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Durante il tragitto dal bar a casa, la mia mente non ha smesso un attimo di rimuginare sulla scena appena accaduta. Finalmente quella donna che ha distrutto il matrimonio dei miei genitori, ha un volto. L'immagine di mio padre che la bacia non fa altro che ripetersi nella mia testa come un film già visto molte volte oppure il ritornello di una canzone ma la cosa che mi turba maggiormente è lo sguardo che si sono scambiati: così carico di passione, così intenso. Sembrava che fossero in sintonia, che condividessero una complicità estranea a tutti. Tutto questo dietro ad uno sguardo. 

Questo pensiero mi riporta indietro con gli anni, mi ricordo di un momento d'intimità  fra i miei genitori che ho involontariamente visto. Era mezzanotte passata ma io non riuscivo a dormire, così sono sceso per prendermi di nascosto un bicchiere di latte e dei biscotti quando vidi la luce del salotto ancora accesa. La porta era socchiusa e senza fare rumore, mi sono avvicinato: i miei genitori erano davanti al fuoco mentre della musica lenta suonava dallo stereo. Ricordo il sorriso di mia madre, stretta fra le braccia di mio padre. La faceva ballare a tempo di musica, poi chinò il viso e la baciò intensamente. Ho custodito questo ricordo nella parte più segreta del mio cuore, dicendomi che un giorno anch'io avrei guardato la donna della mia vita nello stesso modo in cui mio padre guardava mia madre. L'intensità forte che li legava, mi faceva sentire al sicuro e pensare che niente li avrebbe separati. Io non mi sono mai innamorato davvero di nessuno. Non ho mai provato quella sensazione con quasi nessuna delle ragazze che mi sono portato a letto o con cui ho, si fa per dire, avuto un rapporto. Ho detto quasi perchè forse con Cassie è capitato qualcosa che somigliava all'amore. Forse è stato il primo. Guardo ancora una volta la foto e poi decido di scendere. Asteria mi sta aspettando con la wedding planner per decidere le ultime cose e ho già tardato troppo. Quando apro la porta, le trovo già immerse in una fitta conversazione sulla disposizione dei posti; Asteria è la prima ad alzare la testa, mi sorride e viene verso di me
- Amore! Sei qui finalmente!-
Mi accoglie con un bacio e io non posso fare a meno di stringerla forte
- Ehy principessa, il tuo principe è qui- le sussurro
- Giusto in tempo! Melody vuole sapere dove vorresti i tuoi invitati-
Sentendosi chiamare, la wedding planner alza lo sguardo dagli schemi dei tavoli per posarlo su di me. Da quando l'abbiamo assunta, mi squadra sempre dalla testa ai piedi con fare malizioso. Ricambio il sorriso ma non lo estendo fino agli occhi. È una pessima, pessima giornata questa! Prima mio padre e adesso questa sanguisuga bionda! Stringo di più Asteria fra le mie braccia
- Puoi disporre i miei invitati dove vuoi, amore- dico sottolineando ben bene la parola "amore"
- Abbiamo detto che lo avremo fatto insieme- dice Asteria mettendo un pò il broncio
- Lo so, piccola ma adesso sono piuttosto stanco e non riuscirei a concentrarmi adeguatamente...porta avanti il resto, intanto ok?- le dico accarezzando il viso
- Mmmm, ok- mugugna Asteria
- Devo farmi una doccia e poi ti cambi che voglio portarti fuori a cena- le sussurro. Il broncio sparisce sostituito da un sorriso
- D'accordo-
La bacio di nuovo, poi mi rivolgo alla wedding planner intenta a guardare altrove anche se so con certezza che ha sentito tutto
- È stato un piacere rivederti Melody- la saluto cordiale
- Signor Malfoy- mi saluta lei con un sorriso
- Noi ci vediamo dopo- dico baciando Asteria e controllando con la coda dell'occhio quella piccola arpia bionda. Come pensavo. Mi sta guardando. E sembra addirittura in imbarazzo. Bè, meglio così. Vediamo se la pianterà di mangiarmi con gli occhi, manco fossi un dolce! Asteria non si accorge di nulla, mi scocca un altro bacio e poi posso finalmente rifugiarmi nella doccia. È stata una giornata a dir poco stancante: fra Cassie che mi sta lontana manco avessi la peste, Pansy che non mi dice niente di nuovo e mio padre che bacia quella donna...non posso lamentarmi che la mia vita faccia schifo e sia noiosa. Già, mio padre..quando avrò la forza di affrontarlo di nuovo? E poi, devo proprio farlo? Quanto vorrei spedire quella foto a mia madre solo perchè gli faccia il culo a strisce! E va bene, sono un pò troppo negativo, ma non auguro a nessuno questa situazione.
Guardo allo specchio il risultato del mio completo mentre Asteria è alle mie spalle che si veste
- Posso farti il nodo alla cravatta?- mi chiede timidamente
- Tutta tua- le dico con un sorriso. Lei lo ricambia, si avvicina a me e mi fa il nodo
- Me l'ha insegnato papà- sussurra, osserva il risultato con occhio critico e poi sorride
- Ecco, adesso sei pronto-
- Sei bellissima- le sussurro,guardandola. Lei arrossisce. Amo quando lo fa, è così bella che mi stringe lo stomaco per l'emozione. Ed è mia, questa creatura. 
-Andiamo, o facciamo tardi- mi dice scoccandomi un tenero bacio.
Il ristorante in cui ho deciso di portarla, è piuttosto lussuoso e per la maggiore vanno le coppiette. Asteria si guarda in giro, piuttosto deliziata dalla mia scelta e non fa altro che sorridere
- A quanto pare ti piace- le dico, versandole del vino
- È bellissimo questo posto-
- Non eri mai stata qui?-
Prima di rispondere, Asteria fa scontrare il mio bicchiere con il suo
- Solo una volta e da piccola...per festeggiare il compleanno di Dafne-
- E adesso ci sei con il tuo futuro marito-
- E non sai quanto mi rende felice-
Detto ciò, entrambi beviamo un lungo sorso di vino e proprio nel momento in cui, il cameriere ci porta gli antipasti, i miei occhi scorgono un movimento che mi fa alzare lo sguardo. Sento Asteria, ringraziare i camerieri ma la sua voce è così lontana e io non riesco a distogliere lo sguardo un solo momento. Cassie si accorge di me, solo quando si accomoda sulla sedia. I suoi pozzi blu non mi mollano un attimo e io faccio altrettanto fino a quando mi rendo conto di chi l'ha portata qui: Liam West. Si siede di fronte a lei, così Cassie decide di smetterla di starmi a fissare e si concentra, anche se si vede lontano ad un miglio quanto è tesa, sul suo accompagnatore. Non posso dire che faccio lo stesso perchè i miei occhi non la mollano un attimo tanto che Asteria è costretta a toccarmi il braccio per farmi tornare alla realtà
- Amore stai bene?- mi chiede piuttosto preoccupata
- C-certo- balbetto io
- Che cosa c'è? Cosa hai visto?-
Asteria si volta e in quel momento gli occhi di Cassie si posano su di noi
- Cassandra!- la chiama la mia ragazza con un sorriso, facendo voltare anche Liam che si accorge di me. Direi che i vecchi rancori non sono ancora passati; lo vedo stringere la mano di Cassie mentre si alzano entrambi per venirci incontro, con un sorriso
- Asteria, Draco è un piacere vedervi- dice Cassie
- Sono felice di vederti anch'io, e lui chi è?- chiede curiosa Asteria, allora Liam sorride e le porge la mano
- Dottor Liam West- esordisce
- Tanto piacere, Asteria Greengrass- risponde educata Asteria
- E lui è...- inizia a dire poi, prendendomi la mano
- Draco Malfoy- la interrompe Liam fissandomi. Tanto per la cronaca, se pensate che questo pallone gonfiato mi intimorisca...avete sbagliato tutto. Decido di stamparmi in faccia un bel sorriso e di porgergli la mano che lui stringe subito abbastanza forza. Magnifico, si sente minacciato da me. Mi trattengo a stento dal ridere
- Liam, sono felice di rivederti- me ne esco io, cordialmente
- Vi conoscete già allora- dice Asteria. Sia io che Liam ci voltiamo a guardarla
- Piuttosto bene, oserei- dice il dottorino
- Stava con Cassie quando eravamo a scuola- rispondo sbrigativo, lasciandogli andare la mano ma non mollando per nessuna ragione i suoi occhi
- Già, siamo amici di vecchia data- risponde Liam. Amici! Questa poi! Io non ho niente da condividere con questo idiota a parte forse la mia storia con Cassie, ma poi? Cos'altro rimane? Nulla. Anzi, adesso che ci penso, perchè Cassie è qui con lui? Vorrei tanto chiederglielo ma non posso farlo, adesso. Non mi guarda nemmeno.
- Sedetevi con noi- annuncia Asteria facendomi sgranare gli occhi. A quanto pare, quel senso di allarme non sveglia solo me; vedo Cassie sgranare gli occhi e cercare di declinare l'invito che però viene ostinatamente ripresentato da Asteria e Liam non fa altro che darle man forte
- E va bene- sento mormorare Cassie, ad un certo punto, evitando come prima di incrociare il mio sguardo. Mi vien voglia di urlare! Di urlarle contro! Cazzo, Cassie, guardami! Ma lei non lo fa. Uniti i tavoli, Liam si sistema accanto ad Asteria mentre Cassie si siede al mio fianco; la vedo irrigidirsi e a me iniziano a prudere le mani per la gran voglia di toccarla. La guardo di sottecchi mentre il cervello preme per farmi alzare una mano e accarezzarle la spalla nuda in netto contrasto con la mia ragione che mi intima, peggio di un cane rabbioso, di non farlo perchè ho di fronte la mia fidanzata. In un disperato tentativo, cerco di far rilassare i muscoli e di allontanare quei pensieri. Asteria mi posa una mano sul braccio, accarezzandolo dolcemente mentre Liam le spiega la storia della sua vita; il gesto riesce a calmare i miei bollenti spiriti ma poi vedo Cassie fissare con sguardo assente la mano di Asteria. Quando si accorge che la sto fissando, distoglie lo sguardo e concentra la sua attenzione sul bicchiere di vino che tiene fra le mani

- Perchè sei uscita con lui?- le chiedo in un sussurro mentre i nostri rispettivi consorti parlano fra loro

- Si tratta solo di una cena, tutto qui- risponde di rimando

- Sì, una cena...quello è cotto di te, ancora- ribatto, prima di portarmi alle labbra il bicchiere e bevendo un lungo sorso di vino

- Ha importanza che cosa prova per me?- mormora in risposta; sento il peso del suo sguardo addosso così mi volto e la guardo: i suoi pozzi blu mi scrutano intensamente tanto che fatico a reggere il suo sguardo. 

- Dipende- rispondo, infine

- Da cosa?-

- Tu ricambi?-

- Un tempo...se la nostra storia è destinata a rinascere, allora rinascerà. Solo il tempo potrà dirlo. Anche la fine di questa serata potrebbe determinare il mio futuro- 

- Pensavi la stessa cosa di noi?- le chiedo di getto prima che riesca a fermarmi. Quasi me ne pento. Non voglio sentire la sua risposta, non voglio sapere se si è rassegnata su di me, su di noi. Ma ormai il danno è fatto e forse da una parte, questo me lo deve. 

- L'ho pensato- afferma lei quasi in un sussurro. Sto per risponderle ma il cameriere arriva con le ordinazioni di Cassie e Liam, mettendo così fine alle nostre chiacchere. La cena procede con tranquillità fino a quando Liam non prende la mano di Cassie e inizia ad accarezzarle il dorso, come se fossero due amanti. La cosa mi urta talmente tanto i nervi che vorrei alzarmi e mollargli un cazzotto in faccia; distolgo lo sguardo e allora i miei occhi incontrano quelli di Asteria, facendomi impallidire. Sembrano feriti ma decide di non dire niente, dissipando il suo malumore con un radioso sorriso che, però, non le raggiunge gli occhi. Finalmente, quella serata volge al termine. Sulla porta del ristorante ci salutiamo tutti e quattro come se fossimo vecchi amici e poi ci dividemmo, ognuno per la propria strada. 

- Asteria- chiamo, cercandola di prenderla per stringerla ma lei mi allontana bruscamente

- Sono stanca- mormora

- Amore- tento di nuovo, chiamandola dolcemente. Stavolta si lascia abbracciare; anche se la sento piuttosto rigida, non reagisce

- Ti piace ancora vero?- mi chiede Asteria con un singhiozzo

- Non è come credi- mormoro

- Quello sguardo diceva tutto il contrario- ribatte, rabbiosa, mollandomi un pugno sul petto

- Cassie è mia amica da tanto tempo e non voglio vederla soffrire...si tratta solo di questo, Asteria, te lo giuro- dico, prendendola per i polsi e bloccandola. Lei china la testa e scoppia a piangere

- è solo che...- inizia a dire

- è solo che ho paura di perderti e io non voglio che succeda- mormora, alla fine. L'abbraccio e lei si adagia fra le mie braccia 

- Non succederà, te lo prometto- le sussurro. Asteria poco a poco cessa di piangere e si rilassa

- Ti amo- mi sussurra

- Ti amo anch'io- le sussurro.





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