10

1.7K 36 21
                                    




Nehemia

Sono passate esattamente 12 ore dall'arrivo di quel messaggio.

12 ore. E io non ho risposto. Perché? Perché non so cosa pensare, dire e fare , cioè in realtà avrei dovuto rispondere per educazione e sarebbe anche stato abbastanza normale no?

Ovviamente si. Ma non quando si tratta di Nate.

Nate era un mio caro amico, ma a causa del lavoro dei genitori è dovuto partire qualche anno fa per la Germania, mentre tutti i suoi amici, compresa me, sono rimasti qui in America.

Beh tutto normale no?

OVVIAMENTE NO FIGURIAMOCI. Per lui io non ero solo un'amica a quanto pare, e penso da una parte di averlo sempre saputo, il suo continuo guardarmi e la necessità di toccarmi in continuazione mi hanno fatto sempre sospettare qualcosa.

Avevamo entrambi quattordici anni quando la sera prima di partire mi ha baciata, rovinando quella che per me era una bellissima amicizia, iniziata quando eravamo solo dei piccoli gnomi incapaci di fare le divisioni a due cifre.

Ci siamo conosciuti quando eravamo alle scuole elementari, Nate era un mio compagno di classe con cui avevo legato tantissimo in quegli anni e siamo cresciuti insieme, fino appunto a quella fatidica serata.

Quella sera ero in Grecia a casa dei miei genitori e avevo organizzato una piccola festa con i miei fratelli e le mie sorelle per salutare Nate, avevamo invitato i nostri amici più stretti, Adam compreso, doveva essere una cosa tranquilla, e lo è stata! Siamo stati tutti insieme in spiaggia attorno ad un falò, io ero seduta vicino ad Adam e mia sorella Brenna, me lo ricordo come se fosse ieri...

Io e Adam avevamo bisticciato come al solito per una scemenza e quindi quella sera era un po' più scorbutico del solito. Adam con gli anni diventava sempre più bello, il suo corpo cambiava con gli allenamenti che faceva ed era difficile stargli dietro a volte perché iniziava ad avere seguito anche con le ragazze, e la cosa mi infastidiva parecchio. Neanche ai tempi riuscivo a dare un etichetta al nostro rapporto, era difficile perché lui non si esponeva mai nei miei confronti se non facendomi capire a modo suo con sguardi e piccole carezze che in fondo ci teneva a me e infatti quella sera nonostante ci fossero tante persone intorno a noi, cosa che odiava, mi aveva permesso di appoggiarmi a lui e dopo poco mi aveva presa e messa tra le sue gambe. Quel contatto mi fece sentire un po' come se fossi a casa e mi fece scordare di chi avessimo intorno, fin quando rivolsi lo sguardo a mia sorella Brenna che ci guardava dolcemente da brava mia fan numero uno, e io ovviamente cercavo di non ridere per quanto fosse buffa.

Di fronte a me erano seduti mio fratello gemello Aiden con Thalia, almeno ai tempi era la sua migliore amica. Accanto a Thalia invece era seduto il mio fratellino Micah, che rideva con Adrien e Ethan ovvero i suoi migliori amici. Quei tre ne avevano combinate di tutti i colori fin da quando erano bambini e vederli insieme era come vedere la santa trinità, uno più bello dell'altro anche se completamente diversi tra loro, mio fratello Micah era super abbronzato viste le giornate passate in spiaggia, e i suoi capelli biondi erano praticamente diventati color platino da quanto era stato sotto al sole quell'estate. Poi c'era Adrien che, a differenza di mio fratello Micah, aveva i capelli castano scuro, lui teneva sempre una birra in mano, e in quel momento stava ridendo ad una battuta fatta da mio fratello. Infine c'era Ethan, che tra i tre era il meno abbronzato, ma la prima cosa che notavi di lui erano i tatuaggi, che gli coprivano gran parte del corpo; lui era il più silenzioso del trio, e a vederlo si sarebbe potuto pensare che fosse anche quello più stronzo ma in realtà era un cuore di panna, soprattutto con Adrien, al quale in quel momento stava tenendo la mano, probabilmente in seguito alle sue suppliche fatte rigorosamente per infastidirlo. Anastasia e Yelena stavano ballando insieme alla piccola Lia.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora