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Le cose fra Theo e Blaise non migliorarono per niente con i giorni che passarono; Blaise se ne stava in disparte tutto il tempo e questo non faceva altro che aumentare il nervosismo di Theo. Voleva delle scuse ma non le avrebbe mai avute da Blaise nemmeno sotto tortura e lui lo sapeva. Era più facile tenersi il muso come succedeva alle elementari piuttosto che affrontare la situazione come due uomini. Nel ultimo periodo avevano iniziato ad unirsi a noi anche le ragazze e infondo la loro compagnia non era poi così male; dalla notte di Capodanno non avevamo più fatto nulla e io ero a pieno con gli ormoni, decisamente pieno.
- Devo andare in biblioteca dopo pranzo, ho bisogno di un paio di libri per quella ricerca sulla guerra in trincea...mi accompagni?- mi chiese Cassie
- Non puoi chiederlo alle tue amiche?-
- Davvero vuoi che lo faccia?- mi sussurrò ad un orecchio passando sensualmente una mano sulla mia coscia; raggiunse il mio inguine e lo sfiorò leggermente. Sospirai per quel tocco così normale ma allo stesso tempo eccitante che subito mi fece rimontare alle stelle la voglia
- Ti aspetto fuori ok?-
Io annuì, boccheggiante. Gli altri non avevano notato nulla per fortuna e me ne uscì indisturbato. A quell'ora, Mrs Hammel si trovava a pranzo per cui la postazione era vuota; Cassie mi prese per mano e mi condusse verso gli ultimi scaffali dove nessuno aveva mai il coraggio di aggirarsi. Le luci non arrivavano fin laggiù e nessuno si era mai dato la briga di cambiare le lampadine bruciate; inoltre in quell'ala della biblioteca così nascosta solitamente si tenevano libri vecchissimi e impolverati. Un ottimo posto dove poter scopare senza essere visti.
- Ho come un deja vu- le dissi con un sorriso malizioso mentre ci appostavamo lì dietro
- An sì? Hai voglia di dirmi che cosa ricordi?- mi sussurrò sensuale prendendomi per la cravatta e attirandomi a sè. Le nostre labbra s'incrociarono e non riuscimmo più a staccarci da quel momento, la mia lingua stuzzicó la sua mentre con le mani esploravo quel corpo che mi era mancato terribilmente. Volevo il suo seno. Lei lo capì così si stese sulla moquette per potermi lasciar fare tutto quello che volevo; le sbottonai la camicetta alla svelta rivelando il suo ventre nudo e con altrettanta velocità le slacciai il reggiseno liberando i suoi seni. La tentazione era forte ma decisi di partire dall'alto e di scendere giù: le sfiorai il collo con le labbra e lo baciai lievemente sentendo che il suo respiro accellerava ad ogni mio bacio, arrivai ad uno dei suoi seni, ne baciai ogni singolo millimetro per poi dedicare la mia attenzione al capezzolo minuscolo ma sensibile che straziai con leccate e morsi fino a farglielo inturgidire. Cassie si lasciò sfuggire un piccolo sospiro tremolante, non potei che gioire di questo mentre guardavo i suoi occhi chiusi per godersi ogni singolo momento. Le baciai il ventre piatto, giocherellando con la punta della ligua sul suo ombelico che poi mordicchiai e tirai dolcemente verso di me. Quando arrivai al bordo della gonna, quasi vicino alla sua intimità mi bloccai e risalì verso le sue labbra concentrando, ora, le mie carezze all'interno delle coscie. Con una mano le sfiorai la sua intimità sentendola umida e calda con ancora le mutandine addosso e questo mi fece eccitare non poco; l'altra mano le massaggiava un seno, stringendolo forte. Cassie mi guardò eccittata come non mai, mi voleva dentro di lei e io non facevo altro che torturarla
- Ti prego entra dentro di me- mi sussurrò
- Sei stretta ancora...rischio di farti male- le risposi continuando le mie carezze sulla sua parte intima che si faceva sempre piú calda e umida
- Voglio sentirti millimetro dopo millimetro...non m'importa se farà male...sono disposta a sopportarlo purchè tu mi entra dentro all'istante-
Assecondai il suo desiderio; dopo aver indossato il preservativo, mi spinsi lentamente dentro lei. Allargò un pò le gambe e per non urlare si morse il labbro inferiore mentre io non feci altro che muovermi come lei voleva. Ad ogni spinta sentivo il suo cuore accellerare i battiti, le sue gambe allargarsi e il suo respiro diventare sempre più agitato. La guardai mentre si trovava sotto di me, sul punto di gridare il piacere che le stavo provocando e la trovai bellissima....aspetta....cosa?! Subito quella sensazione provata a Capodanno si ripresentò e mi spiazzò a tal punto che non mi resi conto di aver smesso di muovermi dentro di lei. Cassie mi guardò perplessa
- Tutto ok? Non vuoi più farlo?- mi chiese, riportato così bruscamente alla realtà scacciai quello che mi era passato per la mente segregandolo nella parte più oscura del mio cervello. Come poteva venirmi in mente una cosa del genere? I predatori non s'innamorano delle proprie prede. Le cacciano. E ben presto il mio piano sarebbe giunto alla fine con lei innamorata persa di me.
- Sì che lo voglio- le risposi con un ghigno
- Scaldiamo i motori adesso- aggiunsi poi accellerando l'andatura. Le bloccai i polsi al suolo, lei avvicinò di più il bacino al mio aumentandole il piacere che a poco a poco crescieva fino al punto di non essere più capace a trattenerlo; Cassie iniziò a straziarmi il collo con i morsi facendomi aumentare le spinte con il rischio di farla urlare e farci beccare ancora una volta. La sentì ansimare più forte prima di trattenere il respiro per qualche secondo e rilassarsi compiaciuta subito dopo. Non mi volevo ancora sfilare e continuai, lei iniziò a gemere ancora pronta ad accogliere il secondo orgasmo stavolta più potente del primo. Ad un certo punto mi raddrizzai di colpo mettendomi le sue gambe intorno ai fianchi, penetrandola fino in fondo, cosa che adoravo enormente
- Oh mio Dio!- si lasciò sfuggire dalla labbra, Cassie inarcò la schiena conficcandomi le unghie nelle braccia mentre anch'io mi riversavo dentro il profilattico. Mi acasciai esausto su di lei, il mio cuore correva all'impazzata ma ero soddisfatto come non mai. La sentì ridacchiare
- Sei sfinito vecchietto?-
Le baciai il collo prima di rispondere perchè mi dovevo ancora riprendere e poi scossi il capo
- Sto bene...mi sento meglio- dissi io
- Ci vuole una sigaretta adesso-
Ci rassettammo alla svelta e uscimmo dalla biblioteca guardandoci intorno. I nostri amici ci guardarono increduli
- Ma dove siete stati?- ci chiese Queen
- Biblioteca- rispose Cassie, accendendosi la sigaretta e passandomi l'accendino
- Hai i bottoni della camicia messi male- le fece notare poi Rachel
- E tu il nodo della cravatta...e hai i capelli in disordine- disse spostando successivamente l'attenzione su di me. Theo mi fissó con un sorriso sgembo sul viso: aveva capito tutto quella volpe. Al suono della campanella i nostri due gruppetti si separarono, Cassie mi saluto con un cenno della mano mentre veniva trascinata via dalle sue amiche e io dai miei
- Bella la scopatina?- mi chiese Theo con un sorriso
- Da urlo- gli risposi scambiando un cinque con lui. Accadde tutto in un attimo: vidi Blaise apparire dietro di noi e dare una spallata portentosa a Theo che lo guardò incredulo. Tutti in corridoio si voltarono a guardare la scena, bisbigliando fra di loro
- Ma che cazzo ti prende eh?!- gli urlò
Ma Blaise continuò per la sua strada, Theo odia essere ignorato e per giunta da uno che riteneva fosse il suo migliore amico così gli corse dietro e gli sbarrò la strada
- Ehy sto parlando con te!-
- Non mi urlare contro!- gli disse Blaise velenoso
- Ma che cazzo hai Blaise?!- gli chiese ancora
- Dovresti saperlo!-
- Se è per la storia di qualche giorno fa sei un coglione patentato allora! Solo perchè ti ho detto la verità? Allora se te la prendi tanto è vero!-
Blaise non rispose e arrossì
- Queen!- la chiamò Theo guardandolo negli occhi, la ragazza rabbrividì sentendo il suo nome e fece un passo avanti, osservando gli occhi di Blaise
- La vuoi sapere una cosa? Blaise è innamorato cot..- ma non fece ora a terminare la frase che Blaise come una furia si scagliò contro di lui iniziando a prenderlo a pugni in pieno viso. Theo, per la sorpresa, non riuscì subito a difendersi ma quando Blaise si preparò nuovamente a tirargli un cazzotto dei suoi; Theo lo anticipò colpendolo allo sterno. Non riuscirono ad andare oltre: in quel momento Mr Pie spuntò alle spalle di Blaise sollevandolo di peso da Theo che aveva il naso sanguinante
- Signor Zabini, signor Nott nel mio ufficio- disse Mr Pie con il faccione rosso di rabbia
- E voi tutti in classe. Subito!- urlò. Theo e Blaise si guardarono in cagnesco e poi sparirono con Mr Pie. La folla che si era creata qualche istante prima si era completamente dileguata, adesso, lasciando noi sei a guardare quella porta chiusa dell'ufficio
- Dovremmo andare in classe- disse Rachel a tutti e come degli automi la seguimmo senza dire nulla. Mezz'ora più tardi, Blaise e Theo tornarono in classe a riprendersi le loro rispettive cose; il naso di Theo era violaceo: Blaise ha colpito decisamente forte stavolta. Uscirono fulminandosi con lo sguardo e non appena la porta si fu chiusa alle loro spalle, un brusio si accese in classe
- Ma che è successo a Zabini e Nott?- iniziarono a chiedermi in tanti ma io non risposi, non erano affari loro quello che era successo fra i miei due migliori amici. Il brusio cessó quando fece il suo ingresso la preside che scrutò ognuno di noi con le sue lancie azzurro chiaro
- In quasi quarant'anni in questo istituto non mi sono mai vergognata tanto di due miei studenti. Ció che rende prestigiosa la " St Paul's"è proprio l'etichetta e l'educazione ma dopo questo episodio oltraggioso, sono veramente delusa. Verranno presi seri provvedimenti per chiunque osi anche solo pensare di trasgredire le regole. Pertanto v'informo che il signor Theodore Nott e Blaise Zabini sono stati sospesi con obbligo di frequenza. Spero caldamente che sia d'esempio per tutti. Vi lascio alla vostra lezione. Buona giornata- e se ne uscì a passo svelto dalla classe. Era fin troppo evidente che sarebbe successo, Blaise e Theo stavano arrivando al limite non sapendo che se si sarebbero spinti oltre sarebbero scivolati e non fu strano per nessuno che la preside fosse venuta ad avvisarci. Io e gli altri ci scambiammo una serie di sguardi e vidi gli occhi di Queen farsi cupi.
La campanella suonò il termine delle lezioni pomeridiane alle quattro in punto quando la strada mi fu sbarrata da Queen
- É vero?- mi chiese - è vero che Zabini ha una cotta per me?- continuò
- Non ne ho idea- risposi
- Draco ti prego...sei il suo migliore amico scommetto che lo sai-
- Anche se lo sapessi non te lo direi, Queeny- dissi con un sospiro
- E perchè no?-
- Perchè che razza di amico sarei se lo facessi?-
- Non ci vuole parlare con me e anche se lo facessimo litigheremo-
- Rispondi sinceramente...lui ti piace? O lo fai incazzare solo per divertimento?- chiesi sinceramente
- Non lo so- fu la sua risposta
- Queen non glielo dirò hai la mia parola d'onore-
- È questo il punto. Io non lo so. Non lo so più. Ho una confusione tremenda in testa e non so piú che pensare. Forse lo odio. O forse...forse no-
Io annuì. Come risposta poteva bastare.

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