Il telefono suona a vuoto per non so quanti minuti. Gli squilli mi suonano nell'orecchio, nell'attesa che lei finalmente mi risponde, ma non lo fa. Decido di chiudere la chiamata, a quel punto, e mi prendo la testa fra le mani. Da quando se n'è andata da casa mia, non ho più avuto sue notizie e, da una parte, non posso certo biasimarla per questo. È tutto un maledetto casino. Fra quarant'otto ore sarò sull'altare a ricevere una donna meravigliosa che nemmeno merito ma nonostante questo, me ne sto qui seduto senza combinare nulla. Non so nemmeno se Cassie è al sicuro. Lo sapevo che avrei dovuto tenerla lontana da me, che era pericolosa. Come sette anni fa. Ed è bastata una sola notte perchè precipitassi nel limbo di nuovo. Rabbrividì al solo ricordo del suo corpo. Alla sua pelle a contatto con la mia. La sensazione che mi appartenesse di nuovo. Una parte di me sapeva che non era finita mai. Forse, se non fosse successo ora, sarebbe successo a distanza di anni ma, a quanto pare, allora, doveva accadere. Non riesco proprio a star fermo al pensiero che lei adesso potrebbe essere chissà dove; ho bisogno di vederla. Di sentire che sta bene. Mi alzo, mi cambio ed esco immediatamente mentre prego che lei mi apra quella porta. Ma quando arrivo davanti al suo appartamento, il coraggio mi abbandona. È ridicolo, non aprirà mai, perchè dovrebbe farlo? Non mi risponde nemmeno al telefono. Anche se sono qui, questo non fa differenza. Faccio per andarmene, quando la porta alle mie spalle si apre e sulla soglia spunta un ragazzo. I suoi occhi verdi mi scrutano dalla testa ai piedi e poi lancia uno sguardo alla porta dell'appartamento di Cassie
- La stai cercando vero?- mi chiede
- Sì....mi stavi spiando per caso?-
Lui si mette a ridere
- Senza offesa, ma non sei proprio il mio tipo- risponde fra le risa
- Comunque, lei non è in casa. Non la vedo da sabato mattina perciò...non dev'essere ancora tornata. Sei il suo ragazzo?-
- No, no...un amico- rispondo assente. Non la vede da sabato mattina, non è a casa. Allora dove può essere?
- Se dovessi vederla, le dirò che sei passato- mi dice
- Grazie- mormoro, faccio per andarmene e lui mi parla di nuovo
- Le ho chiesto di uscire parecchie volte ma lei ha sempre declinato. Forse adesso mi è chiaro il perchè-
- Di che parli?- gli chiedo, mi volto di scatto
- Una sera le ho chiesto direttamente perchè mi rifiutasse così, senza conoscermi. Devo averla presa in contropiede e poi mi ha raccontato di questo ragazzo che ha per la testa dalla bellezza di sette anni e che non ha mai dimenticato. Tu corrispondi alla sua descrizione perciò...-
- Ti ha parlato di me?-
- Non mi ha detto nessun nome ma adesso, guardandoti bene devi per forza essere quel ragazzo. La sua descrizione era molto dettagliata-
- Non credo che faccia differenza...la sto cercando e non ho idea di dove sia-
- Mi dispiace ma non posso proprio aiutarti su questo. L'unica cosa che posso fare, è dirle che sei passato se dovessi rivederla-
- Va bene-
- Sei fortunato. Ragazze come lei non le trovi spesso, sono rare. Tienitela stretta- detto questo, si chiuse la porta alle spalle. Che tipo strambo! Perchè mi ha detto tutte quelle cose? E cosa gli ha raccontato Cassie di me? Cerco di mettermi di nuovo in contatto con lei, ma come al solito non mi risponde. È chiaro che non vuole sentirmi. Ho bisogno di vederla, voglio vederla. Lo voglio. Una volta nel parcheggio, salgo in macchina e guido verso l'appartamento di Blaise e Queen. Una volta arrivato, busso immediatamente e la porta si apre; Queen mi guarda sorpresa
- Ciao, Blaise non mi ha detto che passavi. È appena uscito per correre- mi dice
- Non sto cercando lui- dico, Queen mi guarda sospettosa, rimanendo in silenzio
- Draco, non ho idea di dove sia Cassie. Non la vedo dall'addio al nubilato e anche se si fosse messa in contatto con me o con Rachel, non te lo diremmo- disse con un sospiro
- Perchè? Ti prego, ho bisogno di vederla- la imploro. Lei chiude gli occhi per un attimo e poi si sposta di lato
- Forza, entra. Dobbiamo parlare- mi intima. Entro nell'appartamento e Queen mi induce a seguirla nella cucina
- Vuoi qualcosa da bere?- mi chiede cordiale
- No grazie...vuoi dirmi perchè non me lo diresti?-
Queen smette di rovistare nella credenza e mi guarda
- Perchè basta, Draco. Perchè tutto questo deve finire. Cassie è stravolta e per quanto sia forte, anche lei si spezza, lo sai?-
- Lo so ma...-
- Senti, avevi preso una decisione nel momento in cui hai strappato la sua letterera. Avevi concluso il gioco e in più adesso, ti stai per sposare. Hai deciso, stai mettendo fine a tutto un'atra volta-
- Non mi risponde al telefono, non è a casa...voglio solo sapere se è tutto ok-
- Tutto ok?- esclama con ironia
- Come puoi anche solo pensare che sia tutto ok?! Se n'è andata nel bel mezzo dell'addio al nubilato della tua ragazza, mezza ubriaca, solo per vederti! Possibile che tu non l'abbia ancora capito?-
La guardo, assente. Non so cosa dire. Nelle orecchie ho solo un fastidioso fischio
- Tu non sai quello che ha passato in questi ultimi anni. Io e Rachel la sentivamo piangere ogni sera. Ci chiedeva come stavi. E noi non avevamo cuore di dirle che tu eri andato avanti per la tua strada. E te lo posso anche dimostrare se ci tieni tanto-
Uscì dalla cucina e ritornò poco dopo con una busta fra le mani, me la lanciò. Tirai fuori il contenuto e rimasi scioccato nel vedere in ogni sua singola mail che chiedeva mie notizie
- Non ti ha mai dimenticato, Draco. Ci ha provato ma non ne è stata in grado. Lo sai che sua madre l'ha mandata da uno psicologo? È stata in terapia per un anno prima di ristabilirsi decentemente-
- Non posso crederci- mormoro, continuo a scorrere le mail e poi fisso Queen
- Libero di non crederci, allora.- ribatte
- Credi di aver combattuto solo tu con te stesso? Cassie non ha accettato i suoi sentimenti per te per un bel pezzo. Lo riteneva assurdo e impossibile. E quando è stata pronta se n'è dovuta andare. Sono anni che la vedo soffrire per colpa tua-
- Non credere che le cose per me siano state semplici, Queen. Anche per me questi sette anni di lontananza sono stati deleteri. Ho fatto fatica ad andare avanti e rassegnarmi- ribatto, spingo le mail verso di lei
- Difficile? Così difficile che hai chiesto ad un'altra di sposarti e sei disposto ad andare fino in fondo.- mi provocò, alzò il mento in segno di sfida
- Dimmi dov'è. Te lo chiedo per favore. Ho bisogno di saperlo- chiedo cauto ma allo stesso tempo, deciso. Lo so che lo sa. Cassie non nasconde nulla alle sue amiche, su questo ci metto la mano sul fuoco anche a costo di bruciarmi.
- Io non so dove sia- ribatte esasperata
- Queen non raccontiamoci cazzate. So che lo sai-
- Anche se fosse come dici tu....perchè dovrei dirtelo? Non me ne frega niente se sei il migliore amico del mio ragazzo, stai facendo soffrire troppo una mia amica e se posso proteggerla, lo faccio-
- Ho bisogno di vederla- scandisco bene ma Queen scuote il capo risoluta
- Trovatela da solo-
- Bene- ribatto. Mi avviò verso la porta e la spalanco
- Buona fortuna- mi augura con sarcasmo, la guardo e poi esco.
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Iniziò tutto per gioco
FanfictionDraco non poteva essere più fortunato di così: è bello, è ricco, è molto intelligente e popolare a scuola. Soprattutto fra le ragazze. La sua fama lo precede per essere quello che detiene il record più alto di appuntamenti. Il punteggio dovrebbe ess...