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Adam

È possibile fare sesso per ore e ore? Sul serio, siamo rimasti nella casetta a fare l'amore finché non ci siamo accorti che fuori si era fatto buio, e allora abbiamo deciso di scendere a farci un bagno. Ma non è durato neanche dieci minuti perché poi ci siamo ritrovati sull'erba in riva al lago, nudi, ed io a spingere dentro di lei ancora. Ancora e ancora. Sembra che non abbiamo limiti, o è come se stessimo recuperando tutti questi anni passati separati. Cioè, io sono stato con diverse ragazze, neanche troppe, ed è brutto dirlo, ma erano solo valvole di sfogo fisico. Quello che sto avendo con Nehemia va oltre un bisogno fisico. E non c'è paragone, non esiste proprio, ed è questo il punto. È un bisogno di stare dentro di lei perennemente. Di voler ascoltare ogni suo gemito, di voler sentirmi stringere, di sentirla ansimare il mio nome, di voler la sua pelle nuda contro la mia, di sentirla tremare dal piacere per me, solo per me. L'idea che io sia stato il primo mi manda in estasi perché il pensiero che qualcun altro possa averla sentita fin dove la sento io mi avrebbe fatto impazzire. Questa volta con me è stata la volta giusta. Come questa volta con lei lo è stata per me. Lei sarà per sempre "giusta".

È quasi l'alba quando la sento girarsi tra le mie braccia, siamo entrambi completamente nudi sull'erba accanto alla riva, troppo stanchi per tornare alla casetta, soprattutto lei. Mi è crollata addosso mentre io sono rimasto a guardarla dormire gustandomi ogni sua espressione, come ho fatto mentre era sotto di me e sopra di me, quando si muoveva audacemente sul mio cazzo. Dio che bella. Solo il pensiero me lo fa venire ancora duro, e dovrei sentirmi esausto, svuotato ed invece voglio ancora lei, voglio tutto di lei. Ma credo di averle preso tutta l'energia necessaria per un altro round...
Perciò mi godo in silenzio il panorama davanti a noi, quel cielo che fino a poco tempo fa restavo a guardare da solo, come se volessi cercare qualcosa tra quelle stelle, e ora mi basta abbassare lo sguardo per sapere che tutto quello che voglio, che amo, che ho sempre voluto è qui con me. Tra le mie braccia. Il suo posto giusto.
Il calore del suo corpo mi avvolge, la sua coscia preme sul mio addome, e la sua mano mi sfiora i capezzoli mentre mi accarezza il petto. Quelle dita, ora delicate, mi hanno lasciato graffi di possessione sulla schiena. E le stesse dita che ora le accarezzano i fianchi, poche ore fa le stringevano le cosce, possessive, graffiandola mentre cercavo di inseguire il suo piacere.

"Perché non dormi?" Mormora. "Dopo quello che abbiamo fatto ogni secondo che passo a dormire mi sembra uno spreco di tempo..." le passo la mano tra i capelli. "Addirittura?" Sembra sorridere. "Sì. Il punto è che vorrei stare dentro di te sempre." rispondo sinceramente. "Beh amore... anche io ti vorrei sempre dentro di me ma credo che non mi muoverò per un paio d'ore..." ridacchio sentendo il mio orgoglio mascolino gonfiarsi a dismisura. "Te lo concedo." Dico prima di darle un bacio sulle labbra. "Pensavo..." sussurra ed io continuo a baciarla. "Mh..." lei sorride sulla mia pelle. "Che poi dovremmo iniziare a cercare casa, no?" torno a guardarla rimanendo ad un soffio dalle sue labbra. Il fatto che lei fin da subito si sia resa disponibile a seguirmi, da bravo egoista che sono, non mi è dispiaciuto affatto. Cioè sì, qui abbiamo le nostre famiglie ma il pensiero di accettare il contratto e trasferirmi lì da solo, senza di lei, lontani...

Non riuscivo ad accettarlo.

"Non credi che dovremmo parlarne prima con le nostre famiglie?" chiedo e lei mi accarezza il viso. "Perché non gliel'hai ancora detto ai tuoi?" scuoto la testa perdendomi per qualche secondo nei suoi occhi. "Volevo prima parlarne con te." dico tornando a baciarla. Poco dopo si stacca. "Allora direi che dobbiamo dirlo a loro. Devo prepararmi psicologicamente alla reazione di papà..." sospira. "Non sei obbligata, lo sai... a lasciare la tua famiglia, i tuoi amici, la tua casa per me." Ed è così, non vorrei che venendo con me poi si sentisse sola stando lontana da loro. "Infatti non lo sono. Io voglio venire con te, Adam." prendo un bel respiro e le stringo il sedere tra le mani, commosso dalle sue parole. "Beh, allora mi devo preparare alla furia di Seth Kosmidis." Scherzo, ma neanche troppo e lei lo sa. Lei si spinge contro di me. "Per questo non posso fare niente amore, devi sperare nelle doti magiche di persuasione di mamma." le sue mani tornano a vagare sul mio petto. "Quella bellissima donna..." mormoro e mi becco uno schiaffetto. "Zitto." la tiro contro di me, il suo corpo nudo premuto contro il mio. Il suo collo contornato da segni e piccoli succhiotti, che scendono giù fino al seno non fanno che eccitarmi ancora.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora