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Adam

Mi guarda con aria circospetta quasi sorpresa che io le parli. "Ciao Adam." Non ho tante motivazioni per essere a questa festa ma forse lei è quella principale. E non so... quando mi preparavo mi ero promesso che non le avrei parlato, e nemmeno l'avrei cercata per darle fastidio, però quando non ricevo le sue attenzioni mi sento in dovere di ricercarle a modo mio. Perché voglio che si accorga di me sempre. E ancora ad oggi non riesco a capire perché lei mi dia così tanto alla testa. Forse perché è l'unica ragazza che non mi abbia mai guardato come se fossi un trofeo, o forse perché è dannatamente bellissima nella sua semplicità. "Modo noioso di festeggiare un compleanno." dico riferendomi al cartone che stanno guardando alla tv, e sapendo che è uno dei suoi preferiti. Gli occhi castano scuro di Nehemia mi trapassano con una sola occhiataccia, poi quando realizza che trafiggendomi con lo sguardo significa prestarmi attenzioni, torna a mangiarsi il suo gelato dandomi il profilo del suo viso. "Non osare mai più parlare male di questo capolavoro." dice e mi sbatte i capelli in faccia esponendomi il suo collo nudo. Il suo profumo mi avvolge e socchiudo gli occhi inspirandolo. "Ok, lo ammetto, è bello." e non potendo farne a meno le sposto una ciocca di capelli che è rimasta attaccata alla guancia e lei quasi sussulta. È più forte di me, quando è vicina ho sempre il bisogno di toccarla. "È meraviglioso..." mormora mentre guarda la mia mano che le sfiora la spalla per poi ricadere lungo il mio fianco. "Stiamo ancora parlando del film?" la domanda mi esce spontanea e non posso fare a meno di sorridere vedendo la sua espressione, prima che un lieve rossore le colori le guance. "Parliamo del film ovviamente. Dimitri soprattutto." incrocia le gambe sotto al tavolo e noto subito il modo in cui il vestitino bianco di seta le si alza sulle cosce. È palesemente una provocazione oppure mi immagino io le cose perché sono pazzo. "Dimitri cosa?" mi schiarisco la voce e bevo il latte rimasto. "No, dico, l'hai visto? È perfetto." risponde secca portandosi un'altra cucchiaiata di gelato alla bocca. Sembra quasi non voglia conversare con me. "Sai cosa penso sia perfetto?" mi sporgo verso di lei e le nostre gambe quasi si sfiorano. "No, cosa...?" quasi si sposta ma io metto un braccio sullo schienale della sua sedia e con l'altra mano le rubo il cucchiaio. "Il gelato anche se questo è un po' sciolto." le rubo la cucchiaiata di gelato che si stava per mangiare e lei mi guarda indignata. "Per fortuna che lo devo mangiare io allora no? Ridammi il cucchiaio." mando giù il gelato davanti a lei e la guardo. "Prendilo." Voglio farla arrabbiare, come sempre, perché c'è qualcosa di perverso nel modo in cui mi piace provocarla. La fisso con aria di sfida, aspettando di vedere cosa farà.

Si alza lentamente, il che mi dà un'occasione perfetta per ammirare quelle gambe da urlo e il suo fondoschiena perfetto. È un culo da sogno. Alto e tondo, come se fosse stato scolpito apposta per adattarsi alle mie mani. Inizia a canticchiare una canzone che passa alla TV, muovendo i fianchi al ritmo della musica. Potrei impazzire. Non riesco a staccare gli occhi da lei, da bravo stronzo quale sono, finché non prende un altro cucchiaino e torna a sedersi. "Preso." dice soddisfatta, mentre io resto contrariato. Ero sicuro che avrebbe ripreso il suo, ma invece ha preso un cucchiaio nuovo, pulito.

"Questo cucchiaio avrà vita breve." dico, alzando le spalle, e lo rubo di nuovo senza esitazione. Mi guarda infastidita, ma poi sorride in modo malizioso, infilando l'indice nella coppetta e raccogliendo il gelato con il dito. Se lo porta alle labbra e inizia a succhiarlo lentamente, senza mai staccare gli occhi dai miei. "Vuoi rubarmi anche il dito, Adam?" chiede con una voce carica di provocazione.

Continua a succhiarsi il dito in un modo così indecente che mi ritrovo con un'erezione istantanea. La guardo come ipnotizzato, a bocca socchiusa, lottando con me stesso per non fare qualche cazzata proprio qui, davanti a tutti.

Ma me ne frego.

Le afferro la mano senza pensarci troppo mentre la vedo pronta a ripetere il gesto. Mi porto il suo dito alle labbra e lo succhio lentamente, fissandola negli occhi. I suoi occhi si spalancano, e io non posso fare a meno di sorridere, soddisfatto di riuscire a provocarle una reazione. Ma sono così idiota che ora tutto ciò che desidero è avere la mia lingua su parti del suo corpo che non ho ancora esplorato.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora