Inedito: Cassandra

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Mi chiudo la porta dell'ufficio alle spalle mentre le sue parole continuano ad alleggiare nella mia mente: " Cassie, io mi sto per sposare". Non ho saputo ribattere alla cosa e perchè mai dovrei farlo? Lui è felice e io non volevo altro che questo giusto? No. Non lo è affatto. Sono egoista e lo rivoglio! Non sono venuta a Londra per niente, non sono tornata qui dopo sette lunghi anni per farmelo strappare dall'ultima arrivata. Mi sento così a pezzi, non sto ragionando con lucidità, meglio se mi do una rinfrescata al viso. Abbastanza traballante, mi avvio alla toilette delle signore e con mia grandissima gioia non trovo nessuno dentro. Le lacrime non tardano ad arrivare e in pochi secondi, mi trovo seduta sulle mattonelle mentre esse corrono giù dal mio viso e finalmente do sfogo al mio dolore...che cosa sto facendo santo dio? Cosa voglio ottenere da tutto questo? Voglio ottenere anche la sua sofferenza? Basto già io. Non serve un altro cuore ferito...se solo gli avessi detto " ti amo"...se solo non fossi partita sette anni fa...ma a quanto pare, non è questa la partita che devo giocare. Fra pochi mesi il progetto verrà presentato e messo in commercio e poi sarà la fine. Io me ne torno a Chicago con i miei e seguire le filiali americane e lui starà qui...con sua moglie. E io potrò buttarmelo alle spalle come dovevo fare sette anni fa. Se lui è stato in grado di farlo, allora posso sicuramente farlo anch'io. Sì, posso farlo. Mi alzo da terra, asciugo le lacrime e mi fisso allo specchio.
- Ho toccato il fondo- dissi al mio riflesso, aprì l'acqua e mi rinfrescai il viso. Mi fece sentire meglio ma non ero pronta ad affrontarlo, non con questa faccia! Mi pulì dal trucco e legai i capelli in una coda poi feci un respiro profondo e feci per avviarmi alla porta quando il mio cellulare iniziò a suonare
- Stavo pensando una cosa- disse Queen dall'altro capo del telefono, quando risposi
- Ciao Queen- la salutai
- Ops, ho dimenticato di salutare vero? Ciao Cassie! Allora tornando a noi ho un'idea fantastica- trillò lei, mi fece sorridere un poco. È da lei avere questo entusiasmo per ogni cosa perciò non mi presi la briga di interromperla e la lasciai parlare
- Blaise mi ha appena chiamato perchè Draco vuole vederci tutti nel suo appartamento perchè deve darci una notizia importante...ma io ho pensato che è da tanto che non usciamo solo noi tre così, e mi aspetto che tu mi dica che sono un genio, potremmo trovarci prima. Prendiamo un aperitivo, ceniamo e poi andiamo da Draco. Che dici?-
- Penso che sia una bella idea- dico assente. Mi farà bene passare del tempo con le ragazze, magari potrei boicottare di andare a casa sua e svignarmela dopo cena
- Oh, oh conosco quel tono...è successo qualcosa vero?-
Merda! Non sono stata attenta! Queen è peggio di Sherlock Holmes e sa essere petulante e stressante. E adesso come faccio?
- No ti sbagli- affermo pregando Iddio che se la beva. Ma sono troppo fiduciosa vero?
- Sputa il rospo Johnson tu sai qualcosa che non vuoi dirmi. E a giudicare dal tono ha a che fare con il signorino che in questo momento se ne sta beato e tranquillo nel suo ufficio-
- Quindi non lo sai- mormoro
- Che cosa? Cosa non so?-
- Blaise non ti ha....riferito nulla di quello che gli ha detto Draco?-
- A parte di andare da lui stasera no...tu cosa sai?-
Faccio un respiro profondo
- Draco si sposa-
Finisco di dire la frase e....silenzio. Allontano il cellulare per vedere se Queen è ancora in linea ed è così eppure non parla
- Queen?- la chiamo
- Dimmi che scherzi- mormora dopo lunghi secondi
- No...magari lo fosse-
- Cassie..- inizia a dire la mia amica
- Zitta non dire niente...lo so- dico con la voce rotta da un singhiozzo
- Se non vuoi venire...lo capisco e m'inventerò una scusa con Draco, ok?-
- S-sì-
- Hai bisogno di distrarti..io e Rachel ti passiamo a prendere a casa..intanto tieni i nervi saldi-
-Ci provo- mormoro
- A più tardi-
- A dopo-
Esalo un altro sospiro, sistemo la camicia ed esco dal bagno per andargli a prendere il caffè. Sto tornando in ufficio quando vengo bloccata da Vincent. No, cazzo, ma perchè mi deve rompere le palle ogni volta che Draco non è nelle vicinanze?! Sono tentata di rovesciargli il caffè addosso ma mi trattengo a stento dal farlo
- Ehilà bellezza- mi saluta
- Ciao, mi piacerebbe restare ma sai Draco è pignolo e s'innervosisce se non gli porto il caffè all'istante- dico. Adesso me la svigno e tu ti levi dalle sacrosante palle, penso ma lui mi blocca prendendomi per il polso
- Andiamo, non ti faccio niente-
- Levati- dico a denti stretti. Ho già la giornata scombussolata, non mi serve questo coglione!
- Verresti a pranzo con me?-
- Fammi controllare nella mia agenda- dico mimando un libro invisibile, poi allargo le braccia e alzo le spalle
- Niente da fare sono occupata-
Vincent storce la bocca, in segno di disappunto
- Tanto ho capito. Sei innamorata del vicecapo. Classico. Biondo, ricco e bello...alle donne piace sempre-
"Peccato che stia per sposarsi" penso, vedendo che non ribatto Vincent si allontana scuotendo la testa e continuando a borbottare fra sè mentre io me ne torno in ufficio, da Draco.

- E così...è questa la realtà- dice Rachel dopo che comunico anche a lei la notizia. Faccio spalluccie e continuo a giocare con la cannuccia del cocktail
- Che cosa posso farci? Dovevo...aspettarmelo. Non sarebbe rimasto sulla piazza per sempre- mormoro
- Cassie qual'è il vero motivo per cui sei tornata? E non giocare la carta della collaborazione perchè sai che non è stata questa la tua priorità- sbotta di colpo Queen. La guardo negli occhi e non posso fare a meno di dire la verità
- Io lo amo- sussurro
- E...sono tornata qui per lui. Perchè voglio stare con lui-
- Allora blocca tutto, Cassie. Digli che lo ami, digli che sei tornata per vederlo. Digli che non la sposi- dice Queen
- È troppo tardi. Mi ha già dimenticata-
- Oh certo! Dimenticata...non si dimentica mai il primo amore, Cassie. E lui non ti ha dimenticata. Affatto. Solo...non vuole ricordare.-
Non so dire se Queen avesse ragione, tuttavia dovevo comunque farmi da parte: lui aveva trovato la sua felicità ed io non ero nessuno per impedirgli di viverla. Avremmo continuato ad essere amici e questo mi sarebbe bastato, anche se non so per quanto.
- Hai davvero deciso, allora...non verrai da Draco- dice Rachel
- No...io non me la sento. Inventatevi una balla, quello che vi pare e convincetelo. Per il resto salutatemi gli altri.-
Entrambe mi abbracciano strette
- Comunque vadano le cose sappi sempre che noi ci saremo- mi sussurra Rachel. Le stringo più forte e dopo averle salutate, mi dirigo verso il mio appartamento.

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora