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Nehemia

Mi sveglio con il sorgere del sole, le braccia di Adam ancora strette attorno ai miei fianchi e lui ancora immerso nel sonno. La luce delicata del mattino inonda la stanza, rivelando il suo viso sereno mentre riposa. Il respiro regolare di Adam e l'espressione tranquilla lo rendono un quadro pacifico, come se il mondo si fosse fermato per un attimo solo per noi due. Con delicatezza, mi stiro leggermente e sposto il suo braccio, cercando di non svegliarlo. Lo osservo per un momento, ammirando la sua tranquillità, i capelli scompigliati che gli ricadono sulla fronte, le lenzuola attorcigliate intorno ai fianchi. Quante volte ho sognato e immaginato di trovarlo così, nella mia stanza, e ora tutto questo è la nostra quotidianità. Di solito al minimo movimento si sarebbe svegliato, ma non ora, e so che la serata di ieri e tutte quelle ore di auto l'avranno stancato. Scaccio via i pensieri legati a quello che è successo ieri, allontanandoli dalla mente e mi rifugio nelle parole di Adam: mi ama. È qui con me e mi ama. Non riesco nemmeno a esprimere i sentimenti che provo per lui, il suo costante impegno a non abbandonarmi mai, persino ora che l'ho escluso, rimanendo in silenzio senza chieder spiegazioni. Rispettandomi.

Respiro profondamente, focalizzandomi sul presente, su dove mi trovo ora e mi sporgo delicatamente lasciandogli un bacio sulle labbra socchiuse. Lui fa una smorfia e poi come se cercasse il mio corpo stringe il mio cuscino con il braccio e un sorriso affiora sulle mie labbra mentre lo guardo. Mi alzo, decisa a non rimanere ferma a rimuginare e pensare, e lascio Adam riposare a letto per poi scendere in cucina. Questa casa non è mai stata così vuota, così silenziosa, ed è troppo strano non vedere mamma e papà sempre intenti a sbaciucchiarsi o abbracciarsi davanti a noi, o vedere Brenna e i suoi capelli ribelli, o sentire Anya e Yelena discutere sui vestiti o dei ragazzi, ascoltare il rumore dei gran premi e l'entusiasmo di Lia, ridere guardando gli strambi outfit di Micah e cantare a squarciagola le canzoni di Harry e Taylor o restare a parlare ore e ore e guardare i film più iconici con Aiden. La mia famiglia è tutto ciò che mi rende felice insieme ad Adam. Dovrebbero arrivare in mattinata, quindi a breve, e non li ho neanche avvisati che saremmo tornati prima. Ci sarebbero anche le lezioni oggi, ma mi sembra di avere un peso sullo stomaco e non me la sento, il pensiero di dover affrontare le lezioni diventa un'impresa troppo grande in questo momento. Non ho fame, ma so che più tardi Adam dovrebbe avere gli allenamenti, perciò prendo una tazza e verso un po' di latte, fresco come piace a lui.

"Il tuo cuscino non è morbido come te." La voce visibilmente assonnata del mio ragazzo rompe il silenzio della cucina. Mi giro verso di lui mentre mi si avvicina stropicciandosi gli occhi e sbadigliando, cercando di mettersi a posto i capelli ma peggiora la situazione scompigliandoli ancora di più. Il suo passo è calmo e rilassato, come se il mondo intorno a lui fosse ancora in una fase di transizione tra sogno e realtà. I pantaloni calati sui fianchi lasciano una porzione di pelle scoperta e non posso fare a meno di notare la leggera tensione poco più giù sul tessuto dei pantaloni, come ogni mattina, ad ogni risveglio. Provo ancora imbarazzo per come mi sono comportata ieri notte, sentivo il bisogno di allontanare le immagini di Nate, del suo tocco e speravo che Adam potesse aiutarmi e confortarmi... ma ho sbagliato. Non era il modo giusto ma lui è così perfetto, che anche in un momento mio di confusione totale ha rispettato i nostri sentimenti, senza cedere al desiderio, senza rovinare nulla a differenza mia. "Scusami... non volevo svegliarti." Mi poggio al bancone della cucina e gli porgo la tazza, lui la guarda accennando un sorriso e poi si ferma di fronte a me. "La prossima volta fatti trovare a letto con la tazza così mi sveglio ancora meglio." La prende tra le mani e beve un sorso. "Grazie fiocco di neve." i nostri sguardi si incrociano mentre sorseggia, lo guardo negli occhi, ancora un po' lucidi per il sonno, uno di un caldo marrone, profondo e avvolgente, come un abbraccio sicuro che ha la capacità di rassicurare e di trasmettere una sensazione di stabilità, e l'altro, verde, come un bosco lussureggiante che aggiunge un tocco di enigma al suo sguardo. Li amo, e amo lui. E non posso fare a meno di sorridere per come mi ha chiamata, facendomi ricordare le sue parole di ieri.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora