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- Hai già pensato a cosa farai per il tuo addio al celibato?- chiese Theo; fece uscire la lingua e fissò tutto concentrato la pallina da golf. Poi la mazza fendette l'aria in un armonioso swing e la palla schizzò dall'altra parte del campo. Restammo tutti in sospeso fino a quando la pallina non raggiunse la meta destinata; scivolò sul terreno erboso e poi finì nella buca. Theo esultò e segnò subito i punti, fiero di sè stesso facendo sospirare me e Blaise
- Prego, Malfoy- fece poi con gesto plateale. Mi sistemai accuratamente, poi colpì la pallina con un gesto deciso
- Se me lo chiedi, vuol dire che stai macchinando qualcosa- risposi osservando attentamente la traiettoria della mia pallina. Buca!
- E con questa, ho fatto un bel distacco da voi due...ma tu guarda, a chi toccherà mai pagare?- chiesi gongolante. Segnai con un sorriso radioso i punti e poi fissai i miei due amici con un sorrisetto, tutto soddisfatto. Attesi pazientemente che Blaise si preparasse al tiro
- Ho un'ideuccia in effetti- disse Theo, vago
- Se si tratta di spogliarelliste, sappi che la risposta è no. E rimarrà no- rimarcai senza guardarlo; lo sentì sbuffare
- Dimmi che scherzi! È il tuo addio al celibato! Non sarai più sulla piazza!-
Feci spalluccie
- Spiacente, ma è questa la mia decisione-
- Che razza di donna ti stai per sposare per permetterle questo?-
- Cosa ti fa credere che la colpa sia di Asteria?- chiesi senza guardarlo
- Perchè solo una donna così manipolatrice potrebbe averti indotto a ciò- borbottò, io risi
- Abbiamo fatto un accordo- risposi. Siamo più chiari, ho quasi litigato con lei per questo argomento tanto che siamo giunti ad un compromesso: non ci saranno show di spogliarello in nessuna delle due feste. La cosa ha talmente sconvolto Dafne che per poco non sveniva ma Asteria è stata fin troppo chiara sull'argomento tanto che sua sorella ha dovuto accettare la cosa senza ribattere.
- Smettila di gonfiare la cosa come se fosse una crisi di stato, Nott- commentò Blaise rimettendo la mazza nella sacca
- Vivrai anche senza spogliarelliste e poi..Rachel non sarebbe contenta di sapere che ti sei lasciato palpare da un'altra donna o nel caso più probabile che tu hai palpato lei- continuò
- Già, ti prego...non far diventare il mio addio al celibato in una scena del crimine solo perchè non sei stato in grado di tenere le mani al loro posto- rimarcai io
- La sapete una cosa? Siete diventati pallosi. Dove sono i casinisti di una volta?!-
- Sono cresciuti. Cosa che dovresti fare anche tu- ribattè Blaise. Colpì la palla così forte che la vedemmo schizzare in aria per poi sparire; Blaise sbuffò
- Merda! Io non ho voglia di andarla a riprendere- borbottò
- E allora lasciala là, andiamocene e ficchiamoci in un pub perchè dopo la sconvolgente notizia, ho bisogno di bere- disse Theo. Francamente anch'io ero stufo del golf e, a giudicare dall'espressione di solievo di Blaise, anche i miei amici non ne potevano più.
Raggiungemmo in fretta il pub più vicino e mentre aspettavamo le birre, si ritornò alla discussione di prima
- Comunque sia, è vero che siete pallosi- mugugnò Theo corrucciato
- Quelle due vi hanno rammollito-
- Senti un pò chi parla! Tu non sei poi così diverso da noi- ribattè Blaise nervosamente. All'inizio Theo rimase a fissare Blaise in cagnesco ma poi la sua espressione venne tramutata in una più triste
- Ho idea di esserlo invece- mormoró in risposta
- Avete due relazioni stabili. Draco fra poco si sposa e tu,Blaise, non sei molto lontano dall'idea...per quanto riguarda me, ho una visione diversa del futuro rispetto al vostro. Ho intenzione di lasciare Rachel-
-Che cosa?!- esclamammo io e Blaise, Theo sospirò. In quel momento, arrivarono le birre ma nessuno dei tre le notò più di tanto
- Mi è stata offerta la possibilità di andare in Italia e ho intenzione di coglierla ma so che Rachel non mi seguirebbe. Qui ha la sua famiglia, gli amici, il suo lavoro...non mollerebbe tutto per me e anche se lo facesse...io non glielo permetterei-
- Quando?- sentì sussurrare Blaise
- Il mio capo vuole farmi partire il prima possibile ma io pensavo di farlo una settimana dopo il matrimonio di Draco-
- Ne hai parlato con Rachel?-
- No ma lo farò-
Vedo Blaise irrigidirsi
- Hai una vaga idea di come prenderà la notizia?! Delle volte mi chiedo se tu sia egoista o semplicemente stupido!- disse Blaise livido di rabbia. La cosa che mi stupí fu Theo che davanti alla reazione di Blaise, mantenne la calma
- È un'opportunità che non posso perdere e lei starà qui, in mani sicure, in una città che conosce e con le persone che più la amano. Sarà al sicuro- ribattè in tono calmo
- Le hai chiesto che cosa vuole? Le hai chiesto se in realtà vuole stare qui oppure seguirti? Certo che no!-
- Io so che vuole restare qui-
-E sai anche quanto ti ama?-
Theo rimase in silenzio ma solo per pochi secondi
- Lo so. Lo vedo ogni santo giorno ed io amo lei ma non posso chiederle ciò. Non posso. E poi...- non finì la frase subito, prese del tempo per pensare
- E poi io non merito di essere amato da lei. Per questo, se me ne vado, lei può ricominciare tutto da capo e con una persona che la merita più di me. Potrà essere felice, felice davvero- concluse
- Il tuo discorso non vale un cazzo. Dì semplicemente che la ragione per cui te ne vuoi andare è solo perchè lo vuoi fare- lo riprese Blaise duramente. Dal canto mio, capì la ragione del suo tono brusco: nonostante le divergenze, Blaise non voleva che Theo se ne andasse. Blaise non è mai stato bravo ad esternare i sentimenti, ha sempre fatto schifo in questo come del resto anche Theo e il sottoscritto. Tuttavia, non poteva pretendere che prendessimo bene la notizia. Siamo sempre stati insieme come i tre moschettieri, ma, come ho imparato in questi ultimi anni, le cose sono in continuo mutamento. Io che mi sposo e adesso Theo che se ne va...
- Sei libero di non credere alle mie parole, Blaise. Ma la mia scelta ormai l'ho fatta e non cambierò idea- disse Theo
- Se è questo quello che vuoi...sei libero di fare come meglio ritieni opportuno- intervenni io, bloccando Blaise con un'occhiata prima che parlasse. Theo annuì e l'argomento, si fa per dire, decadde. Almeno per quel pomeriggio.

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora