde facendomi rilassare ma in parte.
"Incosciente? Che significa? Dove si trova il pub?" chiedo saltando fuori dal letto e iniziandomi a preparare.
"68 Old Compton Street" dice la voce dall'altro capo del telefono.
"Dammi una ventina di minuti ed arrivo" dico staccando la chiamata e saltando in macchina.
Arrivo dopo 10 minuti di corsa frenetica per le strade di Londra. Fortunatamente ho trovato tutti i semafori verdi e le strade deserte.
"Dov'è?" chiedo quando apro la porta del locale, trovando un ragazzo all'incirca della mia età, intento a pulire e mettere in ordine.
"Si trova la, sul divanetto nella sala dello staff" dice indicandomi una porta dietro al bancone.
Quando entro la trovo raggomitolata, con sopra un giubbotto di pelle, che presumo debba essere del cameriere.
"Kara" la chiamo dolcemente, smuovendola un po'.
"Mmmh" mugugna in risposta.
"Kara, sono Harry. Andiamo a casa, dai" dico cercando di prenderla in braccio.
"...stiamo qui" biascica.
"Ti sto per prendere in braccio, non possiamo restare qui" dico levandomi
Ia felpa per mettergliela addosso e sollevandola facilmente per uscire dalla stanza."Se lo dici tu" dice aprendo un poco gli occhi iniettati di sangue per fissarmi.
"Se vengo a sapere che le hai fatto qualcosa, qualsiasi cosa, sappi che non esiste angolo della terra in cui potrai nasconderti" dico uscendo dal locale con lei in braccio.
Mette le sue braccia intorno al mio collo e la sua testa la poggia all'altezza del mio cuore.
La faccio stendere nel sedile del passeggero e le attacco la cintura di sicurezza e dopo essere entrato a mia volta, percorro la strada di casa mia al contrario.
"Principessa, siamo arrivati" dico facendo il giro e riprendendola in braccio.
"Come sai dove abito?" chiede a bassa voce, biascicando sempre le parole.
"Siamo a casa mia infatti" dico riuscendo a far scattare la serratura e dirigendomi verso il bagno.
"A Los Angeles? Non ricordavo di aver preso un aereo" chiede.
"No Kara, a Londra" dico facendola sedere sul water.
"Quante case che hai" dice appoggiandosi al muro e chiudendo gli occhi.
"Riesci a stare seduta? Hai bisogno di vomitare? Ti porto dell'acqua?" chiedo velocemente.
"Ehi ehi -dice alzando le braccia rachitiche in segno di resa- vacci piano. Mi sono persa dopo la prima domanda"
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Serendipity
Fanfiction"Un avvenimento inaspettato ti farà felice". Forse quel biscotto della fortuna, preso per caso, aveva ragione. Per una serie di fortunati eventi tutto sarebbe cambiato. Ma sarà semplice cambiare ciò che si è fatto per una vita intera? Basterà la d...