TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)

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Adam

Corriamo, o almeno io corro, mentre trascino Nehemia per mano cercando di non andare addosso alla gente. Continuiamo entrambi a ridere rimanendo quasi senza fiato, non ho mai riso così in vita mia, non mi sono mai sentito così spensierato, ed è tutto merito di questa ragazza. Mi costa dirlo, ma è così: Nehemia Kosmidis mi rende felice. E questa sensazione quasi di leggerezza mi fa paura. Non ho mai...non ho mai desiderato una ragazza quanto desidero lei. Non mi sono mai fermato ad ascoltare il suono della risata di una ragazza, non sono mai stato affascinato dal sorriso e dal bagliore degli occhi di una ragazza, ma con lei invece lo sono e, anzi, lo cerco. La guardo e mi sembra che tutto sia a rallentatore mentre corriamo verso l'uscita dell'edificio, e non mi importa di niente se non di lei. Sento ancora il suo sapore addosso, le sue labbra morbide che bagnano le mie, e i suoi piccoli gemiti fanno ancora eco nella mia testa. Non avevo pianificato di baciarla, ero andato lì con l'intento di allontanarla da quel pezzo di merda e di darle fastidio. Ma Nehemia cazzo...mi provoca allo sfinimento e poi le sue labbra sembravano richiamarmi, così morbide ed invitanti.

Credo di aver sempre cercato di sopprimere i sentimenti che provavo per lei per colpa di quel bacio maledetto. Mi sono sempre ripromesso che mai e poi mai le avrei ridato l'opportunità di avermi accanto e di vedere ancora i lati di me che solo lei conosceva. Perché Nehemia mi ha sempre stimolato ad essere una persona migliore, e lo fa tutt'ora, anche se la maggior parte del tempo che passiamo assieme litighiamo. Mi sono allontanato per una paura infondata, creata da me stesso per proteggermi da qualsiasi tipo di sentimento. Ma dopo questo bacio...voglio ancora di più. L'unica cosa che mi importa al momento è lei, questa ragazza con la parlantina fastidiosa che mi fa venire voglia di tapparle la bocca proprio come prima, con la differenza che se provassero di nuovo ad interromperci giuro che sotterrerei chiunque lo facesse.. Prima non sapevo cosa volesse dire baciare ed essere baciato da lei... ma ora? Ora potrei seriamente uccidere chiunque si mettesse tra me e lei. Non provo imbarazzo per quello che le ho detto, e non provo più neanche quel rancore che riservavo nei suoi confronti; il sentimento più presente ora è il bisogno di riaverla tra le mie braccia, attaccata al mio corpo, vestita o nuda poco importa. La voglio. È un bisogno.

E mentre la guardo non penso ad altro se non che voglio ancora baciarla, baciarla come non ho mai fatto in vita mia e toccarla. Sì, toccarla, averla contro il mio corpo, che la desidera così tanto che quando andrò a casa mi ritroverò le palle blu visto che non ho rapporti sessuali da settimane. Se non contiamo le svariate nottate passate con la mano tra le gambe pensando...a lei.

"Basta ti prego sono senza fiato." mi lascia la mano fermandosi appena siamo abbastanza lontani dall'edificio e dalla bibliotecaria pazza. Cerca di regolare il respiro mentre si appoggia al tronco di un albero alle sue spalle. Il mio sguardo si abbassa sul suo seno che si alza e abbassa velocemente, per poi scendere e guardare le sue cosce coperte per metà da una gonnellina di jeans, e non posso fare a meno di pensare che prima queste gambe erano avvolte intorno ai miei fianchi mentre mi premevo addosso a lei. E questi pensieri non fanno altro che aumentare la mia eccitazione. Mi avvicino a lei mentre il mio cuore prende a battere contro il petto, proprio come prima. "Ti giuro che se osi solo dire che è stato uno sbaglio ti tiro un calcio tra le gambe Adam." mi fanno male le guance per lo sforzo mentre cerco di trattenere un sorriso. Non riesce mai a stare zitta. "L'unico sbaglio è che siamo stati interrotti, Nehemia." le poso una mano sul fianco, per poi farla scendere lungo la coscia mentre le sposto i capelli dalla spalla con la mano libera. "E devo ammettere che quando cerchi di fare la violenta mi ecciti." la sua gonna si alza accidentalmente mentre le accarezzo la coscia, e lei schiude le labbra mentre le guance le si tingono di rosso. "Non ti farei mai male Adam, lo sai? Cioè non fisicamente, detesto la violenza..." Vero, Nehemia ha sempre avuto un problema con la violenza, non la tollera e non lo ha mai fatto. E il modo in cui tende a precisarlo mi fa stringere il cuore. "Lo so, Nehemia. " le rispondo fissandola negli occhi e cercando di farle capire che non oserei mai alzare le mani su di lei. "Bene. E cosa vorresti fare riguardo a quello che hai detto prima?" chiede con voce sensuale mentre passa le dita sulla cintola dei miei pantaloncini. Deglutisco sentendo il sangue fluire direttamente nei miei boxer. "Tante cose che riguardano te nuda, ma dovrei prendere a pugni tante persone." mormoro riferendomi al fatto che intorno a noi c'è un va e vieni di studenti che si aggirano nel giardino principale del college e durante un'ora di pausa dalle lezioni. Si morde il labbro sorridendo per poi sfiorare il mio. "Sei geloso, Luna?" mi accarezza gli addominali sotto la maglia facendomi venire i brividi. "Forse..." irrigidisco i muscoli sotto il suo tocco, mentre la mia mano scorre sulla sua coscia fino a toccare il tessuto sottile delle sue mutandine. Lei mi sfiora le labbra una, due, tre volte, e io sono completamente perso. Chiudo gli occhi mentre poso le labbra sulle sue, ma non ho neanche il tempo di assaporarle per bene prima che lei mi metta una mano sul petto bloccandomi. "Forse? " mi domanda a bassa voce mentre guarda la sua mano giocare con il bordo della mia maglietta, e io la trafiggo con lo sguardo, ma a lei non sembra importare molto, visto il sorriso impertinente che le spunta sulle labbra. Questa ragazza è assurda. "Quanto mi innervosisci." Le dico, e lei sposta la mano dal mio petto e incrocia le braccia mentre mi guarda con i suoi occhi da cerbiatta e quel sorrisetto.