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Nehemia

La sera stessa mi ritrovo con Nate a prendere qualcosa da mangiare in un locale poco distante da casa. Non ho detto niente a nessuno, soprattutto a James e a Brenna. Non gli sta particolarmente simpatico, credo mai. Ed è tutto così strano, non c'è più quella connessione, quella ingenuità e complicità che ci legava anni fa. Siamo due persone che sembrano scoprirsi dopo essere stati lontani per un sacco di tempo. Io e Nate abbiamo passato mezza infanzia insieme, e ora sembra un vecchio ricordo, così diverso.

"Quindi sei tornato con la tua famiglia?" lui annuisce e da un morso al panino, io invece ho optato per un semplice frappè. Avevo voglia di dolce. "Sì, papà ha avuto una proposta di lavoro qui e abbiamo deciso di tornare tutti. E voi come state?" bevo un po'. "Stiamo bene come al solito, nulla di potenzialmente nuovo a parte che odio la ragazza di mio fratello." Non so precisamente su cosa aggiornarlo. "Stanno ancora insieme?" sbuffo. "Purtroppo sì." E lui ridacchia. "Invece tu ti sei fatta ancora più bella, mi mancavi, ti ho pensata spesso in questi anni."

Cosa dovrei rispondere? Mi sei mancato anche tu? No, perché mentirei.

"Se ti fossi mancata, mi cercavi, mi scrivevi, mi chiamavi o mandavi un piccione viaggiatore," finisce il panino e si pulisce le labbra. "Hai ragione," mi guarda e sorride. "Certo che ho ragione. I veri amici lo farebbero," poi si appoggia allo schienale. "Avevamo litigato, Mia. Pensavo non volessi più vedermi, perciò ho lasciato perdere." sospira ed io muovo distrattamente la cannuccia. Mi sento un po' imbarazzata per come sono andate le cose tra noi, ma da una parte, una piccola parte di me, è felice di averlo qui. "Scusa se sono stato così distante, però neanche tu mi hai cercato." ammette, cercando di mantenere un tono leggero. "Non ne sentivo il bisogno non dopo quello che è successo Nate, lo dovresti sapere." Abbassa lo sguardo. "Mi dispiace... sul serio è stata una bambinata. Tornassi indietro non lo rifarei." Sembra dispiaciuto, ma non riesco a compatirlo. "Per te è stata una bambinata, per me era una cosa importante, e mia."

"Se mi perdoni, forse possiamo provare a voltare pagina e ricostruire da qui." La sua espressione si addolcisce, e posso vedere una scintilla di speranza nei suoi occhi. Forse, anche se le cose non saranno mai più come una volta, c'è ancora una possibilità per noi di ritrovare una sorta di amicizia. "Potremmo andare alla festa, è già iniziata da quel che so. Così alleggeriamo la serata? Un drink come ai vecchi tempi, senza vomitare magari?" propone con un sorriso incoraggiante. Prendo un bel respiro e penso che forse sia meglio, almeno i miei pensieri non vagheranno su altro o qualcun altro. "Andata." rispondo, e forse è proprio quello che ci vuole.

Poco più tardi, io e Nate ci muoviamo tra la folla, scambiando saluti con alcuni volti familiari e scherzando con alcuni compagni di corso. La musica è alta, le luci intermittenti creano un'atmosfera vivace e le risate riempiono l'aria. Tuttavia, più guardo i volti delle persone presenti, più capisco che sono presenti tutti compagni di squadra di Adam. Il mio cuore inizia a battere forte al solo pensiero che potrebbe essere qui. Ma sarebbe strano, lui odia feste come queste. "Tieni, Mia, è rimasta solo la birra," Nate mi si affianca e mi porge un bicchiere. "Dio, la odio. Non mi piace," faccio una smorfia. "È il meglio che sono riuscito a trovare," risponde lui, ma faccio un segno di lasciar stare e lo guardo bere. Al momento non ne ho proprio voglia, quindi resto almeno una ventina di minuti a parlare con lui e guardarlo bere almeno quattro, cinque bicchieri di fila, finché scorgo in cucina una persona che conosco fin troppo bene. Nate è già parecchio brillo e non ci fa neanche caso quando lo lascio chiacchierare con alcuni ragazzi, mentre raggiungo Thalia nella grande cucina. Non la vedo e non la sento dal giorno della partita, anzi io le ho anche provato a scrivere, ma lei non mi ha risposto. Le sue spalle mi appaiono rigide, mentre un misto di sorpresa e preoccupazione si dipinge sul suo volto appena nota la mia presenza. È stata così assente ultimamente, e ora eccola lì, in mezzo alla folla, assorta in non so cosa.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora