Magnifico, Johnson! Ottima mossa la tua, davvero! Prima ti lasci baciare e poi scappi con la coda fra le gambe non appena la ragione s'insinua come un tarlo. Dov'è finito il tuo spirito combattivo? Già....dove ho lasciato la mia spina dorsale? Mi levo i tacchi con uno sbuffo e poi mi butto sul letto. In momenti come questo, darei di tutto per ricominciare nuovamente la mia vita da zero. Del tutto. Ma, come diceva sempre mio padre: " ogni nostra azione o decisione ha un perchè dietro di sè che spesso e volentieri non è compreso dagli altri. Ma noi non abbiamo bisogno dell'approvazione di nessuno, specie se ciò che facciamo, è perchè ci fa star bene". In realtà, la situazione in cui mi trovo è tutt'altro che serena per me. Francamente, spesso mi chiedo per quale scherzo del destino io ci sia finita dentro, poi mi ricordo di averla costruita io ed ecco che torno a tormentarmi. Dannazione! E pensare che Queen e Rachel mi avevano avvisato!
- Cassie, è un gioco pericoloso- aveva ribattuto Queen, dopo che avevo finito di raccontare il mio piano. Risposi con un'alzata di spalle
- Per me è perfetto,invece...dimostrerò a tutti quanti che Draco Malfoy è solamente uno stronzo. Vedrete. S'innamorerà a tal punto di me che non vorrà più lasciarmi andare-
Le due mie amiche si erano lanciate un'occhiata, entrambe piuttosto allarmate
- Faresti solo il suo gioco- disse Rachel, ma io sorrisi gelidamente
- Sì e sarò molto più brava-Peccato che non avessi messo in conto che mi sarei innamorata anch'io di lui...ho agito senza esaminare tutte le probabilità. Forse, l'ho esclusa perchè pensavo di trovarmi di fronte solamente il subdolo, egocentrico e manipolatore Draco Malfoy. Buffo come tutto possa cambiare nell'attimo in cui lo vedi ridere e non una risata forzata...ridere e sorridere per davvero, felice e spensierato. Ecco la mia condanna. Quello che mi ha fatto precipitare. È stato il suo sorriso. Quando me ne sono resa conto, era troppo tardi. Così ho deciso di uscire di scena e salvare il salvabile ma adesso mi ritrovo al punto di partenza. Cuore spezzato, desiderio di essere altrove e non dover sopportare la visione di lui che sposa un'altra. Come farò a sopportarlo? Draco si aspetta che io ci sia ed a quel punto, che farò? Sono stata stupida, è vero. Ho giocato con il fuoco pensando che non mi sarei scottata.
Il telefono emette una leggera vibrazione
"Tutto bene?"
È papà...dev'essersi preoccupato perchè non ho ancora risposto alla sua mail. Non che non volessi ma non avrei saputo che dirgli. La nota positiva dello schermo di un qualsiasi dispositivo elettronico, è che non lascia trasparire alcuna emozione del mittente ma mio padre ha sempre remato contro alla tecnologia così aspetto un attimo e infatti il telefono mi annuncia la chiamata
- Ciao papà- dico in tono neutro
- Bambolina! Finalmente! Stavo per chiamare la squadra di salvataggio! Sono giorni che non ti fai sentire, io e tua madre pensavamo che fosse successo qualcosa-
- No papà, è solo il lavoro che mi porta via molto tempo- mento io. Devo ammettere che la cosa mi riesce davvero facile! Come quando ho quasi rischiato che mi beccasse a fumare. Ho praticamente buttato fuori dalla finestra la sigaretta che avevo appena acceso e non se n'è nemmeno accorto. In teoria. Non me l'ha mai detto e per giorni me ne sono stata sulla graticola, aspettando che lui dicesse qualcosa a riguardo, ma non è mai successo.. Il progetto procede bene?- chiede; in sottofondo sento che sta spostando dei fogli
- Sì, procede tutto a meraviglia...ormai siamo agli sgoccioli-
- Sapevo che farti collaborare con Draco era una buona idea! Lucius e io abbiamo visto bene a riguardo- esultò lui
Oh papà, se solo tu sapessi che cosa sta capitando qui...
- A proposito di lui, dato che tu lo vedi...potresti riferirgli che non riusciremo a venire al matrimonio? Ci ha fatto molto piacere ricevere l'invito ma io e tua madre saremo a New York per stendere un contratto con un cliente molto importante-
- Certo, glielo dirò- mormorai
- Cassie....- iniziò lui, rimasi in silenzio per lasciarlo continuare
- Dimmi una cosa....va davvero tutto bene?-
Per un momento, ma solo per un momento, vorrei vuotare il sacco. Dirgli tutto quanto, dirgli che sono innamorata di Draco, che mi rode vederlo sposarsi e diventare di un'altra. Ma mento di nuovo, come solo io so fare
- Papà, ti ho già detto che sto bene! Di quali prove hai bisogno?- chiedo, fingo una risata mentre le lacrime rischiano di sfuggirmi. " Non si piange" mi rimprovero, severa. Non si piange, ho già pianto troppo
- Se lo dici tu, Cassie...allora ci credo- dice gioviale. Ma dal tono della sua voce sembra non credere a neanche una parola di ciò che ha appena detto. Lo sente che qualcosa non va eppure decide di non parlare, quasi volesse spronarmi silenziosamente ad aprirmi con lui.
- Grazie- mormoro io; trattengo a stento un singhiozzo così decido che è giunto il momento di salutarsi
- Papà,adesso devo dormire...domani mattina devo andare a lavorare e sarà una giornata molto lunga-
- Giusto, il fuso orario! Hai ragione piccola mia, buonanotte e dormi bene- mi dice dolcemente, facendomi quasi piangere. Ha capito ogni cosa ma, rispettoso come sempre, decide di non azzardare nulla. Silenziosamente, lo ringrazio
- Buonanotte papà- mormoro.
E chiudo la chiamata appena in tempo. Lasciando che le lacrime scorrano lungo il mio viso per un pò; ripenso all'ennesimo bacio rubato. I suoi occhi. È stata la prima cosa che ho notato quando l'ho intravisto da lontano, con i suoi amici. Il primo anno in quella scuola, non è stato dei migliori. Facevo di tutto per isolarmi, ogni pretesto era buono per starmene da sola e lontano dagli altri. Per un periodo, sia i professori sia i miei compagni mi vedevano strana ma poi un giorno accadde una cosa inaspettata. Mi viene da ridere se ci penso, ancora adesso.
La mensa era così piena che faticai per trovare posto, quel giorno. Ero di umore nero e il fatto che non potessi starmene con la sola compagnia di Charles Dickens, m'innervosiva ancora di più. Scocciata, decisi di sedermi accanto alle due ragazze che erano nella mia classe, dato che era l'unico posto decente; all'inizio mi fissarono come se fossi un'aliena ma io le ignorai, come facevo sempre. Ad un certo punto, Rachel mi battè una mano sulla spalla
- Ti va di fare quattro chiacchere?- mi chiese con un sorriso timido. Ancora adesso mi chiedo che cosa la spinse a rivolgermi la parola, e...da una parte le sono grata per questo
- Vorrei leggere- avevo risposto io, mostrandole il libro
- Non essere così scortese con noi- aveva detto Queen, guardandomi attentamente con i suoi occhioni castani
- Vogliamo solo parlare un pò, ma se non vuoi, ok- aveva continuato lei
- Cosa ti fa pensare che ho qualcosa da condividere con voi due?- chiesi, con evidente sarcasmo. Queen fece spalluccie
- Mi piace vivere nell'ignoto- rispose; chiusi il libro e lo appoggiai sul tavolo con un sospiro
-E va bene...parliamo-
- Ma come? Non volevi leggere?- aveva chiesto con sarcasmo lei, fissandomi intensamente e con un piccolo sorriso
- Oggi stranamente non mi va- avevo ribattuto io, a tono. È strano come certe amicizie inizino eppure ho la prova certa che sono quelle che durano di più nel tempo. Devo molto a quelle due, non so dove sarei senza di loro. Questo pensiero mi risolleva un pò il morale; decido di alzarmi e di cambiarmi per andare a dormire ma nel momento in cui sto prendendo la camicia da notte, il telefono vibra di nuovo, apro il messaggio ma il numero non lo riconosco affatto, allora mi metto a leggere
" Ciao Cassie, scusa per l'ora ma mi chiedevo se tu, Rachel e Queen ci sarete al mio addio al nubilato...mi farebbe piacere se ci foste...fammelo sapere presto ok? Sogni d'oro"
Rileggo il messaggio ancora una volta, poi spengo il telefono e mi metto a dormire. Oh mia cara, ci saremo. Tranquilla.
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Iniziò tutto per gioco
FanfictionDraco non poteva essere più fortunato di così: è bello, è ricco, è molto intelligente e popolare a scuola. Soprattutto fra le ragazze. La sua fama lo precede per essere quello che detiene il record più alto di appuntamenti. Il punteggio dovrebbe ess...