TI HO CERCATA TRA LE STELLE (in revisione)

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Adam

Oggi...

Mi alzo controvoglia dal letto, come al solito in ritardo, e quasi inciampo sul pallone che tengo in corridoio, impreco dandogli un piccolo calcio e vado in cucina dove trovo mio fratello Duncan già vestito e intento a far colazione mentre io sono ancora in boxer. "Davvero fratello spiegami come fai, hai un qualche tipo di superpotere?" chiedo guardandolo male per poi girarmi e prendere un cartone di latte e scolarmelo con passione per poi tornare a guardarlo. Lui mi osserva quasi schifato distogliendo lo sguardo dal suo cellulare. "Nessun superpotere Adam, riesco a sentire la sveglia e alzarmi." risponde tornando a guardare il cellulare mentre scuote la testa. Lui è sempre stato un ragazzino impacciato e a volte un po' goffo, data anche la sua età, ma negli ultimi anni è cresciuto e il suo fisico gracile da sedicenne è cambiato, diventando più robusto, in viso invece è praticamente la copia di mamma, a differenza mia che ho preso tutti i lineamenti di papà.  Non sono mai stato un fratello maggiore affettuoso o troppo amichevole e questo forse ha influito nel nostro rapporto, dato che lui è tutto l'opposto di me. Ma gli voglio bene e, anche se non lo dimostro apertamente, darei il mondo per lui e per il resto della mia famiglia.

Mi gratto il collo e mi sistemo i capelli che mi sfiorano gli occhi, poi mi siedo di fronte a lui fissandolo mentre riempio una tazza di cereali e latte. Osservo tutte le espressioni che fa davanti al cellulare perché mi diverto, passa dal sorridere all'arrossire e io, capendo il perché, gli tolgo il cellulare dalle mani notando subito le foto di Yelena, una delle sorelle minori di Nehemia. Alzo gli occhi al cielo mentre lui mi urla di ridarglielo subito. "Adam che cavolo dammelo!" gira intorno al tavolo con il viso arrossato mentre io inizio a correre per casa. "Yelena davvero? Ti piace ancora?" ridacchio mentre mi raggiunge per poi strapparmi il cellulare dalle mani. "E' bellissima sarebbe da pazzi non notarlo! E stavo solo guardando delle foto!" esclama imbarazzato e rosso in viso. "Ok ok calma fratellino...pensavo ti fosse passata la cotta per quella ragazza." lo prendo in giro mentre lui mi da una spinta leggera. "Passata certo...io sono innamorato di lei, è ben diverso da quello che pensi tu." il loro rapporto ha sempre avuto una dinamica complessa sin da piccoli. Visto che le nostre famiglie hanno sempre passato molto tempo insieme, era normale che noi passassimo del tempo con le sorelline di Nehemia e i suoi fratelli. Yelena non l'ha mai trattato con gentilezza, anzi a volte, tutt'ora, lo respinge quando cerca anche solo di parlarle. Per questo non mi è mai stata simpatica. E da una parte mi dispiace per lui, dato che cerca costantemente di guadagnarsi l'approvazione o l'attenzione di Yelena, mentre lei, a sua volta, ignorare o respingere i suoi tentativi. Perciò non capisco perchè lui si ostina ad andarle dietro.

"Dovresti andare avanti, fratellino. Quella ragazza non vuole il tuo bene." Duncan scuote la testa e prende lo zaino, sistemandoselo sulla spalla.
"Non fare finta che ora ti importi di me, Adam," ribatte Duncan, la voce secca, mentre si aggiusta lo zaino.

"Certo che mi importa di te, Duncan. Sei mio fratello e cerco solo di proteggerti." Il mio tono è serio mentre lo fisso.

"Proteggermi? Da Yelena? Una ragazza?" Duncan mi guarda incredulo, alzando un sopracciglio.

"Beh, sì. Non sai quanto cavolo sono pericolose. Basta poco per farti soffrire e lei non si impegna neanche da quel che vedo." rispondo, scrollando le spalle e versandomi altro latte. Io lo so perfettamente  a differenza sua.

"Che ne sai tu, quando continui ad allontanare l'unica ragazza che ti piace da sempre." ribatte Duncan, il suo sguardo pungente.

"Non mi piace nessuna ragazza." rispondo brusco, evitando il suo sguardo e bevendo un altro sorso di latte.

"E allora perché non posso neanche pronunciare il suo nome che ti incazzi?" insiste Duncan, avvicinandosi a me con uno sguardo di sfida.

"Ma di che cazzo parli, Duncan?" sbotto, il tono della mia voce che si alza leggermente mentre lo fisso.