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Adam

Oggi...

Uno, due, tre gol, e già mi sento annoiato. Giocare a calcio è sempre stata una mia passione, fin da quando ero piccolo e giocavo per strada con i vicini del quartiere e con papà, ma quando gli avversari sono così scarsi e privi di determinazione, il divertimento svanisce. Non posso neanche elogiare la mia squadra, visto che sto facendo praticamente tutto io; loro si limitano a passarmi la palla e aspettano che io la metta in rete.

Dopo due tempi strazianti, in cui abbiamo anche subito due gol, finalmente possiamo lasciare il campo. Mi ritrovo negli spogliatoi, ancora indossando la divisa sudata e intrisa di fatica dopo la partita appena conclusa. Il suono dei tacchetti che colpiscono il pavimento e dei vestiti che vengono tolti crea un sottofondo sonoro mentre guardo i miei compagni, perso nei miei pensieri. La squadra è ancora immersa nel dopo partita, con sorrisi di gioia per la vittoria misti a una consapevolezza collettiva di aver giocato al di sotto delle proprie aspettative. Potevamo fare meglio.

"Le nostre difese erano traballanti," afferma Luke, uno dei nostri centrocampisti, con un'espressione pensierosa.

"Però abbiamo vinto," aggiunge Randy, una matricola del primo anno.

Essendo il capitano e con i miei ventuno anni, cerco di mantenere un tono positivo. "Sì, abbiamo vinto, ma dobbiamo imparare dalle nostre carenze. Siamo solo all'inizio dell'anno, ma continueremo a lavorare sugli errori durante gli allenamenti. Non dobbiamo ripetere questo tipo di prestazione. Non mi importa solo vincere o mettere in rete cinque o dieci gol."

La vittoria può essere apprezzata, ma la ricerca della perfezione e il desiderio di superare i propri limiti rimangono sempre accesi nel mio spirito competitivo. E il mister apprezza questo lato di me.

Viene verso di me per ringraziarmi con una pacca sulla spalla come fa con tutta la squadra e io, abbastanza infastidito dal troppo contatto fisico, corro in doccia. L'acqua inizialmente fredda allieva il dolore che sento in tutto il corpo dopo aver corso senza sosta per novanta minuti. E quando cambio temperatura dell'acqua, l'eco delle voci dei compagni di squadra che si scambiano commenti sulla partita si fa udire in sottofondo mentre io cerco di non pensare agli sguardi incrociati con lei. Mentre il vapore si dissolve nell'aria esco dalla doccia, la pelle fresca e la mente in parte distolta dal flusso di pensieri precedente. Mi avvicino all'area degli spogliatoi, ancora occupata dai miei compagni, e comincio ad asciugarmi con una morbida asciugamano. Poi mi dirigo verso il mio armadietto. Dopo aver aperto lo sportello metallico, la divisa sporca viene sostituita con abiti freschi e puliti, una semplice maglia nera e dei pantaloni neri. Mi affretto a vestirmi senza preoccuparmi di avere i capelli bagnati. So che sugli spalti mi sta aspettando Kellie, mia cugina, sempre presente a qualsiasi partita da quando ero alto quanto la palla; e mentre sto allacciando le scarpe mi arriva un suo messaggio avvisandomi che vuole andare a mangiare qualcosa fuori.

Una volta pronto mi dirigo verso l'uscita con passo sicuro e la postura eretta rivelando la mia posizione di capitano della squadra. Saluto prima il mister con una stretta di mano e mentre attraverso la porta degli spogliatoi, ci scambiamo uno sguardo significativo e un cenno di saluto con i miei compagni di squadra. Il rispetto nei miei confronti è evidente, riflesso negli sguardi e nei sorrisi che mi rivolgono. Quando sono fuori dagli spogliatoi, vengo fermato da un gruppo di tifosi entusiasti che attendono fuori dallo stadio. Il suono delle voci allegre e degli applausi riempie l'aria quando mi avvicino al gruppo. "Capitano! Grande partita oggi, hai fatto un lavoro fantastico," esclama un tifoso con entusiasmo, mentre altri si uniscono al coro di complimenti. Le tifose, con le magliette della squadra e gli occhi pieni di ammirazione, applaudono anch'esse. Pur consapevole delle nostre preoccupazioni post-partita, apprezzo il calore e l'entusiasmo dei nostri tifosi. Rispondo con un accenno di sorriso prima di allontanarmi e raggiungere mia cugina seduta sugli spalti.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora