Adam
Il giorno dopo mi sveglia la vibrazione del mio cellulare sul comodino. Credo che durante la notte ci siamo completamente spostati, dato che ora la sua schiena è premuta sul mio petto e la mia mano, come ormai di abitudine, sta stringendo il suo seno sotto il tessuto del reggiseno. Sì, beh è rilassante. E a lei non dà fastidio per niente ogni volta che lo faccio, anzi. Vorrei davvero ignorare chiunque stia cercando di contattarmi anche perché non so neanche che ore siano, e di staccarmi da lei non ne ho proprio voglia. Ma è da giorni che aspetto notizie da una persona in particolare e deve sperare che sia proprio lui, visto che dovrò staccarmi da Nehemia per poter rispondere senza svegliarla. Controvoglia tolgo la mano da sotto il reggiseno e, cercando di non far ulteriore rumore, mi sposto delicatamente dopo averle lasciato un bacio sulla schiena nuda. Mi stiracchio i muscoli e la osservo velocemente facendo il breve errore di concentrarmi qualche secondo di più sulle sue curve e sul suo splendido sedere.
Erezione mattutina? Con lei vivo perennemente eccitato.
Forse dovrei farmi controllare o forse dovrei lanciare il cellulare dalla finestra e tornare a guardarla e a stringerla. Le copro il corpo seminudo con il lenzuolo che costerà più di un mio polmone sicuramente e sbuffando prendo il cellulare ed esco dalla camera. Rispondo alla chiamata una volta che sono sul terrazzo della sala, noncurante di essere in boxer, perché qui gli unici guardoni che ci possono essere sono gli uccelli. "Pronto Adam?" la voce dall'altro lato del telefono interrompe i miei pensieri. "Aiden ciao." Erano giorni che ad insaputa di Nehemia ci siamo messi d'accordo con lui per farle una sorpresa. "Scusa l'orario spero di non averla svegliata." Sbadiglio. "No tranquillo, figurati, dorme come un sasso." A differenza mia. Da quassù riesco a scorgere il traffico intenso ma fortunatamente il rumore sembra ovattato sia dall'altezza che dalle finestre isolanti e super costose. "Immaginavo..." lo sento quasi sorridere mentre lo dice. "Comunque sono arrivato dieci minuti fa, ora mi ritrovo con gli altri e poi domani ci organizziamo, ok? È meglio se sta con te oggi, se vedesse la nostra famiglia e li guarderebbe negli occhi capirebbe subito tutto e non voglio rovinarle la sorpresa." E la sorpresa in questione è che sarà presente anche lui alla sfilata: l'ho aiutato a cercare un biglietto aereo all'ultimo minuto, e lui è riuscito a prendersi due giornate di vacanza dalla sua università in Australia e soprattutto ha dovuto pregare il suo coach di hockey per poter venire qui e vedere sua sorella. "Va bene, tanto non avevamo programmi ancora e non mi dispiace stare solo con lei." Dico sornione. "Per quanto tu mi piaccia non voglio sapere quello che fai con mia sorella, Adam." Ridacchio. "Meglio che tu non lo sappia e poi se abbiamo finito vorrei decisamente tornare da lei ora." In lontananza, neanche a farlo apposta sento Nehemia chiamarmi con voce assonata. "Ok, ok, risparmiami i dettagli." Abbasso un po' la voce. "Ti conviene non saperli, davvero." Sento lei che continua a chiamarmi. "Devo andare." Mi affretto a rientrare. "Vai ci sentiamo domani... e Adam?" chiudo la finestra scorrevole. "Sì?" chiedo. "Grazie per renderla felice, ci avete messo del tempo per capire che eravate destinati a stare insieme. E beh... questa è l'unica cosa romantica che dirò riguardo a voi due per sempre. È già abbastanza strano così." Scuoto la testa divertito e poco dopo ci salutiamo chiudendo la chiamata.
Mi riempio un bicchiere di latte e torno in stanza dove ritrovo la mia ragazza, ora, con lo sguardo rivolto a me, anche se con occhi socchiusi. "Ehi bellissima..." mormoro, mettendo il cellulare e il bicchiere sul comodino. Lei mugugna leggermente. "Torna qua, Adam." Sorrido e ci metto un millisecondo a spostare le lenzuola per tornare ad abbracciarla, beandomi del suo calore e del suo profumo.
"Che stavi facendo?" chiede con voce rauca, mentre mi prende la mano e la riporta sul suo seno. Sento il suo cuore battere sotto la mia mano e il calore della sua pelle mi fa venire i brividi. "Niente... mamma, mi ha chiamato, voleva sapere se fosse tutto ok..." mento, ma per una buona causa, e le bacio la spalla chiudendo gli occhi. Lei si spinge ancora di più contro il mio corpo, facendomi inspirare dall'eccitazione.
STAI LEGGENDO
TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)
Literatura FemininaAdam Black e Nehemia Kosmidis, legati sin da bambini, condividono una strana complicità che supera le loro differenze caratteriali. Nonostante l'atteggiamento chiuso e freddo di Adam, Nehemia trova conforto nella sua presenza protettiva. Tuttavia, q...