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-Allora qual'è il motivo per cui mi hai chiesto di vederci?- mi chiese Pansy con un sorriso e piegando la testa da un lato. Sospirai. La verità è che avevo bisogno di un parere femminile, Pansy mi conosce da secoli in tutto e per tutto perciò a chi potevo rivolgermi se non a lei? Ci eravamo persi di vista fra il lavoro e la vita privata. Inoltre, lei è sempre in viaggio per conto del padre e questa è una delle rare volte che è ferma stabilmente a Londra almeno per una settimana!
- Ti ricordi che ti ho parlato della mia collaborazione con Cassie?- le chiedo dopo aver buttato giù una lunga sorsata di vino
- Dovevo immaginarlo che il tuo crucio fosse la Johnson- mi prese in giro, ridacchiando. Dal canto mio la fulmino con lo sguardo e lei alza le mani non smettendo di ridere
- Un tuffo nel passato eh Draco? Allora che cosa succede stavolta?-
- Qualche giorno fa...ci siamo...baciati e se....Asteria non mi avesse chiamato dubito che ci saremo fermati a quello- mormoro tristemente. Dopo la chiaccherata nel mio ufficio, Cassie è diventata quasi inflessibile. Prima scherzavamo e ridevamo o ci prendavamo in giro a vicenda ma adesso è calato un manto gelido tanto da farmi desiderare di tornarmene a casa il prima possibile. Ha mantenuto ciò che ha promesso: esclusivamente colleghi di lavoro. Pansy sorseggia distrattamente il suo cocktail
- Tu non te la sei mai tolta dalla testa vero?- mi chiede. Aspetto un attimo prima di rispondere e poi scuoto la testa
- Eppure hai deciso di intraprendere una strada diversa. Hai deciso di sposare un'altra donna-
Mi limito ad annuire.
- Questo perchè....non hai voluto essere sincero con te stesso e stai facendo di tutto per buttartela alle spalle. Credevi di averlo fatto quando è partita ma adesso che è tornata sta mandando in fumo tutte quelle certezze che ti sei costruito con cura-
- Se volevo che mi dicessi quello che già so non ti avrei chiamata- ribatto punto sul vivo; Pansy sorride
- Non sei cambiato affatto...vuoi che ti dico quello che penso?-
- Ti prego- le dico con evidente sarcasmo
- Stai sbagliando tutto. Non stai illudendo solo Cassandra ma anche Asteria che crede fermamente nel vostro amore. Ma quello che non sa è...che il cuore del uomo che tanto ama, appartiene da sempre ad un'altra donna. Penso che tu stia cercando ogni modo possibile per dartela a gambe perchè non vuoi ammettere che quando Cassie è partita hai fatto lo stupido errore di lasciarla andare-
Deglutisco e butto giù un'altra sorsata di vino mentre la mia amica mi fissa con sguardo soddisfatto da sopra il suo bicchiere. Non ricordavo che fosse così combattiva e puntigliosa! Inizio a pentirmi amaramente di averla invitata a bere qualcosa. Credevo che sarebbe stato come sempre. Quattro chiacchere, come è andata la giornata, come sta procedendo il resto della vita, una sveltina nella macchina ( e adesso è fuori discussione) e poi lei scappava per tornarsene a casa a fare di nuovo le valigie e io me ne andavo per i fatti miei. O a fare pesi extra in palestra.
- Rispondi sinceramente ad una domanda- mi dice poi Pansy, fattosi incredibilmente seria tutto di colpo; rimango in silenzio e mentre aspetto che lei continui, la guardo
- Tutta la storia con Cassie...è stato davvero un gioco oppure...- e lascia la frase in sospeso
- All'inizio- ammetto con un filo di voce
- Perchè l'hai lasciata andare?-
Sto per dirle che la storia la sa già, lei lo intuisce e mi ferma
- Lo so quello che stai per dire ma voglio sapere lo stesso...forse tu non te ne sei reso conto ma nel momento in cui tutto questo ha avuto il suo inizio, il vecchio Draco si è come volatilizzato! Il tuo sguardo, il tuo modo di sorridere e di porti...tutto sparito. Non ti eri mai fatto tanti scrupoli con nessuna...nemmeno con me ma con la Johnson...Dio mi è testimone! È come se...-
- Si fosse portata via un pezzo di me?!- sbotto di colpo. Stringo i pugni e li sfrego sui jeans, tentando di calmarmi ma ciò non ha successo così continuo a parlare sperando che passi tutto da sè
- Sì, sarà anche così! Ma quella parte di me è svanita con lei quel giorno che è partita. Ho solo deciso di andare avanti perchè quel capitolo della mia vita era finito nel momento in cui ho stracciato quella lettera-
-Non è concluso- mormora Pansy
- Cosa cambierebbe? Cassie ormai mi sta a distanza da mesi e io mi sto per sposare- esordisco, convinto ma la reazione di Pansy è piuttosto inaspettata: scoppia a ridere. E di gusto tanto che delle lacrime le escono dagli occhi, facendole colare l'eye liner in rivoli neri lungo le guancie
- Oh mio Dio! Siete proprio ottusi voi uomini! Lo capirai,dolcezza, lo capirai-
Detto ciò si alza, paga senza chiedere il conto e allora mi rendo conto che la discussione è terminata. Mi alzo anch'io; lei mi si avvicina e mi scocca un bacio sulla guancia prima di sussurrarmi
- È davvero quello che vuoi?-
- Di che cosa parli?- le chiedo sorpreso, lei sorride e mi accarezza le guancie
- Oh Draco, l'unica cosa che puoi fare è aprire gli occhi. La risposta ti è sempre stata davanti-
E detto ciò, esce dal locale dopo avermi salutato con un cenno della mano. Sono ancora più perplesso di prima. Perchè nessuno vuole darmi un consiglio diretto senza sentirmi dire che devo aprire gli occhi, che devo chiarire con me stesso. Ok, ho ammesso che sono ancora innamorato di Cassie ma ormai io la decisione l'ho presa. Ho deciso quale sarà il mio futuro e lo sarà con Asteria. Prima Queen e adesso Pansy. Ma che succedeva a tutti quanti? Esco dal locale e la scena che si presta davanti ai miei occhi, mi fa gelare sul posto: mio padre in compagnia di una donna. Lo vedo sorriderle e poi chinarsi su di lei e baciarla. Io me ne sto fermo. Me ne sto fermo e guardo la scena con la testa completamente svuotata e alla fine lei si volta: viso tondo contornato da una matassa di ricci castani come gli occhi. Finalmente il mio corpo si decide a muoversi; meccanicamente faccio uscire fuori il cellulare e scatto una serie di foto proprio mentre si stanno baciando per salutarsi. Poi la donna monta in macchina, manda l'ennesimo bacio a mio padre e se ne va. Mio padre aspetta qualche secondo, giusto il tempo di vedere la macchina sparire dietro l'angolo per poi imitarla. Nemmeno si accorge di me da quanto la sua aria è trasognata! Sono mezzo tentato di spedire le foto alla mail di mia madre ma mi trattengo. "Tutto a tempo debito e poi pagherà" mi dico.

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora