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Nehemia

Kellie iniziò così a raccontarmi la vicenda: Adam, dopo aver subito continui falli ogni volta che entrava in area di rigore ha sbottato contro un difensore della squadra avversaria e si è guadagnato un cartellino giallo a causa dei modi aggressivi, il tutto mentre i giocatori di entrambe le squadre cercavano di calmare la situazione e di calmare Adam. Ed io, ovviamente, mi sono persa tutto questo, per cosa poi? Se non fossi andata a parlare con Nate magari avrei potuto... cosa avrei potuto fare? Per quanto avrei voluto esserci anche solo per sentirmi vicina a lui, cosa avrei potuto mai fare dagli spalti? E poi che c'entro io in questa situazione? È quel che mi chiedo mentre il suono del fischietto dell'arbitro segna la fine del primo tempo di gioco. Al fischio entrambe le squadre si affrettano ad uscire dal campo e a dirigersi verso gli spogliatoi. Cerco con lo sguardo Adam, preoccupata, e quando lo riesco a scorgere tra i suoi compagni di squadra resto sconvolta. Incrocio il suo viso per un secondo e riesco solo a vedere nervosismo, nervosismo e tanta rabbia. Del sorriso che aveva prima, mentre ci guardavamo durante il riscaldamento, non c'è più traccia, così come è scomparsa totalmente la felicità che ero riuscita a vedere nei suoi occhi. "Adam!" provo a chiamarlo alzando la voce in mezzo al chiasso dei tifosi. In un primo momento sembra non sentirmi, anche se sono davvero vicina al campo e quindi potrebbe facilmente notarmi, poi lo chiamo una seconda volta e finalmente alza lo sguardo. Ma non guarda me, il suo sguardo è completamente rivolto verso Nate, e non c'è niente di amichevole nella sua espressione.

"Succederà un casino Mia..." di fianco a me Kellie continua a mangiare il gelato, parlandomi mentre affonda il cucchiaino nella vaschetta. La guardo senza capire a cosa si stia riferendo. "Un casino? E perché?" alza lo sguardo e mi guarda stranita. "Perché sta avendo una BGB cazzo!" esclama alzando la voce mentre sventola il cucchiaino. "Una che? Che stai dicendo Kellie!?" "Una BOTTA DI GELOSIA ALLA BLACK!" urla come se avesse detto l'ovvio ma io continuo a non collegare le cose. "E perché!?" Ripeto, ma evidentemente non era la domanda giusta perché Kellie sospira frustrata e si alza. "Ho bisogno di una lavagnetta per farti un disegnino" risponde provocandomi un'imprecazione mentre la tiro giù a sedere. "Divertente, ma no. Io non ho fatto niente, perché mai dovrebbe esserlo?" alza gli occhi al cielo. "Secondo te?" "Non ho fatto niente, ho semplicemente parlato con Nate!" esclamo frustrata mentre i giocatori liberano il campo e Adam sparisce dalla mia visuale. "Per noi Black parlare è sintomo di tradimento... soprattutto se è una specie di ex." mormora. "Innanzitutto, lui non è mai stato un mio ex e poi vorresti dirmi che è nervoso per colpa mia? Perché ho solo chiacchierato con Nate...? Sul serio?" è una situazione ridicola. "Colpa tua no... è un problema suo, ma sì, la causa è Nate." Conclude. "Ma che cazzo! non può fare così durante una partita per me." Sbotto e Kellie si ficca un altro cucchiaio di gelato in bocca con molta tranquillità. "È Adam... È un Black." fa spallucce. "È un cretino ecco cosa è." adesso sono io quella arrabbiata e infastidita dal comportamento immaturo di Adam. Non può comportarsi così durante una cavolo di partita per qualcosa che neanche esiste. Kellie ridacchia mentre torno a poggiare la schiena contro il sedile e guardo dritto davanti a me, cercando di trattenermi dall'andare negli spogliatoi e dirgliene quattro. La scena sarebbe divertente, ma preferisco aspettare la fine della partita per parlargli. Dopo la pausa i giocatori tornano in campo, e Adam non guarda neanche per un secondo verso gli spalti. Io sospiro tristemente sperando che si comporti bene almeno in campo.

Ed è così, fortunatamente. I successivi quarantacinque minuti il gioco della nostra squadra cambia, arrivando a mettere in porta tre goal, di cui due segnati da Adam. Io e Kellie urliamo come matte mentre tutta la tifoseria è già pronta a festeggiare la vittoria quando l'arbitro fischia il termine della partita. Non sono un'esperta di calcio, ma ho sempre seguito tutte le partite di Adam, sin da piccola, e mi sorprendo sempre quando sento tutto l'entusiasmo che provo nel vederlo giocare pur non essendo fan di questo sport. I giocatori si affrettano a lasciare il campo e finalmente gli spalti iniziano a svuotarsi pian piano, ma io resto seduta.

TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora