Cassie

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- Sei pronta?- mi chiese Queen

-Sì, dovrei aver preso tutto- sussurrai. Guardai per l'ultima volta quell'appartamento che per quasi un anno era stato mio, completamente vuoto. Vuoto come lo era il mio cuore, come mi sentivo io. Queen iniziò ad avanzare lungo il corridoio, invece io me ne rimasi indietro un attimo. Contemplai la porta chiusa del mio vicino. Queen si voltò, guardandomi interrogativa

- Cassie? Andiamo o perderai l'aereo-

- Devo salutare una persona- dissi e poi bussai a quella porta. Passarono alcuni secondi prima che Lincoln mi aprisse; con aria assonnata, mi guardò sorpreso

- Ehy, che succede? Ci hai ripensato?- mi chiese, scossi il capo

- No, volevo solo salutarti e ringraziarti- mormorai

In risposta, Lincoln mi sorrise

- Dovere, principessa Cassandra, dovere- 

- Cassie, ti prego- mi richiamò Queen guardando nervosamente l'orologio. Sbuffai e poi strinsi Lincoln in un abbraccio

- Allora ciao- gli sussurrai

- Spero che questo non sia un addio- mormorò con un sorriso triste

- Credo di sì, invece- 

- Io non la vedo così...perciò ti dirò: arrivederci, Cassie-
- Addio pazzo vicino- risposi

Scossi il capo con un sorriso, lo salutai con un cenno della mano e lui si chiuse la porta alle spalle. Recuperai i miei bagagli e con un sospiro, mi avviai verso la mia amica che sbuffava come un bufalo inferocito. Non le diedi modo di fare domande: montai subito in ascensore e lei mi seguì in silenzio, ma tanto sapevo che da lì a cinque secondi mi avrebbe tempestato di domande. Mentalmente iniziai a contare, al tre chiese

- Chi era quello?-

Stavolta ha resistito poco, dovevo aspettarmelo. Feci spallucce

- Solo il mio vicino di casa- dissi sul vago

- Anch'io ho dei vicini di casa ma non li abbraccio come se fossimo amici di lunga data- disse, mi guardò sospettosa

- Ho detto la verità. Solo il mio vicino di casa. Mai usciti insieme, mai scopato. Solo un cordiale rapporto- spiegai

- E allora perché ha detto "spero che questo non sia un addio"?- 

- Perché sa di Draco. Sa di lui. Sa tutta la storia- mormorai sentendo una fitta lancinante quando pronunciai il suo nome. Oggi è il quel giorno, mi dissi. Oggi lui diventerà ufficialmente di un'altra e io potrò uscire dalla sua vita come ci sono entrata. Diciamocelo, non era destino ed è stato bello finché è durato. Posso dire che è stato il ragazzo che ho amato a lungo di più di tutti gli altri, persino di Liam. Draco è stato quello che io definirei l'amore in tutte le sue forme, mi ha trasmesso emozioni che mai con nessuno ho provato e la cosa più ridicola di tutta la storia è che tutto era iniziato solo per uno stupido gioco. Solo per ferirci a vicenda. Buffo come il destino si diverta a farci penare in questo modo. Ma adesso, è tutto finito e io posso ricominciare. Lui può ricominciare. Lontani, separati e senza nessun contatto. Le porte dell'ascensore si aprirono, riportandomi alla realtà; sorrisi al gruppetto che vi trovai sulla soglia. Rachel, con le lacrime che le rigavano di già le guance, mi corse in contro e mi abbracciò forte. Le diedi dei colpetti sulla schiena

- Non voglio che te ne vai- mi sussurrò

- Lo so ma non ho più ragione di stare qui. La collaborazione è finita e...- la voce mi morì in gola al solo pensiero che in quel momento, si stava preparando per lei. 

Iniziò tutto per giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora