Non ho chiuso occhio tutta la notte, sono stremato e direi anche depresso a questo punto. Visti i propositi della giornata, me ne voglio stare a letto beato e tranquillo a rimuginare sul perchè della mia vita. Andava tutto perfettamente: avevo preso una decisione, ero pronto a seguirla, sto a un passo dal matrimonio e che succede? Bacio Cassie senza ritegno, il matrimonio dei miei va letteralmente in fumo e la mia futura moglie non vuole neanche rispondere al telefono. Non so se sta bene e tanto meno dove sia. Risultato? È uno schifo totale e se non risolvo qualcosa, qui, va tutto a puttane! Inoltre, uno dei miei migliori amici a quanto pare se ne andrà in Italia per non so quanto tempo ed io...non so come fare per persuaderlo a rimanere. Mi sento a pezzi. Emotivamente e fisicamente. Riesco ad alzare il braccio, recupero il cellulare e tento per l'ennesima volta di mettermi in contatto con Asteria. Il cellulare sembra suonare a vuoto finchè sento uno scatto. Ha risposto! Il mio cuore ha un sobbalzo
- Amore torna a casa, mi manchi. Voglio risolvere tutto- dico senza prendere fiato. Attimo di silenzio
-Non sono Asteria ma Dafne- sento rispondere
- E Asteria non vuole parlare con te, per il momento- continua
- Ti prego...voglio sentire se sta bene- mormoro
- Stare bene?! Come puoi..- s'interruppe
- Passamelo- sento dire da Asteria, Dafne sembra opporsi
- Se non me lo passi, ti taglio tutti i vestiti di Gucci a cui tieni tanto!- minaccia
- Non osare!- urla Dafne scandalizzata
- Oso! E ora, dammi il telefono...Dafne non scherzo-
Dafne sbuffa e poi glielo passa. Resto in attesa quasi un minuto prima di sentire la voce della mia fidanzata
- Draco- mormora
-Ciao- mormoro in risposta
- So che avevi detto di non cercarti ma...- comincio a dire
- Sto bene, non devi preoccuparti- m'interruppe
- Ma non torno a casa...non adesso...mi dispiace ma è questa la mia decisione...è meglio star separati- mi dice, la sento soffocare un singhiozzo
- Vorrei che risolvessimo, ti prego, ho bisogno di vederti- tento di nuovo. Ti prego Asteria, permettimi di risolvere tutto. Permettimi di stare con te, la imploro mentalmente
- Devo andare- sussurra
- Asteria ti prego, aspetta- dico ma sto parlando solo al telefono perchè lei ha già riattaccato. Guardo il cellulare e poi lo lancio dalla parte opposta del letto. Ho fatto una cazzata e ora ne ripago le conseguenze. Come al mio solito, ho dato ascolto all'istinto e non ho pensato. Eppure...in quei momenti mi sono sentito libero. Le labbra di Cassie...il solo ricordo mi fa tremare. No, Draco! Non è più tua da tempo e poi, ti stai per sposare. Sì. Perchè io quel giorno ci sarò, Asteria, e diventerò tuo marito. Tuo, per sempre. Decido di alzarmi dal letto e di fare una corsa, per scaricare i nervi così mi cambio, prendo l'Ipod e dopo aver fatto riscaldamento, parto con la corsa. L'aria è umida ma non me ne curo affatto concentrato come sono a controllare il battito cardiaco e il respiro. Nelle orecchie, "Thunderstruck" degli AC/DC mi da la carica giusta per non mollare. Sto per svoltare in direzione di 30 St Mary Axe quando mi scontro con qualcuno facendogli volare per aria il sacchetto che teneva stretto in mano
- Razza di idiota!- sento imprecare mentre mi massaggio la testa con una smorfia di dolore. Sarà la solita vecchietta che non guarda dove va, mi dico, ma quando alzo lo sguardo mi ritrovo Cassie davanti che sta raccogliendo le scatole uscite dal sacchetto
- Ciao Cassie- dissi imbarazzato
- Draco? È a te che ho dato dell'idiota?- mi chiede con una risatina
- Eh già, proprio io- rispondo con una smorfia
- Non pensavo di trovarti a correre-
Prese le ultime scatole che le porgevo e le rimise nel sacchetto
- Sai com'è...troppi pensieri- dissi evitando di guardarla negli occhi. Non pensavo di imbattermi in lei, stamane, ma che diavolo sta combinando il destino con noi due?!
- Capisco....bè...allora...ci si vede domani in ufficio- dice, è già pronta ad andarsene! Incredibile!
- Cassie, aspetta!-
Mi taglierei la lingua! Dio se non me la taglierei, adesso! Lei si blocca
- Colazione?- le chiedo. Mi darei un calcio. Sono proprio idiota allora! Cassie si gira e mi guarda, impassibile ma poi sorride e annuisce. Ci rechiamo in un bar lì vicino, ordinando entrambi una colazione tipica inglese. L'imbarazzo è palpabile fra noi ma non posso fare a meno di essere felice nell'averla qui davanti a me. La cosa divertente è che non so spiegare tutta questa felicità, semplicemente mi sento così. I nostri occhi si incrociano
- Allora, come....come stanno i tuoi?- le chiedo titubante
- Stanno bene, sommersi di lavoro ma bene...oh, a proposito di loro mi hanno detto di dirti che non ci saranno al matrimonio. Scusa se non te l'ho detto prima ma ultimamente nè i miei nè i tuoi pensieri sono stati molto felici- si scusò, io sorrisi
- Non importa, è tutto ok-
Ma non era per niente "ok". Avevo seduta di fronte la donna che in quegli anni era stata il centro dei miei pensieri. La donna che mi ha scombussolato la vita entrandoci peggio di un uragano ma che tuttavia, per gioco o per verità in qualunque modo sia capitato tutto questo, ha preso il mio cuore e la mia anima. Di tutte le persone, mi sono innamorato della meno probabile. Come può un amore come il nostro continuare a durare a distanza di anni? Per scelte fatte, giuste o sbagliate, siamo stati separati eppure eccoci qui adesso. Soci in affari, amici di lunga data, ex...amanti? Siamo ancora qui, a guardarci e parlare senza che sia la bocca a farlo. Perchè gli occhi possono davvero dire di più di ciò che diciamo con le parole. E mentre i nostri sguardi si incrociano furtivi, come se fossimo tornati ad avere diciott'anni, sento quella piacevole scarica elettrica che mi attraversa il corpo. È capitato solo una volta nella mia vita. Con lei. Con i suoi baci e le sue carezze. Con il corpo che fremeva addossato al suo. D'istinto, le sfiorai la mano. La punta delle mie dita riconobbe la sua pelle. Lo stesso brivido che mi correva lungo la schiena. Lei non si scostò, mi permise di accarezzarle il dorso come se fossimo una coppia ma l'attimo durò poco. Distolse lo sguardo e fece scivolare via la mano come se si fosse bruciata.- Tu le appartieni- la sentì mormorare con malinconia, non replicai
- Che idea stupida! Non avrei dovuto lasciarmi convincere da te-disse poi, si alzò di colpo e raggiunse la porta, pronta per andarsene
- Cassie- la chiamai bloccandola proprio sulla soglia
- Lo sai che tutto questo è sbagliato, Draco. Dovresti amare solo lei. Io faccio parte del tuo passato mentre lei può darti un futuro...hai scelto di sposarti per questo- mi sussurrò guardandomi attentamente negli occhi. Lo so che è sbagliato, Cassie. Lo so che amarti è la cosa sbagliata e che siamo fatti sbagliati. Lo so che tenerti ancora nella mia vita non farebbe altro che finire per essere sconvolta, perchè tu sei come l'uragano che si trascina via tutto. Mi hai incasinato la testa, ti sei presa il mio cuore e la mia anima eppure non posso fare a meno di te. Nemmeno adesso, che mi sto per sposare con un'altra donna che nemmeno ti somiglia, che è tutto l'opposto di come sei tu. Eppure voglio che resti nella mia vita
- Perchè te ne vuoi andare?-
- Perchè se resto, non sarò più in grado di allontanarti-
fece un passo indietro, aprì la porta e uscì. Rimasi fermo per pochi secondi ma poi aprì la porta e la seguì. La vidi camminare svelta verso la sua macchina; le andai dietro
- è questo che ritieni giusto? Andartene? Mettere la parola "fine" a tutto questo? Per quanto mi senta cretino, Cassie, nemmeno io smetterò di amarti. A quanto pare sono condannato per sempre a questo. Resterò sempre legato a te, in un modo o nell'altro- le confessai. Cassie si bloccò di colpo e questo, mi permise di raggiungerla; la presi per i fianchi e la feci voltare verso di me. Lei sollevò il viso, mi guardò negli occhi attentamente
- No, non è così- sussurrò
- Perchè?- sussurrai di rimando, le accarezzai le guance avvicinandomi sempre di più. Cassie abbassò lo sguardo sulle mie labbra. Sentivo il suo respiro accarezzarmi il viso mentre le mie labbra sfioravano le sue. Mi baciò castamente prima di mormorare
- Perchè se fosse così....tu adesso non saresti pronto a sposarti-
Indietreggiò di qualche passo, aprì la portiera della macchina e partì.
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Iniziò tutto per gioco
Hayran KurguDraco non poteva essere più fortunato di così: è bello, è ricco, è molto intelligente e popolare a scuola. Soprattutto fra le ragazze. La sua fama lo precede per essere quello che detiene il record più alto di appuntamenti. Il punteggio dovrebbe ess...