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Continuo a guardare l'orologio nervosamente mentre aspetto che i miei amici arrivino. Sono così agitato che non faccio altro che gironzolare per l'appartamento; chissà come prenderanno la notizia...ho paura delle loro reazioni, lo ammetto, e forse mi rimprovereranno per non averli avvisati al telefono. Il fatto è che non volevo dirglielo al telefono. Voglio vedere le loro reazioni quando lo dirò. Se ripenso a tutte le cazzate fatte, alle promesse sul fatto di non fidanzarsi e non sposarsi...mi viene da ridere al ricordo. Io, Theo e Blaise per primi abbiamo infranto quelle promesse ma che volete? Eravamo bambocci, in quell'età dove pensi che le femmine fanno schifo e che gli amici sono la tua unica fonte di vita. Poi diventi grande, in alcuni casi disperdi le amicizie perchè cambi scuola e di conseguenza cambia anche il tuo pensiero. Inizi a pensare che le donne non siano poi così malvagie...specie dopo che hai perso la verginità e ti rendi conto di quello che possono fare. Chissà cosa direbbero tutte le ragazze che mi sono portato a letto durante le superiori....lo so che pensate, tranquilli. Non ti facevi tutti questi problemi prima. Già, non me ne facevo affatto, perchè bastava un niente e avevo tutto ma adesso sono cambiato. Adesso c'è Asteria e io sono cresciuto. Il suono del campanello mi riporta alla realtà e mi appresto ad aprire
- Ciao coglione- mi saluta Theo
- Ehilà deficiente- rispondo con una risata
- Ma salutarvi normalmente no eh?- dice Rachel alzando gli occhi al cielo
- Eddai baby! Ci conosci da una vita! Dovresti saperlo come siamo- ribatte Theo
- Ma che sei deficiente è un dato di fatto- sento dire da Blaise che appare subito dopo, tenendo per mano Queen. Saluto entrambi e in contemporanea appaiono Tiger e Goyle ma nessuna traccia di Cassie. Queen nota il mio sguardo afflitto così mi si avvicina
- Non stava bene- dice solo
- Poteva dirmelo- mormorai
- L'abbiamo vista pochi minuti fa e ci ha chiesto di dirtelo senza che lo facesse lei. Lo sai com'è fatta. È un tipo orgoglioso- risponde lei facendo spalluccie e tornando fra le braccia di Blaise
- Scusate, torno fra un momento- dico. Presi il cellulare e mi rifugiai in camera, pronto a chiamarla. Ma il cellulare suona a vuoto e ad un certo punto scatta la segreteria. Così decido di lasciarle un messaggio
- Ciao Cassie- mormoro mentre il cuore viene attraversato da una fitta dolorosa
- Ho visto che non ci sei e....volevo sentire se va tutto bene. Ti ho vista molto scossa oggi e forse dovevo immaginarmelo che non saresti venuta. Cassie vorrei che mi parlassi...vorrei che mi dicessi quello che pensi davvero. Ci conto ok? Passa una buona serata. Ciao-
Cazzo! Perchè la sua assenza mi fa così male? Perchè di colpo ho una voglia irrefrenabile di vederla e di stare con lei? Voglio rivedere quei pozzi blu che mi scavano dentro ogni volta che mi guarda. Voglio risentire la sua voce. E non so perchè. Non riesco a spiegarmi il motivo. È come se mi mancasse l'aria. Ho paura di queste sensazioni. Tempo addietro mi avevano spaventato e adesso sento la stessa sensazione di soffocamento. Inizio a pensare che sposarmi non sia più una buona idea ma quel pensiero svanisce quando penso a quello che è successo fra noi. Cassie ed io. È stato tutto un gioco per distruggerci a vicenda, a farci del male. Lei per dimostrarmi che ero uno stronzo, che ragionava con le parti basse al posto del cervello mentre io...io per dimostrare a tutti che non ho mai perso una sfida. No, non poteva essere il mio destino. Non poteva essere il mio...amore. Amore. Nessuno mi aveva mai detto che potesse essere un'arma a doppio taglio. Fa bene finchè vuole e nel momento in cui sei assuefatto precipiti giù e ti fai male. Cassie è così, per me. Letale come il veleno. Inizio a pensare che...forse non sia mai stata mia davvero. Perchè Cassie non appartiene a nessuno e sarà sempre libera. Ha vinto lei quella partita sette anni fa. Stavolta è il mio turno. Così mi alzo, mi lavo la faccia e torno con un sorriso dai miei amici che mi attendono in salotto
- Ho una notizia da darvi- dico; il mio sguardo cade su Queen e Rachel che mi fissano impassibili. Lo so che lo sanno. Figurarsi se Cassie non avesse detto niente, non sarebbe da lei ma facciamo buon viso a cattivo gioco
- Mi sposo- dissi. A Theo andò di traverso il vino
- Cosa?- sbotta
- Hai capito bene-
- Congratulazioni Draco!- dice Blaise con un sorriso, imitato poi dagli altri. Mi ritrovo a dare cinque, a ricevere pacche sulla schiena e sulle spalle; le ragazze mi si avvicinano e mi abbracciano ma Queen mi trattiene di più
- Stai davvero facendo la cosa giusta?- mi sussurra prima di lasciarmi andare. Sconcertato, la fisso. Lei ricambia con uno strano sguardo, poi si volta verso Blaise e gli sistema la cravatta come se niente fosse. " Stai davvero facendo la cosa giusta?", che cosa voleva dire con questo?
Il gruppo se ne va verso mezzanotte quando sento il cellulare vibrare. Lo recupero e vedo un messaggio da leggere
"Da: Cassie
Non ti preoccuopare, Draco:) è stata solo una giornata carica di emozioni ma io sto bene. Mi dispiace di non esserci stata, spero che tu ti sia divertito. Buonanotte"
Osservo il messaggio e lo rileggo decine di volte, poi faccio spalluccie, recupero la bottiglia di vino e inizio a bere
" Buonanotte Cassandra"le rispondo e, dopo aver spento il cellulare, mi lascio consolare dall'alcool.

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora