Inedito Cassandra 4

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Lanciai un'ultima occhiata alle mie spalle ma questa volta Draco non mi stava guardando. La gola mi si strinse in un nodo mentre lo vedevo aprire la portiera della macchina per partire e avviarsi verso casa. Con lei seduta al suo fianco.
- Andiamo Cassie?- mi chiese Liam, portandomi alla realtà. Lo guardai per una buona manciata di secondi prima di decidere cosa rispondere
- Posso fumare prima?- gli chiesi, mi appoggiai al muso della macchina e senza attendere la sua risposta, presi una sigaretta fra le labbra e l'accesi. Liam mi scoccò un'occhiata, quasi di rimprovero ma non me ne curai più di tanto: era stata una serata schifosa senza che si mettesse anche lui a farmi la paternale.
- Non lo perderai mai questo vizio eh?- chiese con un sospiro
- Sono indisciplinata- risposi con un'alzata di spalle
- Sei uno spirito libero- mormorò. Espirai la prima boccata di fumo e poi sorrisi
- Già, uno spirito libero- replicai con sarcasmo; Liam mi guardò con attenzione
- Perchè non è così?- mi chiese
- Non proprio- risposi
- Mi sei sempre piaciuta per questo tuo modo di fare...così sicuro- sussurrò. Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendomi scorrere un brivido lungo la spina dorsale e poi si avvicinò. Non glielo impedì. Lasciai che mi baciasse anche se la mia mente rievocava altri ricordi che non lo riguardavano. Per un momento immaginai che fosse Draco a baciarmi, lo pensai così intensamente che mi aggrappai a Liam senza nemmeno rendermene conto
- Cassie- mi richiamò dolcemente; aprì gli occhi e lo guardai
- Non ti riavrò più vero?- mi sussurrò a qualche millimetro di distanza dalle mie labbra
- Perchè dici questo?- mormoro io, Liam mi accarezza una guancia
- Perchè lo leggo nei tuoi occhi...il tuo cuore è suo...vero?-
- Liam- dico con le lacrime che salgono pericolosamente facendomi stringere la gola
- Non piangere- mi dice con un sorriso debole
- Sei sempre stata sua, Cassie...io lo so. Ho provato in tutti i modi a strapparti dalle sue braccia e farti mia ma...ho fallito...non era mai finita fra voi...e non lo è nemmeno adesso-
A sentirmi dire quelle parole, non riesco più a trattenere le lacrime e le lascio uscire. Liam me le terge in un modo così dolce che solo un amante può fare e questo pensiero, non fa altro che farmi piangere di più
- Non ha importanza, ormai- dico fra i singhiozzi
- Perchè lui è di un'altra e io non ho fatto nulla, nulla per impedirlo...ho fatto il suo stesso gioco, sette anni fa, per vendetta e come una stupida me ne sono innamorata. Mi sono innamorata dell'ultima persona che avrei mai voluto nella mia vita-
Liam mi stringe forte al petto mentre io piango come una bambina. Lascio scivolare via tutto il mio dolore in quel pianto, anche se niente potrà cancellare. Il tempo non cura le ferite. Si fa solo finta che esse non ci siano ma in realtà se ne stanno lì, sanguinanti. E con esse, ci si convive, con la speranza che non brucino più a tal punto di soffocarti. Credevo che fosse solo un gioco, ho giurato a me stessa che quando avrei confessato il mio subdolo piano me ne sarei andata a testa alta, senza perdere i miei buoni propositi. Che sciocca sono stata. Come una scema, ci sono caduta anche se sapevo che stava solo recitando. Mi sono innamorata di Draco Malfoy e quando l'ho capito...ho cercato di soffocare tutto, stando insieme a Liam.
- Ma è andata così, Cassie- mi sussurra lui. Mi prende per le spalle e mi fissa negli occhi
- Sono debole, Liam- mormoro mentre altre lacrime escono come un fiume, dopo la rottura della diga
- Ti sbagli. Ci vuole coraggio per fare quello che hai fatto tu. Mai sarei andato contro il volere dei miei, per una ragazza. Ho fatto sempre e solo quello che mi hanno detto. Io detesto fare il dottore, ma non ho scelta...invece tu ce l'hai e sei qui per riprendertelo, non lasciare che ti scappi di nuovo-
Chiudo gli occhi e sospiro. Finalmente le lacrime rallentano e quel peso che per mesi mi sono portata dentro, svanisce.
- Io ti amo, Cassie- mi sussurra Liam
- Ed è proprio perchè ti amo che voglio vederti felice. Anche se ci fosse Draco nel tuo futuro, al mio posto, la cosa che conta per me è sapere che stai bene- continua, sorridendomi. Me ne resto in silenzio perchè ritengo che sia la cosa più giusta da fare, in questo momento. Non dico di non averlo amato ma a quanto pare l'amore ha molte sfumature. Liam è stato l'unico che si avvicinasse al ragazzo perfetto, quello che ogni donna vorrebbe al proprio fianco. Ma non questa donna. Non Cassandra Johnson. Mi sono innamorata della persona che non rispecchia almeno lontanamente quello che vorrei in un uomo. L'amore se ne frega degli ideali, quando decide di colpire lo fa punto e basta. Non gli importa se la persona di cui ti fa innamorare è l'ultima dei tuoi pensieri. L'ho capito e imparato a mie spese.
La notte passa lenta e io non riesco a dormire. Sono sfinita eppure non dormo. Decido di alzarmi e senza neanche pensarci, prendo il vecchio album di fotografie. Io, Queen e Rachel ce lo passavamo costantemente per aggiornarlo, ognuna a modo proprio. Mi venne da sorridere ma l'attimo durò poco. Voltai la pagina e la cosa che vi trovai mi mozzò il fiato. Credevo di averla persa e invece eccola lì....la brutta copia scarabocchiata della lettera per Draco.

- Che cosa diavolo è?- mi chiese Blaise. È il giorno della mia partenza e ho fatto di tutto per evitare di incrociarmi con Draco. Ancora non ci credo di aver scritto l'orario del mio aereo, con la speranza di vederlo e che mi blocchi. Perchè io non voglio partire, non voglio andarmene da qui. Londra è sempre stata la mia casa, è qui dove è iniziato tutto e se io sparisco così che cosa succederà a noi?
- Devi darla a Draco- rispondo assente. Blaise socchiude gli occhi e mi fissa
- Te ne vai vero?- mi chiede
Devo ricordarmi di ammazzare Queen quando ci saluteremo! Lei e la sua linguaccia! Be, tanto vale essere sinceri. La verità la sa perciò perchè mentire? Così annuisco. Blaise allunga il braccio, pronto per riconsegnarmi la lettera
- Dillo tu a lui-
- Blaise devi solo consegnargli quella fottuta lettera! Nient'altro che questo- ribatto. Spazientita, spingo la lettera verso di lui e con mia grande gioia, stavolta non la respinge
- Hai una vaga idea di come prenderà la cosa?-
Scuoto la testa, Blaise sospira
- Te lo dico io come. Rimarrà di merda e crederà che la colpa sia solo sua, se te ne vai, che ha sbagliato tutto. Francamente...non ho nessuna voglia di vederlo ubriacarsi ogni fottuto giorno- mi rimprovera severo
- Saprà cavarsela. Ha te, Theo, Tiger e Goyle perciò è in buone mani- mormoro
- Quindi è la scelta definitiva? Te ne adrai?-
- Se non lo vedo al gate....- inizio a dire. La voce mi muore in gola ma è questa la conseguenza
- Me ne andrò- finisco
Blaise scuote la testa poi si passa una mano fra i capelli
- E va bene Johnson. Questa gliela darò io ma dopo, se ci saranno altre occasioni...sarai tu a vedertela con lui e non ti conviene scappare-
Detto ciò, si carica la cartella in spalla e se ne va, dopo avermi salutata con un cenno.
Guardo la valigia aperta sul letto ma non riesco a continuare a farla. Non voglio partire.
- Cassie? Amore- mi chiamò mia madre
- Hai finito con la valigia?-
- No mamma, non ancora- le rispondo. Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e allora mia madre si avvicina
- Tesoro, dobbiamo andare...alle cinque il nostro aereo parte-
- Lo so- dico e poi sospiro
- Cassie, non posso comprendere fino infondo quello che provi ma prova a vederla come un'opportunità di crescita- dice mia madre. Per un attimo, vorrei tanto urlare a squarciagola che non voglio partire, che voglio restare a Londra....ma sto zitta e non dico niente. Finisco di preparare la valigia, poi lancio uno sguardo alla mia vecchia camera per l'ultima volta. Mi chiudo la porta alle spalle ma lascio dentro il mio cuore.

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora