NehemiaMi sveglio nel cuore della notte prendendomi qualche minuto a guardarlo dormire, mentre il suo respiro va a tempo con il mio, il suo viso è così rilassato, come se fosse in pace con il mondo e quindi mi riaddormento con la speranza di vederlo anche al mattino con la luce del sole.
Ma non succede. Mi sveglio senza sentire il calore del suo corpo avvolgermi e mi viene da urlare per la frustrazione, anche perché sono perfettamente consapevole che non farà mai un passo verso di me ma nonostante tutto la mia mente immagina sempre ciò che non accadrà mai. "Stupida!" Impreco a me stessa e schiaccio la faccia sul cuscino, sentendo il suo odore che sta pian piano abbandonando il tessuto... sto stronzo ha pure un buon profumo. Se ne è andato come se ieri non fosse successo nulla tra di noi, limitandosi a fare quello che fa sempre, cioè scappare. Andasse al diavolo lui e il suo bel faccino. Mi alzo controvoglia ignorando il senso di vuoto che mi sta crescendo nel petto, mentre dubbi e insicurezze mi riempiono i pensieri. Io non riesco a capirlo. Non riesco a capire cosa voglia da me, se dice e fa cose per prendermi in giro mentre io mi crogiolo nella speranza che lui provi le stesse emozioni che provo io quando mi è vicino, mentre mi stringe durante la notte, mentre rafforza la sua presa quando io mi muovo nel sonno. Ma poi tutto svanisce e lui corre via lasciandomi sola come se tutto fosse frutto della mia immaginazione.
Mentre guardo l'orario al cellulare per poco non sputo il dentifricio dato che non arriverò mai in orario a lezione, corro a vestirmi con ancora lo spazzolino in bocca mettendomi una semplice gonna di jeans e una maglia a maniche corte per poi spazzolarmi i capelli e sciacquarmi i denti velocemente. Mi do una sistemata veloce spruzzandomi un po' di profumo e scendo in cucina per fare una colazione veloce e appena entro vedo mamma seduta intenta a bere il succo al mirtillo. Appena mi vede mi sorride, ma non un sorriso normale, più un sorriso furbo come se stesse aspettando che io le dica qualcosa. "Buongiorno mamma..." mormoro mentre mi sbrigo a prendere dal frigo lo stesso suo succo. "Buongiorno a te amore, dormito bene?" chiede alle mie spalle. "Mh da dio..." borbotto senza girarmi mentre mi sforzo di aprire questa cavolo di bottiglia. "Immagino. Ho visto Adam uscire da camera tua stamattina." lo dice per poi fare un risucchio quasi fastidioso mentre sicuramente beve l'ultima goccia di succo. Deglutisco sentendomi le guance andare a fuoco come se mi avesse scoperta a fare chissà che. "Ah... ma sicuramente ti sei sbagliata mamma, forse era Aiden." mi schiarisco la voce per poi girarmi sfoggiando uno dei miei sorrisi più falsi di sempre. Mamma mi sta guardando con la sua solita espressione da so tutto io e poi ridacchia. "No no era Adam, ci siamo anche salutati e poi se ne è andato di fretta." fa una pausa e si alza venendomi incontro. È bellissima anche da appena svegliata. Una piccola parte di me spera sempre che un giorno io possa diventare bella come lei in futuro. "Guarda che puoi dire tutto alla mamma, sono giovane e comprensiva. Se avevate il bisogno di stare soli per fare-..." la blocco prima che finisca la frase perché il discorsetto sul sesso non me lo voglio subire di prima mattina mentre sono in ritardo. "Non è come pensi tu." la guardo imbarazzata. "C'era un ragazzo nella tua stanza, Adam per giunta, cosa dovrei pensare?" mi guarda dolcemente. "Sai io e tuo papà alla vostra età stavamo più nudi che vestiti e la situazione non è cambiata negli anni quindi-..." la interrompo subito, quasi disgustata all'idea dei miei genitori nudi. "Mamma! Non voglio sapere cosa fate tu e papà che cavolo! Abbiamo solo dormito tutto qua. E sono pure in ritardo per le lezioni quindi..." le do un bacio sulla guancia e prendo la mia borsa. "Devo scappare. Ti voglio bene e fai quello che ti pare con papà!" esclamo prima di scappare via da casa.
Appena entro in aula prendo posto di fianco a James che è intento a trascrivere sul quaderno visto che la lezione di letteratura è già iniziata ed io sono in ritardo. Quando mi siedo alza subito lo sguardo dal quaderno e mi sorride vedendo che sono io. "Stavo già appendendo fogli per la scuola dandoti per dispersa, non arrivi mai in ritardo." sussurra mentre il professore continua a spiegare. Forse dovrei dirgli che mi sono addormentata con lo stronzo e poi la mamma mi ha quasi fatto il discorsetto sul sesso, ma non mi va di farmi sentire da mezza classe. Cioè, James è il mio migliore amico e sa tutto quello che faccio da sempre, soprattutto con Adam però non me la sento di dirglielo ora. Va detto con la tranquillità di un bar, magari, non sussurrato tra una nozione e l'altra di letteratura. "Lo so scusami non ho sentito la sveglia e poi mamma mi ha trattenuta più del dovuto durante la colazione." poso la borsa sul banco e tiro fuori libri e quaderni. "Ah allora ti perdono, io starei tutto il giorno con lei." Risponde con un'aria sognante e si guadagna una mia occhiataccia mentre lo minaccio a morte mentalmente e lui ridacchia alzando le mani per poi tornare a scrivere. Cerco di concentrarmi sulla lezione ma è veramente difficile stare al passo, sia perché sono arrivata a lezione già iniziata, ma soprattutto perché ho ancora il suo odore addosso e non so che pensare di ieri sera. "Non ci sto capendo niente." sussurro frustrata. James mi posa una mano sulla spalla accarezzandomi e mi fissa con i suoi occhi azzurri. "Per caso ti lascio mai sola a disperarti?" lo guardo confusa mentre fa un sorrisetto facendo risaltare i suoi denti perfettamente allineati. "Tieni ho preso gli appunti." mi passa il quaderno e quasi gli salto addosso. "Cavolo mi salvi sempre ti amo, dopo ti offro il pranzo lo giuro." dico mentre gli stampo un bacio sulla guancia.
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TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)
ChickLitAdam Black e Nehemia Kosmidis, legati sin da bambini, condividono una strana complicità che supera le loro differenze caratteriali. Nonostante l'atteggiamento chiuso e freddo di Adam, Nehemia trova conforto nella sua presenza protettiva. Tuttavia, q...